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Uomini contro donne. I Carabinieri denunciano tre "mariti" per maltrattamenti a Bellante, Penna Sant'Andrea, Nereto e un caso sospeso a San Nicolò...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale di Teramo hanno condotto diverse operazioni volte a tutelare le vittime di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia, portando alla denuncia e all'emissione di misure cautelari nei confronti dei responsabili. Queste operazioni testimoniano l'impegno costante dell'Arma dei Carabinieri nel garantire una rapida e concreta protezione per le persone più vulnerabili.

In particolare:

- **Penna Sant’Andrea**: I Carabinieri della Stazione di Val Vomano hanno eseguito la misura del "divieto di avvicinamento alla parte offesa e divieto di dimora" nei confronti di un operaio italiano di 30 anni. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. di Teramo, in seguito alla denuncia della moglie, una 33enne italiana, che ha riferito di aver subito minacce e comportamenti vessatori da parte del marito sin dal 2017.

- **Bellante**: I Carabinieri della locale Stazione hanno applicato la misura dell'“allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento” nei confronti di un pensionato italiano di 63 anni. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. di Teramo a seguito delle indagini scaturite dalla denuncia presentata dalla moglie e dai figli, che hanno segnalato episodi di maltrattamenti risalenti al mese di luglio.

- **Nereto**: Un operaio italiano di 44 anni è stato deferito in stato di libertà dai Carabinieri della Stazione locale per il reato di "maltrattamenti in famiglia" ai danni della moglie 41enne. La donna ha dichiarato di subire da circa un anno ripetuti maltrattamenti fisici e psicologici da parte del marito. Anche in questo caso, sono state immediatamente attivate le procedure del cosiddetto "codice rosso".

- **Teramo**: I Carabinieri della Stazione di San Nicolò a Tordino, nell'ambito di un'indagine mirata, hanno sequestrato una pen-drive dotata di telecamera in possesso di un uomo italiano di 38 anni. Gli accertamenti sono in corso per verificare se il dispositivo sia stato utilizzato per riprendere clienti all'interno dei camerini di un negozio di abbigliamento. Il reato in questione, previsto dall'art. 615-bis c.p. (interferenze illecite nella vita privata), è perseguibile solo su querela delle parti offese.

Queste operazioni rientrano nell'ambito delle procedure operative del cosiddetto "codice rosso", mirate a fornire una risposta tempestiva ed efficace a tutela delle vittime.

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