Ieri sera abbiamo sentito la litania del Presidente della Provincia di Teramo, Camillo D'Angelo, su spazi e lunghezze, altezze per due che condannavano l'ex Utap di proprietà Regione Abruzzo come area impossibile per realizzare un temporaneo Delfico. Una questione di diametri. Nessun tecnico presente ha preso la parola solo l'arch. Rabbuffo bofonchiava un'altra verità. Al fine del consesso, imbarazzante per i tenori da stecche, abbiamo chiesto un parere veloce a un altro tipo di tecnico.
Il risultato?
"Il Delfico rimarrà al Delfico. Nel frattempo potrebbe andare di fronte al Delfico. C'è un'idea che potrebbe diventare realtà se solo si potessero chiarire tre aspetti. Che si potevano chiarire durante il mese di ottobre, anziché parlare di fantascuola.
L'area della Palestra Mazzini e dell'UTAP è soggetta alla competenza della Provincia e della Regione.
L'area della Palestra Mazzini e dell'UTAP è assolata, è luminosa, è vicina ai Tigli, ai pullman, al Lotto Zero, a piazza Dante e, dunque, al Centro Storico da difendere.
L'area della Palestra Mazzini e dell'UTAP è più che sufficiente per poter ospitare una soluzione temporanea prefabbricata su 3/4 livelli. Da smontare poi al termine della ricostruzione pubblica scolastica per riconsegnare al Delfico e ai cittadini un inalienabile diritto di veduta su quello scorcio così scenico della città. I tre ostacoli...
Il finanziamento sulla Palestra Mazzini che il Presidente della Provincia giustamente difende così come il Sindaco difende quello sullo Stadio.
L'incidenza della sottostante galleria della rampa di uscita dal Lotto Zero, ma i nostri amici dell'ANAS ci aiuteranno a capire se è superabile.
Il vincolo monumentale sulla Palestra, ma i nostri amici della Soprintendenza ci aiuteranno a capire se è superabile. D'altronde anche altre ipotesi avanzate per altre soluzioni hanno questo problema e ci sono state nel passato rimozioni di vincoli quando esse consentono il raggiungimento di interessi pubblici superiori.
E questo è un interesse pubblico superiore. Forse il più grande che Teramo abbia mai avuto. Ma abbiamo bisogno di GRANDE POLITICA per poterlo affrontare.
Il Delfico rimarrà al Delfico e durante i lavori sarà di fronte al Delfico, per essergli vicino come un figlio ad un padre ammalato."
La politica dovrebbe semplicemente unirsi con le sue menti migliori attraverso il raggiungimento del bene comune. Dovrebbe farlo subito. Andando oltre gli steccati ideologici e personali. Immediatamente.
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