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Prati di Tivo: Una valanga di dimissioni dopo i cannoni sparaneve...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Dicembre 2017.
Scrivevamo"

 La neve artificiale serve semplicemente per nutrire di speranza uno strato di neve naturale.
Mentre ai Prati di Tivo nevica e il battipista in manutenzione si presenta con il cingolo aperto; mentre l'ingresso della telemix è chiusa con la scalinata sporca e ricolma di neve, mentre gli operai della stazione sciistica, rappresentano per noi conoscitori della stazione teramana, l'unica speranza di poter sciare, per professionalità e qualità umane, a Montorio, abbiamo fotografato i famosi cannoni sparaneve.
Il cimitero dell'essere imprenditore e di quel senso dell'umano comprendere.
In fondo siamo solo al 29 Dicembre, c'è tempo.
Ci piacerebbe regalarvi una spiegazione ma nessuno sa niente e in fondo, il Regno delle due Sicilie non è molto lontano.
Omertà e chiusura. 

Oggi dopo i soldi gettati per la pista di pattinaggio, gli enti pubblici raddoppiano con l'affitto dei cannoni sparaneve utilizzabili solo per piccoli raccordi.
Quelli di proprietà?
Inservibili.
Chi si dimette prima di ora?
( Guardate https://www.youtube.com/watch?v=BgRMDsXbNws )
Nessun amministratore ha compreso la propria incompetenza.
Ci vuole un'alta professionalità per una simile valutazione. 
Il denaro pubblico?
Sotto la neve anzi, il prato dei Prati.
M'ama non m'ama anzi, ma quanto mi costano le margherite?

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