Un giorno qualcuno ci racconterà da chi viene consigliato il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto. Tifosi a parte che ci sono costati diversi milioni di euro per il Bonolis ma leggere all'indomani della sentenza del Consiglio di Stato, un simile comunicato stampa ci lascia in vero stato d'imbarazzo.
Vi lasciamo il carteggio per la vostra solita libertà di pensiero.
Comunicato stampa Comune di Teramo.
“I commenti relativi alla sentenza del Consiglio di Stato sulla questione dei campi da padel al Bonolis sono ridicoli e frutto della totale ignoranza rispetto alla sentenza, ai suoi contenuti e ai suoi effetti, oltre che espressione di imbarazzante malafede. Il Comune non è stato condannato a nessun risarcimento e le fasi del procedimento amministrativo di stretta competenza degli uffici comunali sono risultate legittime e prive di vizi. I motivi di annullamento degli atti impugnati dalla società, come evidenziato in sentenza, sono relativi al parere negativo, e secondo il Consiglio di Stato non adeguatamente motivato, espresso dalla commissione tecnica provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Parere che per il Comune era vincolante e rispetto al quale non aveva alcun potere di discostarsi. Non vi è alcuna responsabilità, dunque, né amministrativa né di indirizzo politico”.
Così il Sindaco Gianguido D’Alberto, che interviene per chiarire i contenuti della sentenza con cui il Consiglio di Stato ha accolto l’appello della società Soleia contro la decisione del TAR Abruzzo, che nel 2023 aveva rigettato il ricorso presentato da quest'ultima per l’annullamento del provvedimento di rigetto, da parte del Comune, dell’istanza presentata dalla stessa società per la realizzazione di 6 campi da padel nell’ambito del progetto di ampliamento, rigenerazione e completamento dell’impianto sportivo.
Rigetto che si fondava sul parere negativo della commissione tecnica provinciale di vigilanza, dal quale l’ente non aveva facoltà di discostarsi e che ha precluso al Comune di esaminare la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) presentata dalla Soleia.
“La sentenza non esprime alcuna valutazione positiva rispetto la realizzabilità dei campi da padel - prosegue il primo cittadino - e se anche fosse stato così non ci sarebbe stato alcun diritto o obbligo ad approvare il PEF che è stato superato peraltro da proposte successive. Così come nessun diritto o obbligo sorge ora”.
La stessa sentenza del Consiglio di Stato rileva come la questione arrivata alla sua attenzione sia assolutamente separata e distinta dall'accordo raggiunto da Comune e Soleia per la risoluzione della convenzione, che ha sancito la cessazione della materia del contendere in relazione alla revisione del piano economico finanziario, con la liberazione dalla convenzione.
“Gli uffici comunali erano obbligati ad adeguarsi al parere della commissione tecnica provinciale di vigilanza, di cui fanno parte tutti gli organismi competenti in materia di ordine e sicurezza pubblici e che risulta pregiudiziale rispetto al controllo comunale sulla SCIA – conclude il Sindaco – come ribadito nella sentenza, inoltre, quest’ultima non va ad incidere in alcun modo sull’accordo raggiunto con la società e sulla mancata approvazione del PEF. Sarebbe dunque bastato leggere la sentenza per evitare figuracce o strumentalizzazioni politiche prive di fondamento. Persino uno studente alle prime armi si sarebbe reso conto che l’attività degli uffici comunali è stata condotta rispettando le normative e che nessuna responsabilità, politico o amministrativa, può essere addebitta al Comune”.
Comunicato stampa Soleia_ Franco Iachini
Spiace dover constatare una reazione scomposta da parte del Sindaco della nostra città, certamente conseguenza di un nervosismo dovuto alla sentenza del Consiglio di Stato che,
accogliendo il mio ricorso, ha, inequivocabilmente, bocciato le scelte anche del Comune di Teramo, condannato finanche al pagamento delle spese processuali.
In ordine ai profili di merito, è agevole dedurre da una agevole lettura della sentenza, l'evidente illegittimità degli atti amministrativi adottati da tutte le amministrazioni appellate,
incluso, quindi, il Comune di Teramo. I danni causati da tali atti sono gravissimi, a fronte degli ingenti mancati introiti che ho subito in ragione dei suddetti atti amministrativi. A tal fine ho già dato mandato ai miei legali di procedere, onde procedere e tutelarmi nelle sedi competenti, così da ottenere il risarcimento
di tutti i danni subiti. Spiace, altresì, dover constatare che gli atti censurati dal giudice amministrativo hanno danneggiato non soltanto i miei interessi imprenditoriali, quanto soprattutto i cittadini di Teramo che sono stati così privati di un servizio che io volevo e voglio rendere alla città.
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Il problema caro inchini è caro sindaco è che i cittadini teramani pagheranno di tasca propria le vostre decisioni e contestazioni in sede giudiziaria. ...state litigando con i soldi pubblici così come il caro sindaco sra agendo con soldi pubblici per le sue genialità vedi risarcimento sotto sopra o acquisto quote del privato della teramoambiente..... senza che la collettività sia resa partecipe come un tiranno verso i suoi sudditi....e pagheranno i cari teramani le conseguenze con le tasse comunali che aumenteranno anno dopo anno
CHIEDETE UN CONFRONTO TELEVISIVO TRA IACHINI ED IL SINDACO,
COSI VEDREMO COME STANNO LE COSE.............................................
Quello che veramente mi dispiace è che stavamo per diventare la vera capitale della cultura.... sarebbero bastati altri due concerti del figlio di graziani....
È tutto molto chiaro e limpido.