i Due Punti

Sabato sera.
Solito struscio e passeggiata con Giovanni a parlare del più e del meno. I conti non ridanno mai mentre Alessio è ancora in regione amica ma per noi sempre straniera. Amici.
Si passa a piazza Sant'Anna di Teramo. Lo stato del luogo della prima basilica teramana. Salutiamo una gazzella di carabinieri con un appuntato e un brigadiere. Militari di esperienza e di attenzione. Guardano gli adolescenti ma non sorridono. Erano preoccupati. Pochi minuti dopo una telefonata di un'amica. L'avrei richiamata, colpevolmente, due giorni dopo. Il suo è il racconto di una Sabato qualsiasi a Teramo. Spaccio d'erba a cielo aperto e fumo a cielo apertissimo.
Tutto dietro gli scavi rigorosamente chiusi.
La scuola e la cultura sono i primi nemici della microcriminalità e della mafia.
A Teramo, la cultura, si trova ancora dietro un lucchetto d'amore. Intorno l'odore è forte, talmente forte che rilassa ad ogni passaggio. 
Stordimento.
All'arrivo dei carabinieri, i ragazzi e qualcuno più grandicello, fuggono dal proprio orto all'istante.
Ombre nei vicoli. Rimane quella scia alla loro fuga. Siamo a Teramo, una volta chiamata Peramo. Non esiste la droga ma ci sono tante siringhe sporche di sangue a terra. Non esistono i drogati ma nelle famiglie si vive la disperazione e l'imbarazzo sociale. Non esiste comunicazione sessuale ma l'aids e le malattie sessualmente trasmissibili sono  in aumento. Siamo a Teramo, dove tutto è silenziato. In fondo non succede mai niente....