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Video: IL sindaco D'Alberto informa gli sfollati negli alberghi della provincia...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Un bel gesto.
Un forte gesto di presenza che abbiamo apprezzato.
Il Primo Cittadino di Teramo, Gianguido D'Alberto che avverte e spiega l'ordinanza della Protezione Civile che delega al 17 Febbraio il termine ultimo per presentare la dichiarazione di verifica ( 90 giorni), pena la perdita di ogni diritto di assistenza.

L’obiettivo della visita è stato di definire, considerati i tempi ristretti, l’applicazione dell’Ordinanza 614 del 12 novembre 2019, a seguito della quale tutti i terremotati devono rilasciare una dichiarazione che consente loro la prosecuzione dell’ottenimento delle forme assistenziali, siano esse legate all’ospitalità nelle strutture ricettive o connesse al Contributo di Autonoma Sistemazione. “Si tratta di una fase delicata – sostiene il Sindaco - in cui l’obiettivo dell’amministrazione comunale è di consentire ai cittadini di effettuare una scelta consapevole, entro il prossimo 17 Febbraio”. Per chi percepisce il CAS, la data di scadenza entro cui effettuare la dichiarazione è posticipata di 30 giorni, ovvero a marzo. E’ bene ricordare che l’Ordinanza in questione assume valenza tesa ad evitare che le persone continuino a risiedere in strutture ricettive, anche in ragione del fatto che la loro permanenza rappresenta un costo elevato per il Governo il quale, continuando ad assicurare forme assistenziali quali appunto il CAS, si pone comunque l’obiettivo prioritario di far uscire le persone dalle strutture. “In questa fase - prosegue D’Alberto - coloro che hanno registrato inagibilità con esito ‘E’ e che abbiano partecipato al bando, sono in attesa di ottenere gli alloggi di nuova costruzione messi a disposizione dalla Protezione Civile regionale, destinati ad accogliere circa 80 famiglie dell’intero territorio comunale”. Con una nota inviata ieri al Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, il Sindaco D’Alberto ha fornito una interpretazione estensiva dell’Ordinanza, comunicando le casistiche che insistono nel Comune di Teramo, in ottemperanza alle procedure in atto di consegna degli alloggi nonché in ossequio alle richieste con le quali si evince una attestata impossibilità di alcune famiglie di lasciare immediatamente le strutture ricettive. Nella stessa nota viene comunque indicato come termine ultimo entro cui lasciare le strutture il 30 Aprile, considerato idoneo per consentire alle famiglie di organizzarsi e trovare strutture alternative mediante l’ottenimento del CAS; un tempo, inoltre, che consentirebbe alle stesse strutture ricettive di potersi organizzare in vista della prossima stagione estiva. “Sono soddisfatto della continua interlocuzione che abbiamo con tutti i dipartimenti interessati alla vicenda del sisma -conclude il Sindaco - che ogni qualvolta vengono presentate istanze, riservano la massima attenzione, con l’obiettivo di tutelare, oggi più che mai, una popolazione che da più di tre anni, ancora non riesce a vedere uno spiraglio di luce, in termini di ricostruzione. La giornata odierna, vuole essere anche una testimonianza del fatto che gli sfollati possono sempre far affidamento su una amministrazione che non li lascerà soli mai e che continua quotidianamente a far sentire la propria voce a livello nazionale con l’obiettivo unico di poter ridare la giuste speranze a chi da troppo tempo le ha perse, mediante l’accelerazione del processo di ricostruzione”. 

Gli ospiti?
Preoccupazione e quel sentimento di abbandono che a tre anni di assenza dello Stato centrale, vede la Ricostruzione come una manifestazione di rinascita lontana dal territorio teramano e dal cratere sismico. 
https://www.youtube.com/watch?v=6NNCfUglXbk

 

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