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Tercas chiama Banca Popolare di Bari. Chi fu avvertito di vendere le azioni?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

L'avevamo scritto anche nel periodo pre commissariamento in Tercas.
Fuori il registro di vendita delle azioni.
Vediamo chi sapeva e chi ha guadagnato non perdendo il valore delle proprie azioni.
Gli amici degli amici.
La storia si ripete anche per Banca Popolare di Bari.
Si legge su La Repubblica " Un'altra sconfitta giudiziaria per la Banca Popolare di Bari. Questa volta l'istituto sarà costretto a tirare fuori il registro elettronico contenente l'ordine cronologico di vendita delle azioni della Bpb. È quanto è stato stabilito da un sentenza della quarta sezione civile del tribunale di Bari a firma del giudice Sergio Cassano. La sentenza condanna la banca a consegnare copia del registro elettronico, in cui sono elencate tutte le operazioni di compravendita delle azioni in ordine di tempo, a un socio della stessa banca che ne aveva fatto richiesta".

Ancora "Secondo le indagini, in almeno un paio di casi alcuni azionisti di rilievo (tra cui imprenditori di primo livello in città) sarebbero riusciti a vendere le loro azioni scavalcando l'ordine cronologico dei venditori. Anche la famiglia De Bartolomeo avrebbe venduto oltre 430mila euro azioni della Bpb incassando più di 4 milioni di euro prima che il valore del titolo calasse del 21 per cento. Una tesi fortemente smentita fin dall'inizio sia dalla banca che dalla stessa famiglia De Bartolomeo che negò di aver ottenuto qualsiasi guadagno dalle operazioni. Ora è proprio su questi punti che la sentenza del tribunale di Bari del 27 settembre scorso potrebbe rappresentare una svolta".

Teramo chiama Bari e Bari chiama Teramo.
Chi tra gli azionisti poco fortunati è pronto a chiedere il registro elettronico di vendita delle azioni Tercas?
Pronti a scrivere un'altra storia...e non finisce qui...



 

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Commenti

Una risata seppellirà anche questi arroganti baresi.
Intanto le filiali continuano a perdere clienti e raccolta.
il sistema informatico è vecchio e inadeguato; capi e stottocapi non sono all'altezza e il clima aziendale da polizia dell'Est.
Sono imbarazzanti.

Dove sono adesso i convertiti a San Nicola?
Pronti a cambiare religione, sempre.

Dalla bambagia alla merda.

Queste storie baresi cominciano e essere tante. Forse troppe per non iniziare ad avere paura.
Meglio la Posta.

A prescindere dalla storia delle azioni, non ci credo e non voglio crederci.
Solitamente chi si presenta per la prima volta in un nuovo territorio cerca subito di avere un impatto positivo.........i saraceni forse sarebbero stati piu' a modo.
A prescindere................solitamente gli ambasciatori sono il biglietto da visita e quelli mandati a Teramo sembravano e sembrano sguaiati pescivendoli, con tutto il rispetto per questi ultimi.
A prescindere................sicuramente i clienti di Pescara, Teramo, delle Marche o dell'Emilia, hanno una conoscenza bancaria diversa rispetto ai clienti del Tavoliere, di Cellamare, Rutigliano,Casamassimao e Trecchina.
A prescindere.............e' sempre una banca cresciuta in poco tempo grazie esclusivamente ad aumenti di capitale fatti nel territorio dove opera.
A prescindere................. e non solo dal sistema informatico.
A prescindere........... ma capi e sottocapi hanno un accento ed un'esperienza solo o quasi barese.
A prescindere ........dai cortigianie dei valvassini
Tutto a prescindere .......