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Regione Abruzzo: Ecco le regole per visitare i familiari in Ospedale...

di Giancarlo Falconi
6 minuti

Le presenti indicazioni si applicano alle strutture ospedaliere pubbliche e private del territorio regionale. Si evidenziano i seguenti elementi che caratterizzano l’attuale scenario epidemiologico, organizzativo e normativo: - l’elevato livello di copertura vaccinale raggiunto tra i pazienti e il personale sanitario e ausiliare, pur con gli attuali limiti delle conoscenze sull’efficacia e durata della protezione dei vaccini e i rischi che derivano dalla circolazione delle varianti di SARS-CoV-2; - le fondamentali e massive attività di screening periodico per la ricerca di SARS-CoV-2 rivolto soprattutto a pazienti ed operatori; - l’andamento decrescente del trend epidemiologico associato ad una significativa riduzione della mortalità COVID correlata per effetto dell’avanzamento della campagna vaccinale. Le misure di seguito riportate sono finalizzate a consentire in sicurezza lo svolgimento delle visite ai pazienti ricoverati in ambito ospedaliero. Resta inteso che, in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico, le misure adottate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo. Ciascun reparto deve identificare un referente COVID responsabile della:

 1) organizzazione dell’Unità Operativa per l’accoglienza dei visitatori, con suddivisione del reparto in sezione uomini e sezioni donne o comunque in sezioni separate al fine di contingentare, in base alle richieste ricevute, il numero di visitatori che possono accedere alle singole UU.OO.;

2) verifica dell’appropriatezza delle richieste di visita al paziente e comunicazione con i familiari che ne fanno richiesta; 3) verifica della messa in atto delle misure di prevenzione di trasmissione dell’infezione (corretto utilizzo dei DPI, corretta igiene mani, rispetto tempistica delle visite). Indicazioni di carattere generale ▪ L’effettuazione delle visite deve considerare le condizioni dei pazienti (età, fragilità, stato immunitario) e del visitatore, nonché le caratteristiche logistiche del reparto e le mutabili condizioni epidemiologiche. ▪ I visitatori vanno sensibilizzati a non trattenersi con il paziente per un tempo superiore a 20 minuti. ▪ La pianificazione degli accessi di cui sopra deve anche tenere in debita considerazione non solo i bisogni clinico-assistenziali-terapeutici del paziente, ma anche quelli psicologici, affettivi. Non da ultimo, anche le istanze dei familiari/visitatori con riferimento alla sfera relazionale-affettiva possono rappresentare un valido strumento decisionale nella pianificazione delle visite, affinché il protrarsi del confinamento dei pazienti nei reparti ospedalieri per causa del distanziamento sociale imposto dalla pandemia non debba mai configurare una situazione di privazione de facto della libertà delle persone stesse.

▪ Devono essere favoriti nella massima sicurezza possibile gli accessi di familiari, parenti e visitatori, intraprendendo tutte le modalità organizzative/strutturali necessarie, tenuto conto: - di diverse motivate indicazioni della Direzione Sanitaria ovvero del referente COVID-19 del reparto, che è comunque tenuto ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione da SARS-CoV-2; - di un alto rischio epidemiologico territoriale (esempio: applicazione delle misure di cui alla c.d. “zona rossa” nel comune in cui è ubicata la Struttura Ospedaliera o nei comuni di provenienza dei familiari/visitatori). Condizioni del reparto per l’accesso dei visitatori

▪ Nel caso in cui all’interno del reparto si riscontrasse la presenza di casi positivi tra gli ospiti o il personale, l’accesso dei visitatori è vietato. Modalità di accesso alle strutture La modalità di accesso da parte dei familiari è soggetta alle seguenti procedure:

▪ Compatibilmente con la disponibilità di personale da dedicare alle visite in presenza, la Struttura garantisce una programmazione degli accessi dei familiari lungo l’arco della giornata, con modalità e forme atte a evitare assembramenti; ▪ Entro 48 ore precedenti la data prevista di visita, i familiari devono presentare al responsabile COVID di reparto una richiesta in cui è riportato il nome dell’ospite a cui devono fare visita e l’autocertificazione sul proprio stato di salute (allegato 1);

▪ L’ingresso dei visitatori deve essere approvato, concordato e programmato con il responsabile di reparto, al fine di garantire accessi contingentati nel tempo nel rispetto delle misure di distanziamento sociale previste dalla normativa vigente. Il responsabile di reparto predispone, su base quotidiana, un registro degli accessi giornalieri approvati (allegato 2). Tale registro deve essere conservato per minimo 30 giorni;

▪ Gli accessi devono riguardare di norma non più di un visitatore per ospite;

▪ In via generale e nelle disponibilità organizzative della struttura, deve essere assicurata sempre la possibilità di dare continuità al sostegno e supporto affettivo agli ospiti attraverso videochiamate o altre forme di collegamento da remoto;

▪ Il contatto fisico tra visitatore/familiare e paziente può essere preso in considerazione solo in particolari condizioni di esigenze relazionali/affettive.;

▪ Vista l’attuale situazione epidemiologica rimane necessario massimo rigore nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, nel garantire il distanziamento sociale ed evitare qualsiasi forma di assembramento all’interno delle strutture. Le visite devono essere effettuate nel rispetto di tutte le precauzioni e misure igienico-sanitarie. Il familiare/visitatore deve sempre effettuare l’igiene delle mani all’ingresso e all’uscita dalla struttura e indossare sempre e correttamente i dispositivi medici o di protezione individuale; ▪ In caso di paziente COVID-19 positivo, l’accesso da parte di familiari/visitatori nella stanza di degenza in isolamento deve essere prevista solo in caso di utenti minori e di pazienti in prossimità alla fine della vita o in altri specifici contesti a rischio di scompenso psichico. Il visitatore dovrà indossare i necessari dispositivi di protezione ed essere adeguatamente formato/supportato circa i comportamenti da assumere (esempio: vestizione/svestizione, ecc.);

▪ Qualora il visitatore/familiare rifiuti l’adesione alle indicazioni di cui sopra, non potrà avere accesso al reparto. I responsabili dei singoli reparti devono garantite le seguenti misure: o effettuare verifica di corretto utilizzo dei DPI; o verificare la registrazione dell’utente nell’elenco degli accessi approvati; o rilevare e registrare (allegato 2) la temperatura corporea dei visitatori. In presenza di temperatura superiore a 37.5°C o di sintomatologia suggestiva, i visitatori non potranno accedere alla struttura e saranno rinviati al proprio domicilio con l’indicazione di sottoporsi ad intervista epidemiologica da parte della UOC IESP della ASL di competenza; o controllare che vengano rispettate le norme igienico-sanitarie per la prevenzione della diffusione di SARS CoV 2 (es. corretta profilassi igienica delle mani, igiene respiratoria). Visite in spazi esterni ▪ per i pazienti le cui condizioni cliniche lo consentano sono invitati a ricevere il familiare nell’area soggiorno o nelle aree antistanti l’Unità Operativa

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parole, parole, parole
le solite gride scritte da amministrativi che affollano la nostra sanita’, priva invece di medici e infermieri
ma la lettera di 75 pagine in politichese del sindaco cambierà tutto

Per tutti quest adempimenti ci sara personale sufficiente o saranno sempre gli stessi infermieri ad essere caricato di incombenze che sottraggono tempo slla assistenza al malato? Chi risponde?

MA QUANDO CI SI DECIDERA' A DARE DISPOSIZIONI PER LA RIAPERTURA DELLE RSA , COSI DA LIBERARE I VECCHIETTI ISOLATI DA OLTRE UN ANNO E PRIVATI DALL'AFFETTIVITA' DEI PROPRI CARI ANCHE DOPO ESSERE STATI TUTTI VACCINATI , COSI COME I PARENTI CHE SI DICONO DISPOSTI A SOPPERIRE A TUTTE LE NORME DI PREVENZIONE PREVISTE DALLA LEGGE ?