In una Teramo dove tutti si scoprono inquisitori, statisti, sindaci, candidati, migliori, anzi, i migliori.
Dove tutti avrebbero fatto meglio di molti altri e la squadra era sbagliata e nessuno è capace di fare un passo indietro per paura di calpestare la propria ombra, esiste un'altra dimensione.
La penombra.
Quella realtà che si ritrova insieme, unendo attenzione, talento, professionalità, fantasia, amore, arte, ascolto, pittura, danza, musica, recita, luce, poesia, letteratura, insegnamento, favola e vita quotidiana.
Nomi a casaccio in un canovaccio che di untori ricorda gli amanuensi d'autore.
L'avevamo annunciato.
"Avete letto l'opera tutta teramana del Pinocchio D'Africa scusate Baadaye?
Sapete perchè ho scritto il testo in quel caldo pomeriggio?
Avevo Raffaele Daidone che mi chiamava dall'infanzia, insieme a Mario e l'ombra grossa di Antonio e le urla di Donatella.
Raffaele e la sua idea di abbracciare per crescere attraverso un insieme letterario.
I miei genitori ci credevano e per me è stato un ritorno al passato quando tanti anni fa, ho sbattuto la porta in faccia a un importante autore italiano. La mano nella mano.
Raffaele e Pino e quel grillo parlante amante, sognante che racconta di altre storie nascoste nelle pieghe di un'umanità sopita di amenità.
Avevo ascoltato la magia delle musiche di Paolo Di Sabatino.
Avevo ammirato i dipinti del maestro Pino Procopio.
Avevo incrociato gli occhi di Lino Befacchia.
Avevo immaginato le coreografie di Francesca Di Boscio.
Avevo il pensiero artistico di Castelli e della preside Eleonora Magno.
Avevo il sospiro dei lavori della "Falcone & Borsellino" e della preside Letizia Fatigati.
Avevo la pressione del curatore Giuseppe Bacci, eppure non era sufficiente.
Mancavo solo io.
Video https://www.youtube.com/watch?v=lpepq6nwAz8
Poi, ho pensato alla scuola ideale, alla maestra di vita, a quella paranza che si può salvare dalla strada attraverso anche solo una lettura che si può vedere e ascoltare.
Quelle parole che ti riempiono la bocca di note e colori.
" Geppetto fece un salto indietro mentre quel bambino di legno bagnato, impillaccherato, inzaccherato di curiosità, balzò in avanti.
....Non aveva difetti a parte quei solchi sotto gli occhi che non possono appartenere a un ragazzo.
Profondi, diretti al cuore.
Troppi pianti.".
Ecco il senso del nostro Pinocchio.
Un oratorio letterario.
Un'ode di echi cechi.
L'omaggio alla diversità che diventa unicità.
A quei ragazzi che vanno abbracciati perchè stranieri in una terra lontana.
Bambini autistici, non vedenti, sordo muti, con le più diverse disabilità e bambini di un altro mondo che attendono di entrare nel nostro chiuso a muso.
Nel mese di Aprile, saremo tutti a Palazzo Vecchio, a Firenze, il Miur ( Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) ha trovato nel nostro progetto il giusto passo dei Costruttori di Ponti.
Per noi, è un onore".
Non sarà solo un viaggio tra Teramo e Firenze ma il desiderio di recuperare le nostre radici.
Quell'infanzia smarrita dietro sorrisi di circostanza, di mestizie quotidiane, di minestre riscaldate, di piccole invidie, di goffaggini, di quell'albatros divenuto pesante e incapace di essere sulla Terra bello come in cielo.
Lo ripeterò, fino alla fine, le bugie più gravi sono quelle che gli adulti raccontano ai bambini.
Noi abbiamo imparato a non fidarci.
BAADAYE...
Leggete tutti i protagonisti https://iduepunti.it/29-10-2017/siete-tutti-invitati-pinocchio-dafrica-festa-con-i-bambini-di-teramo
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Commenti
Che meraviglia
Complimenti, un bellissimo progetto di futuro
Quando le parole sono un'onda d'urto di emozioni, vuol dire solo che le situazioni hanno restituito un battito vitale ad una realtà ingiustamente in penombra.
Superbo!
Non vorrei ripetermi,ma visti i risultati ottenuti da questa magnifica iniziativa,
da voi ideata,non posso che esprimere ancora una volta i miei complimenti a voi tutti Giancarlo, che partecipate alla realizzazione di questo meraviglioso evento, e non vi elenco per evitare di dimenticare qualche nome.
Consentitemi però di nominare quella straordinaria persona che è il carissimo
Dott.RAFFAELE DAIDONE,per gli amici "RAFFA"senza l'aiuto del quale,molto probabilmente ,questo progetto non sarebbe nato potuto nascere e ben essere sviluppato, fino ad arrivare, a PALAZZO VECCHIO DI FIRENZE da oggi 06 aprile
2018.
Grazie ancora a voi tutti.
Ancora un grazie a voi tutti...........................