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Teramo. Si accascia davanti al Duomo e muore in ospedale. La nostra testimonianza...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Si è accasciato accanto al Duomo di Teramo, in via San. Berardo, in un lunedì estivo di Luglio.
 Le condizioni di Massimo Guarnieri 65 anni sono apparse subito gravi se non disperate. 
 Accanto a questa persona una corsa per salvargli la vita. C'è chi ha utilizzato il defibrillatore ( Il defibrillatore automatico esterno, conosciuto anche come defibrillatore automatico, è un defibrillatore capace di analizzare il ritmo cardiaco, di stabilire in autonomia la scarica elettrica da trasmettere al paziente e di emetterla senza alcuna digitazione di pulsanti da parte dell'utente soccorritore.)  in uso in piazza e ringraziamo chi lo ha donato e chi ha segnalato il fatto che è stato scarico per settimane. Ringraziamo l'Ugl provinciale che da mesi ha chiesto la mappatura di questi importanti salva vita: siamo tutti in attesa della risposta del comune di TEramo. Il 118, in grave crisi di organico è arrivato con un mezzo di soccorso avanzato. Sono state utilizzate le migliori cure mediche e a un certo punto anche con l'alternanza di massaggi cardiaci e dell'utilizzo del defibrillatore. Un silenzio e una partecipazione di una cittadinanza attiva e civile. C'è chi ha chiamato la Polizia Locale per far verbalizzare l'uso dello strumento rianimativo e chi ha semplicemente pregato. Non c'è stato nulla da fare ma quel battito recuperato e l'intervento del 118 hanno animato la speranza fino all'arrivo al Mazzini di Teramo. Angeli che hanno sfiorato l'ennesimo miracolo di preparazione e attenzione professionale. Rispetto e profondo cordoglio.  

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Commenti

Volevo solo precisare che il defibrillatore utilizzato è semiautomatico, cioè che è l'operatore che decide, con un pulsante, quando erogare la scossa. Il se (ritmo defibrillabile), e il come (potenza da erogare), lo decide la macchina.
Un istruttore BLSD

Ero lì in piazza,ammirata dal ragazzo che stava montando il palco che ha fatto di tutto per il signore che si è sentito male come anche la persona che ha praticato il massaggio cardiaco. Questo mi riconcilia con gli esseri umani, c'è ancora del buono ...

Un applauso all’operatore del 118 per la professionalità con cui ha gestito il tutto. Ha guidato ,tramite telefono,le persone presenti sul posto facendo prendere il defibrillatore ed iniziare il massaggio cardiaco. Complimenti anche al ragazzo che ha eseguito le manovre.