Era il mese di Agosto 2019.
Scrivevamo " Aveva ragione Augusto De Sanctis che nel suo viaggio intorno all'Abruzzo ha avuto la sfortuna di aprire la porta del bagno di piazzale San Francesco a Teramo.
L'autostazione, il capolinea del mondo che si ferma nella Città aprutina o la partenza dell'altro mondo che arriva anche a Roma.
Capoluogo chiama Capitale con una nauseabonda puzza di inciviltà dentro i servizi e con il degrado dei rifiuti a terra nei giardini usati come sala d'attesa.
Queste non è la nostra Teramo.
Non è la nostra cartolina".
La foto in primo piano racconta lo stato attuale della nostra bella Teramo.
In tempo di pandemia o non in tempo di pandemia, igiene e bellezza.
Che aggiungere?

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Commenti
Quella foto nn rende merito allo stato di pericolosità igienica in cui versano i bagni.
Io n realtà sono vomitevolmente impraticabili!
Che Teramo, nonostante tutto quello che cercate di voler credere di volere (capitale della cultura, città storica, artistica, città dello studio, città tranquilla e a misura d'uomo) manca dell'ingrediente fondamentale: l'amor proprio dei suoi abitanti e, quindi dei suoi rappresentanti.
Non prendetevela ma, vista dal di fuori, senza i "paraocchi" del campanilismo, Teramo fa proprio schifo.
Da che ho memoria.... hanno sempre fatto schifo.