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L'asl di Teramo ha bisogno di Infermieri? C'è chi vuole tornare a lavorare e attende un tampone da giorni infiniti...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Giorni di attesa.
Tre in casa con una madre che ha attraversato tutti i sintomi da Covid 19.
Essere un'infermiera e non attendersi nessun trattamento di favore dai colleghi medici o dirigenti asl.
Essere una infermiera e dover telefonare giorno dopo giorno e assistere a una serie di scuse infinite, di posticipi, di arrivi senza stazioni sicure, di appuntamenti saltati, di una lista rossa di vergogna.
Essere una infermiera e desiderare di tornare in Ospedale a dare una mano e di sapere come sta la propria madre.
Essere una infermiera e attendere l'infinità di una macchina burocratica di emergenza lenta e pachidermica.
Avrà pensato tutto questo la nostra amica che abbiamo sentito al telefono?
Delusa ci ha solo raccontato la sua esperienza; ha sempre e solo difeso la sua azienda; in attesa di un tampone promesso da giorni e tanti giorni.
Essere una infermiera, appunto. 
 

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