Tanti studenti universitari in una città silenziosa. È piazza Garibaldi alle 3:30 di notte.
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Le solite facce intorno ai soliti bar, per il resto è silenzio. Una città spenta, ma in fondo lo è anche di giorno.
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Una città che vede passare gli universitari, di notte come di giorno, ma non se ne accorge.
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Si va in montagna per la giornata della matricola, per un concerto all'alba, per una colazione condivisa. Perché Unite vuole condividere.
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A differenza di Teramo.
Alle 4:30 si parte dal piazzale dei Prati di Tivo verso cima Alta.
Tre pullman di studenti diverse macchine.
Un corteo molto festoso davanti a tutti insieme al rettore Luciano D'Amico anche il presidente del Parco Tommaso Navarra, il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, il suo capo di gabinetto Lunella Cerquoni è accompagnata dal figlio Luca anche Manola di Pasquale, che sente caldo nonostante le raccomandazioni del marito a portare il giubbotto...
Le prime luci dell'aurora mentre si sale verso cima Alta.
Il Rettore riesce a tenere il passo qualcun altro si è già perso non si hanno più notizie del presidente Navarra qualcuno sta salendo con la macchina...
ll sole è appena sorto e il clima di festa che si respira si mischia a una intimità data dall'ora mattutina, dalle note del concerto, dalla bellezza
Li che circonda tutto e tutti.
L'aria fresca fa dimenticare il caldo che attanaglia la città. Sarebbe facile adesso criticare, fare la conta degli assenti.
Come ha detto il Rettore D'Amico c'è osmosi tra l'università e il territorio.
Chi governerà il teramano dovrà necessariamente tenere conto di questa giornata.
Un muro tanto invisibile quanto evidente deve essere abbattuto per ridare vigore a un tessuto che tra il sociale e l'economico ha il sapore di una rinascita che può essere risurrezione.
Nel silenzio della montagna le parole servono a poco. Basta la musica, il sole che si alza, la maestosità del Gran Sasso. Poi tocca agli uomini, a chi fa politica imparare a guardare oltre il proprio interesse e a quello che compagni di corrente. A pensare ai cittadini. Anche salendo in montagna. E pensare prima di fare...
A Conclusione del concerto, prima della colazione il rettore D'Amico ha annunciato la volontà di recuperare un rifugio che e abbandonato e in quella sede vuole realizzare una scuola estiva dell'Università di Teramo nel mese di luglio che si concluderà con il concerto del primo agosto che verrà istituzionalizzato e diventerà appuntamento e consuetudine....
di Fabio Capolla
(articolo in aggiornamento)
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Commenti
Università e territorio....solo a teramo non lo capiscono
Che mentalità ottusa che si vive e percepisce a teramo
Che grande potenziale di iniziative sociali e culturali soprattutto adesso potrebbe avere l'università a teramo
Ho assistito al progetto artistico Pinocchio a maggio all'aula magna dell'Università e ho capito il ruolo fondamentale che quest'ultima potrebbe rivestire per teramo, erano presenti numerosi bimbi e cittadini teramani senza la presenza di nessun politico e personaggi scomodi
Spero che ne seguano altre e che l'università le divulghi
UNI.TE SEMPRE PIÙ IN ALTO......quindi tutti in gita ai Prati di Tivo per snebbiarsi il cervello ma senza tuttavia meditare sulle esigenze primarie degli universitari, che potrebbero essere le residenze, le strutture sportive e quelle finanziarie (carta di credito facilitati ); vera strada maestra per attirare studenti.
Mes fèlicitations au Capitain et à son èquipe
Aznavour
La fine dell'Università A Teramo e dei relativi universitàri in circolazione per il centro è opera dell'esimio allora presidente della Provincia Ruffini che pensò bene di smembrare l'università portandosene un pezzo a casa sua a mosciano.... un pezzo sopra una collina, l'altro a piano d'accio è così via.....
In fin dei conti è lo stesso presidente che nel suo doppio mandato fece costruire (a caro prezzo per la comunità) gli "autoporti" in provincia di Teramo, gli stessi che ora vuole smantellare perché inutili, ma lo sapeva anche quando li ha fatti costruire......