Vittorio Valentini, un valoroso abruzzese e sotto tenente durante il servizio militare con gli Alpini presso la caserma Fantuzzi di Belluno, ha condiviso il suo straordinario racconto come
soccorritore arrivato a Longarone la mattina dopo il disastro del Vajont in un'intervista
esclusiva per il podcast "Voce del Vajont". Curato con grande attenzione e sensibilità da
Andrea Di Antonio, teramano di origine e residente a Cambridge, nel Regno Unito, questo podcast si presenta come un punto di incontro cruciale per chi desidera conoscere e comprendere a fondo gli eventi legati al tragico evento del Vajont per mantenere viva la memoria.
Nell'episodio che lo vede protagonista, disponibile su YouTube al seguente link
https://youtu.be/FOq-6Gt-9QE, Valentini ha condiviso dettagli e riflessioni su quei giorni
tragici, offrendo uno sguardo unico sulle operazioni di soccorso e sulle difficoltà affrontate dal personale impegnato sul campo. Andrea Di Antonio, curatore del podcast, ha dichiarato:
"Sono grato a Vittorio per aver condiviso la sua testimonianza con noi. La sua
partecipazione è stata fondamentale e l'importanza della sua voce si unisce a quella di altri soccorritori, contribuendo così a preservare la memoria storica di un evento che ha segnato profondamente l'Italia."
La storia di Valentini aggiunge un altro tassello fondamentale al legame tra il disastro del Vajont e l'Abruzzo. Erano prevalentemente abruzzesi, infatti, i cosiddetti "acrobati delle dighe", operai in grado di lavorare appesi sulla roccia ad altezze vertiginose, che hanno
partecipato alla costruzione della diga. È anche a L’Aquila che si sono svolti i primi due gradi di processo penale ai responsabili del disastro a partire dal 1969. Inoltre, presso l’Archivio di Stato del capoluogo abruzzese erano conservati, fino al tragico terremoto del 6 aprile 2009,
anche i 256 faldoni di carte processuali, sottolineando ulteriormente l'importanza storica eculturale di questo tragico evento per la regione abruzzese. Attualmente, tali documenti sono conservati presso l’Archivio di Stato di Belluno, dove dovrebbero essere trasferiti in maniera definitiva come auspicato dal Presidente della Repubblica Mattarella durante la sua visita ai
luoghi del disastro in occasione del sessantesimo anniversario.
Con la sua testimonianza, Valentini continua a onorare la memoria delle vittime del disastro del Vajont e a portare avanti il ricordo di quelle tragiche ore che hanno segnato indelebilmente la storia della regione e dell'intero paese. Il suo impegno e la sua voce rimangono fondamentali nel mantenere vivo il ricordo di questa tragedia e nell'assicurare che le lezioni apprese non vengano dimenticate.
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