Salta al contenuto principale
|

Storie di Bianchi e Neri. Non tutti i biglietti sono uguali...

2 minuti

Scrivo questa lettera nel modo più oggettivo possibile per raccontare quanto accaduto venerdì 6 ottobre.A piazzale San Francesco salgo sull'autobus extraurbano Teramo-Valle Castellana delle 13,30 e come me salgono altre persone, qualche studente, qualche lavoratrice pendolare e un gruppo di ragazzi africani che viaggiano più o meno ogni giorno, essendo ospitati nelle strutture del Monte Fanum e di Paranesi, in totale una quindicina di passeggeri, tutti forniti di abbonamento o bigliett.

Essendo piazzale San Francesco la prima di tre fermate (Piazza Garibaldi e via Cona sono le successive), l'autista invita i ragazzi africani a scendere e aspettare l'autobus delle 14, giustificando la decisione con la necessità di non occupare i posti in previsione degli studenti  (bianchi!) Da caricare nelle altre fermate. A nulla è valsa la debole resistenza dei ragazzi che sostenevano, giustamente, di avere diritto a restare sul mezzo avendo l'abbonamento: sono stati costretti a scendere per lasciare i posti agli italiani.

Nel silenzio generale degli altri passeggeri.

Ritengo questa vicenda gravissima, anticostituzionale e contraria ai diritti dell'uomo e mi auguro che non accada mai più una cosa simile e tanto vergognosa.

Paola Bruni

La Risposta di TUA.

 

Con riferimento alla lettera riportata nel testo “Storie di Bianchi e Neri. Non tutti i biglietti sono uguali…”, si precisa quanto segue.
 TUA SpA, oltre un anno fa, ha stipulato un accordo con il Responsabile del Centro di Accoglienza di Rocca Santa Maria in base al quale è convenuto che gli ospiti di detto centro utilizzassero, nel periodo scolastico e compatibilmente con le loro esigenze, preferibilmente il bus in partenza da Teramo alle 14:10 anziché quello delle 13:35 già pienamente utilizzato per il trasporto degli student
Ciò al fine di evitare un indesiderato sovraffollamento, essendo tra l’altro disponibile, dopo 35 minuti, un’altra corsa. Riguardo all’episodio specifico segnalato da una passeggera, il Direttore della Divisione Gomma ha già disposto urgenti accertamenti volti ad acclarare l’accaduto al fine di far emergere eventuali responsabilità.
Nel contempo, TUA SpA coglie l’occasione per ribadire che il possesso di un valido titolo di viaggio dà diritto a chiunque di viaggiare su qualsiasi mezzo dell’azienda. Nessun dipendente può, dunque, autonomamente decidere di far scendere viaggiatori che rispettino tutte le condizioni previste dal titolo di viaggio e della legge. TUA SpA si rammarica per quanto potrebbe essere accaduto e, nel riservarsi ogni necessario accertamento sulla vicenda, porge comunque le proprie scuse ai passeggeri.

TUA SPA

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Qui non è bianchi o neri... Sono i trasporti che fanno pena!!!!

Se avessi assistito a ciò, di sicuro non sarei rimasta in silenzio, zitta,
ci potete giurare...a questi soprusi razzisti, proprio non resisto.
Già quando entrò dentro uffici pubblici e vedo anziani, magari con il bastone in piedi, e persone giovani sedute, li faccio alzare per far sedere gli anziani,
sarò "impopolare"...ma è più forte di me...non riesco a tenere la bocca chiusa di fronte alle ingiustizie ed alla maleducazione.

L'autobus a quale società appartiene?
Va denunciato immediatamente tale atteggiamento, con nome e cognome dell'autista.
Visto che queste società, anche private, hanno finanziamenti pubblici, non possono assolutamente avere tale comportamento.

Debole resistenza? Non credo proprio solitamente non scendono nemmeno se chiamano la polizia.Qualcosa non torna immagino il perché. ....

Che commento imbecille, non e' questione di colore della pelle scema! Gli studenti hanno diritto di tornare a casa, non come quelli che dici tu che vanno cazzegiando tutto il giorno, non e' questione di razzismo!

Direi che é una versione delle politiche di integrazione alla teramana.. Un pó come dire "aiutiamoli a casa loro", che si prendano il loro bus...

L'autista, per legge, deve poter essere riconoscibile. Un nome, un numero di matricola, un codice o qualsiasi altra cosa, lo pubblichi e che le autorità competenti si occupino di punire azioni come queste.

un richiamo scritto da parte dell'azienda e questo campione

Ma una domanda mi sorge spontanea..ma se loro sono ospitati li che vengono a fare a teramo ogni giorno...!!?!??!

Bravissima Paola a raccontare e denunciare un episodio indegno di un paese civile. Però adesso ci attendiamo una presa di posizione da parte dei dirigenti dell'azienda di trasporti, per verificare se l'atteggiamento discriminatorio è da addebitare al singolo autista che dovrebbe subire almeno una lavata di testa, oppure se la direttiva sia partita dall'alto. Ci aspettiamo anche una presa di posizione delle istituzioni, considerato che l'azienda usufruisce probabilmente di finanziamenti pubblici.

Mi associo all'indignazione della signora Paola

Io denuncerei l'accaduto all'azienda dei trasporti per cui il tipo lavora. Poi se dovessi assistere di nuovo ad un fatto del genere mi opporrei ed esorterei i passeggeri a fare lo stesso. Ma l'avrei fatto già al primo episodio a cui avessi assistito

Teramo come il profondo Sud Usa ? Rosa Parks è una sconosciuta dalle nostre parti .

Gentile Signora , questa storia che ci ha raccontato è assurda. Vorrei poter ascoltare la versione dei ragazzi e dell' autista , che spiegazione darebbe lui a riguardo. Sarebbe possibile contattarla o contattare loro per avere maggiori notizie sui fatti ? Rimango incredula, sono costernata.

poiché a loro non piace stare in montagna , isolati da tutti , potrebbero prendere il bus che parte mezz'ora più tardi. Tanto il loro "mercato" lo fanno in città.

Vorrei sentire qualche altra campana... Non riesco a credere sia andata proprio così!!!
Siamo sicuri che tutti avessero il biglietto???

Analizziamo il fatto. Un gruppo di ragazzi africani ovvero? 1 - 2- o 10? Dipende 1 o 2 razzismo puro, 10 giusto farli scendere x dar posto a persone che hanno lavorato o studiato. Loro vengono a teramo x fare cosa? Il giro per il mercato? Hanno qualcuno che li aspetta? E in ultimo l' autista ha detto solo di aspettare mezzora in piu. Se questo lo chiamate razzismo io lo chiamo pararsi il culo da proteste di persone che non sanno cosa vogliono dalla vita.

Salve, spero che lei fosse presente, come lo ero io, al momento dell'accaduto in quanto ho notato che ha omesso alcuni particolari: i ragazzi africani erano muniti di grosse buste nere che avrebbero occupato altri posti e non è assolutamente vero che tutti erano muniti di regolare titolo di viaggio, infatti come lei ha detto alcuni di loro dovevano arrivare fino a parentesi e per una tratta così lunga e necessario un biglietto tariffa 4 mentre i ragazzi, come al solito, erano muniti di biglietto tariffa 1. Quindi dato che lei dovrebbe riportare gli accaduti come nella realtà cerchi di esperire i fatti più in maniera oggettiva.

Il fatto di essere rimasti tutti in silenzio davanti a simile vergogna è essa stessa una vergogna. Bisognava prendere tutti una posizione nei confronti dell'autista.
Lodevole il racconto della signora ma bisognava fare di più, anzi si può ancora fare, giorno e ora dell'accaduto ci sono quindi è semplicissimo rintracciare l'autista e denunciarlo. Ovviamente non siamo noi giudici e possiamo solo argomentare questa parte di racconto non avendo sentito l'altra campana.

È giusto fare i dovuti accertamenti del caso, ma se è vero che hanno stipulato un contratto in cui si precisa che possono si viaggiare (GRATUITAMENTE) credo sia anche giusto che studenti ripeto studenti di qualunque razza abbiano il diritto di tornare a casa con la prima corsa utile. Provate voi anche in macchina con tutte le.comodità a percorrere.teramo r. S. Maria e viceversa nel giro di una mattinata,.devono studiare?'hanno diritto.a un po' di svago? a riposarsi? Senza nulla togliere a queste persone: se non ricordo male si erano lamentati di soggiornare in una struttura a.loro dire fuori mano.È quindi giusto che vengono a Teramo quasi tutti i giorni GRATUITAMENTE.a.svagarsi e a fare ritorno nella.struttura quando vogliono , Viva L'Italia.

Quante belle parole , ma poi , come il Vaticano , nessuno li vuole vicino casa ed a tutti rompono davanti al supermercato ?

E basta con queste storie di razzismo a tutti i costi se li ha fatti scendere avrà avuto delle buone ragioni perché sapeva che si sarebbe esposto a queste accuse. E poi basta con il falso buonismo a corrente alternata.

Che bello parlare quando i figli che rimangono a piedi e tornano 1 ora più tardi sono degli altri......

Suggerisco la lettura di un libro: "Psicologia di massa del fascismo". L'autore, Wilhelm Reich, uno dei più noti psichiatri della storia, spiega quale sia la correlazione tra razzismo e sessualità. In sintesi, una correlazione inversa. L'avanzare dell'uno, il dimunire dell'altro. Il razzismo, la xenofobia, l'etnocentrismo, la semplice intolleranza trovano ampio spazio nelle personalità sessualmente fragili, ambigue, spaventate, irrisolte. Una lettura, quella di Reich, che mi sento di condividere.

Risolverei il tutto con un indovinello..
Cosa hanno in comune un pastore puzzolente e un ragazzo di colore, entrambi puzzolenti ??? Risposta: il bastone per le pecore... La viaggiatrice è rimasta sconcertata per quello, altro che Wilhelm Reich....

Che bella visione che ha dei suoi compaesani!!! Forse è la viaggiatrice che ha problemi di xenofobia non il gesto dell'autista .. ???

Ma perché bisogna alimentare per forza il fuoco del razzismo? per fare scalpore a tutti i costi? Un bel titolone?
Pare ci fosse un accordo con l'azienda dei trasporti ! É stato sentito l'autista gli é stato offerto il diritto di replica? Oppure é stato già processato ? Anche la signora come gli altri é rimasta a guardare quindi di cosa ci indigniamo?
Pace a tutti e buona giornata!

Ma visto che la ditta aveva concordato con il centro di accoglienza ,visto che il bus a quel ora era super affollato di prendere quello successivo l'autista avra' preso ordini della ditta di far rispettare l'accordo ,non e' giusto essendo un servizio pubblico puo' salire chiunque abbia il biglietto,ma se era un noleggiato scolastico devono salire solo studenti.

Da parte dell’autista.... l’Italia è nostra... precedenza a noi

I veri ed unici rifugiati d'Europa siamo noi italiani. Leggete cosa scriveva di noi l'Ispettorato del Congresso degli USA, nel 1919:

«Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Molti puzzano perché tengono lo stesso vestito per settimane. Si costruiscono baracche nelle periferie. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano in 2 e cercano una stanza con uso cucina. Dopo pochi giorni diventano 4, 6, 10. Parlano lingue incomprensibili, forse dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina; spesso davanti alle chiese donne e uomini anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano sia perché poco attraenti e selvatici, sia perché è voce diffusa di stupri consumati quando le donne tornano dal lavoro. I governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, di attività criminali».
Fonte: Relazione dell' Ispettorato per l'immigrazione del Congresso degli Stati Uniti sugli immigrati italiani, ottobre 1919.

www.cicap.org/n/articolo.php?id=273933

«Non sono, ecco, non sono come noi. La differenza sta nell’odore diverso, nell’aspetto diverso, nel modo di agire diverso. Dopotutto non si possono rimproverare. Oh, no. Non si può. Non hanno mai avuto quello che abbiamo avuto noi. Il guaio è…. che non ne riesci a trovare uno che sia onesto».

(Richard Nixon, presidente degli Stati Uniti d’America, 1973).

«Si suppone che l’Italiano sia un grande criminale. È un grande criminale. L’Italia è prima in Europa con i suoi crimini violenti. (…) Il criminale italiano è una persona tesa, eccitabile, è di temperamento agitato quando è sobrio e ubriaco furioso dopo un paio di bicchieri. Quando è ubriaco arriva lo stiletto. (…) Di regola, i criminali italiani non sono ladri o rapinatori - sono accoltellatori e assassini».

(Dal “New York Times”, 14 maggio 1909).

«Il quartiere di Spalen a Basilea è diventato negli ultimi anni una vera colonia di operai transalpini. La sera soprattutto queste strade hanno un vero profumo di terrore transalpino. Gli abitanti si intasano, cucinano e mangiano pressoché in comune in una saletta rivoltante. Ma quello che è più grave è che alcuni gruppi di italiani si assembrano in certi posti dove intralciano la circolazione e occasionalmente danno vita a risse che spesso finiscono a coltellate».

(Da “La Suisse”, Ginevra, 17 agosto 1898).

Concludo dicendo che basterebbe interloquire con un qualsivoglia familiare emigrante, di prima generazione, per capire chi siamo stati.

BRUNO GIORDANO GUERRI Sab, 08/07/2006 - IL GIORNALE.IT
http://www.ilgiornale.it/news/italiani-d-america-brutti-sporchi-e-quasi…

Quando i nostri connazionali, fra Otto e Novecento, emigrarono negli Stati Uniti, subirono gli stessi pregiudizi razziali riservati alle popolazioni di colore. In fondo, anche la loro pelle non era così bianca...

Ultima postilla: girate il mondo ! Capirete sulla vostra pelle che cosa significa essere italienisch, italien, italian, italiensk per i popoli nordeuropei, germanici, anglosassoni, nord-americani ed australiani e, perfino, per gli svizzerotti del Canton ticino.
Punto.

Sono una delle lavoratrici pendolari presente sull’autobus. I giovani ragazzi di colore, muniti di borsoni ecc., non hanno opposto alcun tipo di resistenza, e l’autista non ha dato alcun segno di maleducazione, prepotenza, scocciatura o collera. Erano consigli e direttive di prassi, accettate senza tante storie dai ragazzi.
Detto ciò, se in tutta la questione, vi sono delle parole e degli atteggiamenti di razzismo sembrerebbero venire dall’autrice della lettera, che di una normale questione “tecnica” (sono stata studentessa pendolare anch’io nel teramano), ne ha tratto accenti razziali. Il fenomeno rappresentato sembra piuttosto essere un odio per qualcosa che non si conosce, e sul quale vengono proiettate tutte le riserve di odio che gli uomini sembrano possedere nel fondo di loro stessi.
La signora della lettera sarebbe potuta scendere dal mezzo per cedere il posto ai ragazzi “di colore”, ma è stato più facile postare su fb l’accaduto. È stato più comodo guardare la scena e trarne conclusioni “razziste, (non razziali), anzichè rendersi utile.
Se fosse accaduto l’inverso, sarebbe stata riportata l’ingiustizia dei nostri “ragazzi bianchi” fatti scendere a favore dei “ragazzi di colore”. Che grande ingiustizia, dico bene?!
Al blogger.. La prossima volta, la fonte CERTA e verificata.

Noi eravamo presenti sul pullman, puntualiziamo che i ragazzi neri erano in possesso di buste nere con il quale occupavano posti destinati ad altre persone (bambini o anziani che rimanevano in piedi). Poi per arrivare nei punti di accoglienza bisogna essere forniti di un biglietto tariffa 4, raramente i ragazzi erano forniti di questa tipologia di biglietto e se lo erano ne avevano uno tariffa 1 con il quale si arriva solo a Torricella. Non é giusto che ragazzi, che pagano 400/500 euro di abbonamento per il trasporto e anziani rimangano in piedi e loro che non pagano il biglietto salgano sul pullman per lo più portando enormi buste che in certe casi si sono anche aperte sporcando il pullman. Le cose vanno detto come sono, no come si vogliono dire

Ma come mai Lei cara signora non è intervenuta?
Poteva chiedere la visione degli abbonamenti al "gruppo di ragazzi africani" e se in regola eventualmente chiedere l'intervento delle forze dell'ordine.
Naturalmente penso che Lei questo non lo abbia fatto.
Ma perchè buttarla sempre su una questione di colore di pelle?
La tronco qua per non finire di essere tacciato per "razzista"

Io sono altamente indignata da quello che leggo!a parte per le offese ai Montanari,che anche questa è discrimazione!che poi sono anche compaesani della signorina che anch'essa viene dalla montagna!ma poi ha davvero alzato un polverone per nulla...ero presente su quella corsa e stavo al primo posto:anzitutto l'autista ha invitato cortesemente alcuni ragazzi a prendere il mezzo della corsa successiva (che si parte 40minuti dopo,ma arriva allo stesso orario al capolinea in quando non fa fermate ne giri per riportare gli studenti)e i ragazzi citati sono stati invitati a scendere semplicemente perché portavano buste troppo ingombranti,che avrebbero occupato posti e corridoio,non consentendo ad altre persone di viaggiare seduti,aumentando di conseguenza i posti in piedi e uscendo dal carico massimo consentito.ci sta anche da aggiungere un'altra cosa..che i questi ragazzi,non viaggiano quasi mai con regolare biglietto,e di tanto in tanto insultano anche l'autista che puntualmente li invita a timbrare la tariffa che dovrebbero o il biglietto che conservano intatto!l'autista ha delle responsabilità,e se succede qualcosa a un solo viaggiatore durante la corsa sono solo sue responsabilità...non ha fatto nulla di male ne di grave!!la signorina Paola che si dichiara indignata dalla faccenda(manco fosse scoppiata una guerra o una discussione)come mai davanti l'accaduto allora non si è alzata ed è andata a parlare o chiamare qualcuno?come mai è rimasta in silenzio seduta al suo posto senza dire A,e ha preferito nascondersi dietro un articolo di giornale??

La risposta di Tua è imbarazzante. La comprensione del testo è aperta alle diverse sensibilità.
Comprendo che non è per tutti. 

Falconi mi sto trattenendo non si sa quando per evitare di insultarla...

Sono senza parole. Ance se a Roma mi è statao segnalato da una amica filippina (di cui mi fido totalmente) che lei è stata fatta scendere dall'autobus anche se munita di tessera!
la situaizone è molto grave, dobbiamo cominciare a rendercene conto.

@ Massimiliano Robespierre,
le tue parole sono vere e le vivo sulla mia pelle tutti i giorni pur essendo in uno dei paesi piú tolleranti e accoglienti del mondo... Purtroppo sei italiano e quando chiedi l'apertura di un conto corrente ti chiedono di dimostrare dove hai preso i soldi... Conoscono la storia di Leonardo, Galileo, Colombo, Marconi & co. ma anche di Berlusconi, Renzi, Al Capone & co... Ahhh Italien nice place, sun, sea, pizza, "spagetti" e mafia...