Che non sarebbero stati pochi, era chiaro fin dall'avvio delle indagini. E così è stato, infatti: il pm Davide Rosati ha iscritto 10 persone sul registro degli indagati, tra medici ed operatori di vari reparti ospedalieri del Mazzini per la morte di Mario Di Flaviano. Il 65enne di Castelnuovo Vomano è deceduto, nella notte tra domenica e lunedì, per una sospetta setticemia a distanza di un mese dall'intervento chirurgico cui era stato sottoposto per la frattura di un femore. L'iscrizione di ben 10 indagati è di fatto un atto dovuto per consentire a tutti di nominare un proprio consulente in vista dell'autopsia in programma per domani pomeriggio presso l'obitorio del Mazzini. Nelle scorse ore i carabinieri del Nas hanno sequestrato le cartelle cliniche della vittima ed ispezionato le sale operatorie. L'inchiesta della Procura è scattata dopo la denuncia presentata dai familiari (assistiti dall'avvocato Federica Di Nicola) che chiedono di fare chiarezza sulle cause che hanno portato alla morte del congiunto: chiarire se ci siano stati o meno errori e negligenze da parte del personale che, a vario titolo, lo ha avuto in cura in ospedale. Ad eseguire l'autopsia domani sarà un anatomopatologo dell'università di Foggia.
Paola Peluso
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