I Fratelli d'Italia in provincia di Teramo hanno un problema. Non un solo problema ma un problema importante da risolvere ieri e non solo domani. Gli oltre 5 mila voti, quelle 5 mila preferenze, quei cinque mila elettori che hanno espresso il loro assenso elettorale a Diego Di Bonaventura. Senza richiamare il manuale Cencelli che visto l'attuale politica e gli attuali amministratori sarebbe complicato; senza dare una importanza vitale ai calcoli matematici; senza ricordare che tutto è solo un giro di poltrone e che i veri problemi da affrontare riguardano l'accesso alla giusta cura, le eccellenze sanitarie, le liste di attesa, ( presto novità clamorose con una inchiesta che aprirà nuovi fronti giudiziari a tutela dei pazienti) il lavoro e la sicurezza, la presidenza del Bim rappresenta un passaggio fondamentale per la politica delle bandierine. Il B.I.M. è un consorzio formato da 26 Comuni, quelli che vivono in particolare dalla Valle del Vomano fino a quella del Tordino. Istituzionalmente, il BIM è un Ente Locale Consorzio Obbligatorio di Comuni che ha per scopo il progresso economico e sociale delle popolazioni interessate. Il finanziamento delle associazioni culturali, delle proloco, degli enti locali di progetti a tutela delle fasce più deboli e dei territori delle aree interne. Attualmente il vice sindaco di Torricella Sicura, Marco Di Nicola ricopre il ruolo di presidente, riuscendo a rimanere a galla tra le varie aspirazioni e diversi equilibri. Nelle prossime ore entreranno all'interno del cda nuovi e vecchi nomi al posto di vecchi e nuovi nomi. Il comun denominatore tra Gatti e Mariani.
Nulla di originale ma il vero obiettivo è l'eremo della presidenza perchè in Italia un posto da direttore, presidente o chef non si nega a nessuno. Torniamo a Fratelli D'Italia e il bignami del manuale Cencelli. Perchè Diego di Bonaventura con i suoi oltre 5 mila voti è rimasto a piedi dopo aver ricoperto anche il ruolo di presidente della Provincia? Ecco l'imbarazzo. L'unico posto non libero a cui anelare, ambire, proporsi è la presidenza del Bim. C'è un solo problema. Marco Di Nicola che al di là dei vari posizionamenti ha l'appoggio di molti sindaci per il lavoro quotidiano e la disponibilità con il terzo settore. E Diego? A nostro avviso, l'ex sindaco di Notaresco ed ex amico dell'attuale sindaco Tony Di Gianvittorio dopo che ha ricevuto i complimenti del presidente della Provincia di Teramo, Camillo D'Angelo per aver lasciato tanti milioni di euro in progetti, (ci piacerebbe moderare un incontro tra i due leader), potrebbe ricoprire il ruolo di presidente della Fira Regionale. Dopo Giacomo D'Ignazio, (Pescara richiama la seduta) tutti potrebbero sentirsi dei novelli Joseph Eugene Stiglitz .
Commenta