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Il "No" Umano della Giunta D'Alberto al decreto Salvini....

2 minuti

La  Giunta comunale  dice no al “decreto immigrazione e sicurezza” di Matteo Salvini. Con uno specifica atto, oggi, l’amministrazione ha deliberato di  chiedere al Ministero dell’Interno e al Governo di «sospendere in via transitoria fino alla conclusione dell’iter parlamentare» gli effetti dell’applicazione del Decreto Legge Salvini e aprire un confronto con le città italiane per valutare le ricadute concrete del provvedimento in termini economici, sociali e di sicurezza dei territori.

La delibera afferma che con l’approvazione del Decreto saranno vanificati gli sforzi fatti per arrivare a una equilibrata distribuzione delle persone accolte su tutto il territorio regionale e il lavoro fatto dallo Sprar.

Nell’atto si ricorda che il Comune di Teramo ha messo in campo efficaci azioni volte all'implementazione di una solida  e diffusa rete di accoglienza Sprar e a una distribuzione equa e sostenibile delle persone accolte.

In merito al Progetto Territoriale SPRAR il cui Ente Titolare è il Comune di Teramo, precisiamo quanto segue: 

  • il Progetto SPRAR di Teramo accoglie 100 uomini singoli. 
  • nel Progetto SPRAR di Teramo non è prevista l'accoglienza per i nuclei familiari, per MSNA e per soggetti vulnerabili. 

In merito a quest'ultima categoria, pur non prevedendo specifici posti per i vulnerabili, essendo la vulnerabilità una condizione fisica e/o psicologica che tende ad emergere o a manifestarsi anche in un periodo successivo all'arrivo presso lo SPRAR, in considerazione dei limitati posti ad hoc presenti a livello nazionale, il beneficiario portatore di specifiche esigenze psico-sanitarie resta comunque in accoglienza presso il Progetto. 

L’ANCI nazionale ha stimato in 280 milioni di Euro i costi amministrativi che ricadranno sui Servizi sanitari territoriali e dei comuni, in conseguenza delle previsioni del  Decreto in questione, per l’assistenza ai soggetti vulnerabili, oggi a carico del sistema nazionale.

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Commenti

So 2000 o 100?

Cento.

Bella roba.. "una distribuzione equa e sostenibile"? Dove la vede il Comune? Non voglio entrare nel merito se il decreto è cosa buona o no, ma un punto di vista oggettivo lo vogliamo usare o no? Io vedo ragazzi che per racimolare due spicci sono sempre davanti ai market, e tra i richiedenti asilo sono anche i migliori con storie di sofferenza, mentre gli altri sono in quei posti che " i due punti" è solito raccontare. Non si può da amministratori comunali occuparsi e opporsi a leggi che dipendono ad altri livelli. Se invece ci si occupasse di cose direttamente competenti, forse si vivrebbe meglio e con meno insofferenti.

vanno rimandati tutti a casa...e subito.

INVECE DI DIRE "NO" AL DECRETO SALVINI CHE CONTROLLASSE TUTTI QUESTI EXTRACOMUNITARI CHE SI POSIZIONANO DAVANTI AI NEGOZI X CHIEDERE L'ELEMOSINA,
FORSE CI SONO ANCHE QUELLI DEL PROGETTO.