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Acqua potabilizzata fino al 31 Dicembre 2018

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È già la seconda volta che la Giunta regionale si trova a dover affrontare il problema della contaminazione della sorgente del Gran Sasso e della scarsità di acqua nella provincia di Teramo e, come accaduto per la precedente interrogazione di dicembre, un assoluto silenzio ha fatto seguito alle mie richieste di chiarire quali funzioni svolga in materia di analisi delle acque dirette alla pubblica distribuzione il laboratorio convenzionato con la Ruzzo reti e quale ruolo abbia avuto nei recenti episodi di sversamento di inquinanti, considerando che le relative spese gravano, tutt’ora, sulle spalle dei cittadini teramani.

Ma quel che è peggio è che i lavori di messa in sicurezza della sorgente del Gran Sasso, che gli abruzzesi aspettano dagli anni ’80, si trovino ancora nella fase della mera progettualità. Nel frattempo la Giunta regionale ha autorizzato l’impiego del potabilizzatore di Montorio al Vomano addirittura fino alla fine del 2018, che come confermato dalla stessa Ruzzo reti, può fornire un’acqua di qualità infinitamente inferiore a quella di sorgente e per giunta insufficiente vista la difficoltà di captazione sia dalle condotte di Venaquila che dall’invaso di Piaganini.

E tutto questo detto in parole semplici si traduce nella certezza che, per l'inerzia delle istituzioni, i cittadini continueranno a pagare a peso d’oro un’acqua scadente senza sapere nulla di quello che stanno bevendo.

Riccardo Mercante

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