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Ordine dei Giornalisti: Quando una sindacalista ti delude...

di Giancarlo Falconi
8 minuti

"Albi di giornalisti! Idea da pedanti, da falsi professori, da giornalisti mancati, da gente vogliosa di impedire altrui di pensare colla propria testa.
Giornalisti sono tutti coloro che hanno qualcosa da dire o che semplicemente sentono di poter dire meglio o presentar meglio la stessa idea che gli altri dicono o presentano male... Giudice della dignità o indegnità del giornalista non può essere il giornalista, neppure se eletto membro del consiglio dell'ordine od altrimenti chiamato a dar sentenza sui colleghi... In una professione della quale tutti possono essere chiamati a far parte per una ora o per un anno o per tutta la vita... nella quale sono sempre vissuti, gli uni accanto agli altri, imbrattacarte e grandi pubblicisti, ... che cosa significa un tribunale di pari? Null'altro che uno strumento fazioso per impedire agli avversari, agli antipatici, ai giovani, agli sconosciuti l'espressione libera del pensiero... Ammettere il principio dell'albo obbligatorio sarebbe un risuscitare i peggiori istituti delle caste e delle corporazioni chiuse, prone ai voleri dei tiranni e nemiche acerrime dei giovani, dei ribelli, dei non-conformisti."

Citazione- Luigi Einaudi - "Il Buongoverno", editore Laterza (1973) - Volume secondo, pagg. 627-629

Ho avuto la fortuna nella mia vita di conoscere i più grandi giornalisti italiani; ho avuto la fortuna di incontrare i più grandi scrittori; ho avuto la fortuna di conoscere grandi politici; ho avuto la fortuna di scrivere per loro;  ho avuto la fortuna di conoscere il cancro; ho avuto la fortuna di conoscere il dolore; ho avuto la fortuna di toccare la morte e di ricevere una promessa, una carezza e un appuntamento;  ho avuto la fortuna di servire l'arma dei Carabinieri; ho avuto la fortuna di seguire numerose inchieste: ho avuto la fortuna di collaborare con un Giudice, un vero Giudice, che mi disse grazie; ho avuto la fortuna di avere una nonna che scriveva a Padre Pio; ho avuto la fortuna di conservare quelle lettere; ho avuto la fortuna di sentire il bisogno di aiutare gli altri; ho avuto la fortuna di essere minacciato; ho avuto la fortuna di essere querelato; ho avuto la fortuna di essere ingiustamente condannato; ho avuto la fortuna, poi, di essere giustamente assolto; ho avuto la fortuna di occupare un ospedale per una giusta causa; ho avuto la fortuna di fare lo sciopero della fame per una donna malata di sla; ho avuto la fortuna di lottare per non far chiudere il reparto di urologia; ho avuto la fortuna di combattere contro le barriere architettoniche; ho avuto la fortuna di vincere molti casi di malasanità; Ho avuto la fortuna di indagare contro la mafia dei rifiuti; ho avuto la fortuna di investigare sulle banche e l'alta finanza; ho avuto la fortuna di denunciare la cattiva politica; ho avuto la fortuna di fare compagnia a tante persone anziane; Ho avuto la fortuna di aiutare ogni giorno tanti animali abbandonati; ho avuto la fortuna di sbagliare e fare altri errori; ho avuto la fortuna di chiedere scusa;   ho avuto la fortuna di innamorarmi; ho avuto la fortuna di essere tradito; ho avuto la fortuna di conoscere le dimissioni; ho avuto la fortuna di essere stato licenziato; ho avuto la fortuna di non aver mai denigrato il mio editore; ho avuto la fortuna di non aver mai fatto vertenza; ho avuto la fortuna di aver perso tanti amici e amiche; ho avuto la fortuna di sentirli intorno a me;  ho avuto la fortuna di amare la vita; ho avuto la fortuna di credere nella lettura; ho avuto la fortuna di credere nella scrittura; ho avuto la fortuna di conoscere il senso della notizia; ho avuto la fortuna di giocare con me stesso;  ho avuto la fortuna di credere in me stesso...

Delusioni?
No, non esistono le delusioni ma solo la capacità di provare imbarazzo.

Mi mortifica il sole nero, la luna alla rovescia, le maree senza attrazione, il gioco delle parti, i falsi sorrisi, i moralisti, i tanti numero uno di ogni professione...
La solitudine dei numeri primi nella professione giornalistica in Italia e nel teramano.
Nell'abaco umano, nel pallottoliere, gli ego si trasformano in eco di aghi doloranti.
Mi deprime il fato che mi pone e avvilisce.
Un editore che mi offre un contratto è solo un folle.
Sono un valore da mercato.
All'asta della vita.
Ho molti lettori perchè ci sono per tutti.
In ogni ora dell'anno, in ogni situazione.
Il mondo de I Due Punti non è mio ma di tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
Nulla mi appartiene.
Nulla ci appartiene ma possiamo avere tutto. 

Bachisio Ledda mi ha offerto un contratto per lavorare con Vera Tv.
Mi ha assunto.
Un eroe o un errore?

Senza indicarmi una strada, senza obbligarmi a favole di cortigiani.
Dureremo?
Lui pensa di si.
Alfredo Giovannozzi mi ha voluto con lui in questa avventura come fu per Teleponte.
Vi ricordate Carta Canta?
Vi ricordate quella mia interruzione?
Andai via, salutando e ringraziando.
Lo stile.
Lascia anche l'ultimo piccolo assegno.
Questo lavoro si fa per consumare le scarpe e per quell'aura che ti brucia dentro l'anima.
Questo lavoro è un sentimento.
Questo lavoro è poesia di una prosa di prosus che cammina dritto.
Questo lavoro è una frazione di secondo, è anticipo, è principio, è deontologia, è commozione, è bellezza, è solo educazione verso il prossimo.
Attenzione e cura.

Perchè ho detto sì per l'ultima volta ad Alfredo Giovannozzi?
Perchè quel giorno allo stadio di Teramo, pieno di giornalisti, fu l'unico ad avvicinarsi, a darmi la mano, a farmi i complimenti per l'intervista ad Antonio Di Matteo, ex direttore Tercas, in diretta nel Tg di Teleponte.
Non il mio Direttore ma una persona con cui non parlavo perchè non c'eravamo aperti.
Chiusi in silenzi ed egoismi.

L'altra mattina in Provincia, Pina Manente, signora di stile e giornalista professionista, ufficio stampa dell'Ente di cui è Presidente Renzo Di Sabatino, si avvicina ad Alfredo Giovannozzi, annunciando che controllerà ogni carteggio della mia domanda per l'iscrizione all'ordine dei giornalisti pubblicisti.
Atto giusto e corretto.
Ha usato tanti altri termini non immaginifici, adulanti, nei mie confronti ma nessuna parola che richiama altre parole potrà convincermi che la signora Pina non sia una donna di pregio e casta.
La sindacalista non si è soffermata, sfidandolo a suon di norme della carta dei doveri, su chi giustamente rivestendo ruoli apicali nella stampa registrata in tribunale ha fatto un appello al voto nel giorno del silenzio elettorale; non dice nulla sui giornalisti che chiedono la pubblicità; sui giornalisti che leggono la pubblicità; no, su Falconi, il blogger letto, temuto e invidiato ( non mi tocco)  che tra due anni potrebbe chiedere di iscriversi all'ordine dei pubblicisti, in cui un periodo fa, alcuni miei amici, pubblicando i tabellini delle partite di terza categoria per due anni su di un quotidiano, ottennero l'iscrizione.
Eroi civili.
Due anni?
Non penso di vivere così a lungo, la noia mi uccide. 

Le domande a gettito di cuore?
E se il direttore mi avesse licenziato per non avere problemi o condizionamenti?
E se il mio direttore avesse inteso come un consiglio per scaricarmi e avesse chiesto all'editore le mie dimissioni?
Avrei perso un posto di lavoro, un contratto a tempo indeterminato per l'operato di un'attenta e rigorosa sindacalista?
Per fortuna il mondo è fatto anche di Bachisio Ledda e Alfredo Giovannozzi.
A loro, uomini di altri tempi, basterà un sorriso per avere il mio omaggio, saluto e le dimissioni.
Senza rancore ma come gesto d'onore.

Indro Montanelli "L'unico consiglio che mi sento di dare - e che regolarmente do - ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.” 

Pina Manente?
La sintesi del principio di essenzialità dell’informazione di cui all’art. 6 del codice di deontologia.
"Non sarà mai una notizia di rilevante interesse pubblico o sociale”.
Linea allo studio...









 

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Commenti

Ma questa signora sindacalista per quale testata scrive?

Probabilmente la signora e' una giornalista d'inchiesta non soddisfatta del modo di scrivere e raccontare del blogger Falconi. È da capire se si tratta di un invito a migliorare o a sparire.
Poteri forti in azione a Teramo ? Una bella inchiesta verità ci vorrebbe; magari partendo.........dall'amministrazione Provinciale.

A Teramo chi non canta le solite canzoni, da fastidio.
Per farli tacere ogni mezzo è buono.

A pelle, persona che non mi é mai piaciuta. Ignoravo fosse sindacalista (Di chi?) Sempre vicina alla politica con fare altezzoso. Il giornalismo da ufficio stampa che di fatto non racconta nulla. Annuncia.

....ma i sindacalisti esistono davvero??

Scusate, ma chi è Pina Manente?

Premesso che non conosco la signora di cui parli, non riesco a comprendere bene. Spiegami,al di là delle tue riconosciute capacità, potevi o non potevi essere assunto? La signora Manente, per bocca di altro giornalista, annuncia che avrebbe controllato ogni carteggio. E' nella facoltà della signora, e non solo, ma di tutti i vari portatori di interesse. Sinceramente non mi è piaciuto quando l'hai definita di "casta" tantomeno "attenta e rigorosa sindacalista" che , nel citato controllo del carteggio sembra non "azzeccarci" nulla.
Da quello che dici sei stato veramente fortunato a conoscere e collaborare con tanta gente di pregio ma , aggiungo io, sei stato anche sfortunato a conoscere e collaborare con qualche altra mezza sega?

Nondum matura est scrisse qualcuno tanti secoli fa.