Il ruolo fondamentale sarà quello dei primi cittadini.
Quando continuano ad arrivare simili messaggi " Sì effettivamente, non saprei a chi rivolgermi. Potrei offrire ospitalità a una piccola famiglia (tre posti letto) in provincia di Pescara. Spero che nasca in regione, una forma organizzata per poter creare maggiori occasione di aiuto..."
La mia seconda casa di Torricella Sicura è per i profughi; Metto a disposizione un appartamento per 3 persone in Roccamorice per chi scappa dalla guerra in Ucraina; A MOntorio vivo sola in una casa grande perchè sono vedova. Comunicherò tutto in Comune; Abbiamo appena ristrutturato un appartamentino per nostro nipote a L'Aquila ma non ha intenzione di continuare gli studi. I Profughi? Sarebbe giusto; A Giulianova abbiamo una seconda casa. Rinunciare al mare per una stagione non sarebbe una cattiva idea e dare la possibilità a qualche bambino di fare dei bei bagni e iniziare a dimenticare per quello che è possibile; Vivo in Svizzera ma a Teramo ho un appartamento. Tutto per gli Ucraini. Chiamerò il Comune; Tutti questi messaggi e vi assicuro tanti ma tanti altri dovrebbero essere indirizzati ai Sindaci che insieme alla Prefettura coordineranno l'ospitalità. La Guerra alimenta l'odio e questa catena può essere spezzata solo con una manifestazione d'amore.
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Ok, ma questi non andranno via fra un mese.....passeranno anni o forse mai.