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Handicappato un intercalare di uso comune? La vergognosa replica del presidente del consiglio comunale di Atri...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Prima riceviamo e pubblichiamo.

In relazione alle polemiche sollevate dai gruppi di minoranza circa i fatti accaduti nell’ultima seduta del Consiglio Comunale che mi riguardano intendo rivolgere le mie più sincere scuse a tutte le persone con disabilità ed a tutti coloro che si sono sentiti offesi, precisando che la frase da me pronunciata in una conversazione privata al termine della seduta consiliare ed intercettata da un microfono rimasto acceso rappresenta certamente un mio errore che mi riprometto di non commettere mai più evitando di ricorrere ad un pessimo intercalare di cui spesso si abusa  e che va assolutamente sradicato dal linguaggio comune, pur dovendo sottolineare, e non volendo ciò costituire una giustificazione ma solamente un invito ad assumersi ognuno le proprie responsabilità, che non vi era nessuna intenzione da parte mia di denigrare ed offendere  le persone con disabilità in quanto ho pronunciato quella frase di impulso in un contesto di forte stress emotivo scaturito da un precedente attacco e da un insulto ricevuto dal consigliere Basilico nel corso del Consiglio Comunale che va, al pari, stigmatizzato ed evitato in futuro in quanto non rispettoso della dignità di chi assume un ruolo istituzionale e soprattutto di una donna.

Presidente del Consiglio Comunale di Atri, Cristina Forcella.

Cara Cristina, ci perdoni, quale linguaggio comune?
https://www.youtube.com/watch?v=L-26KIZI1fU

Chi le ha scritto la replica  dovrebbe dimettersi insieme a lei.
Segua il nostro consiglio che le assicuro è totalmente gratuito.
Come si permette di addebitare un suo errore al linguaggio comune?
Ci spiega chi frequenta?
Chi ascolta?
Lei rappresenta le Istituzioni.
Le Istituzioni non offendono ma proteggono e custodiscono i buoni esempi di alti valori sociali, etici e morali.
Attendiamo con fiducia le sue dimissioni.
Oggi, ora e non domani.


GIancarlo Falconi 
 

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Commenti

CIVITAS VETUSTAS - IGNORANTIA NOVA

LESSICO FAMILIARE
Forcella la Stella Acetella ha fatto una Cappella!
Quel rumore SORDO di una politica MUTA finita in un vicolo CIECO e forse anche NEGRO.
Pregiata Presidentessa del Consiglio Comunale di Atri Le ricordo che le parole vanno usate con misura.....anche a microfono acceso!
Com'è triste Venezia
Aznavour

Vetustas?

La pezza è peggio del buco.
Ma non era meglio, al limite, tacere?

Ma ancora non si dimette? E che altro deve dire per farlo? Insultare il Presidente della Repubblica? O il Papa?

Allora se la scusante è il linguaggio comune, Lei non si offenderebbe se qualcuno le desse della deficiente?
Non credo che le farebbe piacere; anche questo dovrebbe imporle di usare un linguaggio consono al ruolo che riveste, a prescindere dalla educazione e dal livello culturale.

Caro Giancarlo, non solo hai perfettamente ragione, ma la signora la mette anche sul patetico, strumentalizzando ulteriormente il suo "essere soprattutto donna". Troppo poco il livello per la Sua posizione.

Oltre a riformulare delle scuse piu plausibili e sentinte la Forcella dovrebbe dimettersi e il sindaco dovrebbe prenderne le distanze

Ma quando gli capitera' di nuovo di vincere alla lotteria! Non si schiodera' mai dalla poltrona.

Scusate, faccio un ragionamento: da anni le persone con handicap non possono essere chiamate handicappate perchè, dicono, sia diventato un termine dispregiativo. vanno quindi chiamate diversamente abili. Quindi rimane l'accezione negativa del termine e come tale se uno vuole usarlo come epiteto dispregiativo, non indirizzato ad una persona con handicap, può utilizzarlo in quel senso senza che le persone con handicap vengano a prendersela a male dato che non è riferito loro, nel caso in questione.