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Tre Monti meno due eguale uno

di Pietro Ferrari
5 minuti

Poteri forti? Una tautologia. Non esistono poteri deboli o magari impotenti. Golpe dei tecnici? Probabilmente sì ma forse è più corretto parlare di auto-commissariamento della politica che abdica ancora una volta come venti anni fa e chiama i tecnici per salvare l’Italia. Ma salvarla da chi?
Da un meccanismo truffaldino di indebitamento e dai voraci speculatori delle banche d’affari? Certo che no.
Se la politica arriva periodicamente al default tanto da dover chiamare chi sarebbe più serio perché “neutro” e competente, mi chiedo perché bisogna arrivare sempre al punto di non ritorno.
Non sarebbe più opportuno allora,  bandire un concorso ogni cinque anni per scegliere l’aristocrazia delle competenze come premier, sottosegretari e ministri?
Strano che i nemici del “porcellum” non abbiano digrignato i denti nel vedere un governo fatto da nominati dei nominati. Forse se il bipolarismo italiano non si fosse annichilito nella vicendevole delegittimazione radicale, oggi non avremmo avuto una politica talmente debole da dover chiedere aiuto al 118.
Oggi non si udirebbe la parola “golpe” urlata da chi contestualmente vota una fiducia bulgara al governo dei golpisti, con scarso senso del ridicolo. Silvio Berlusconi ha saputo reggere l’accerchiamento dell’ultimo anno ma davanti a Mister Spread (gigante biblico che fino a settembre era ancora un nano), ha ben pensato di aggirare l’assedio.
Berlusconi sà bene che il nuovo governo non potrà che rappresentare una agenda di relativa continuità con quello da lui diretto, e pare essersene accorto solo Niky Vendola che vede consolidarsi un centrosinistra con peso della sinistra pari ad un grammo.
Il Caimano da assediato è diventato un leader di opposizione che ha oggi il coltello dalla parte del manico, perché potrà trattare con Monti i singoli provvedimenti del nuovo governo attribuendosi meriti quando sono in continuità col suo operato, mettendo in difficoltà coloro che negli ultimi tre anni lo hanno scorticato vivo non tanto sull’azione di governo quanto sul piano personale, oppure attaccandoli se nel caso specifico può lucrare con la sua interdizione una patente populista.
Certo, perché non sarà facile a Bersani e Di Pietro spiegare come siano diventati ottimi dei provvedimenti giudicati da sempre esecrabili. Se Berlusconi cavalcherà il malcontento antieuro potrà tornare protagonista ma solo in chiave personalistica ed effimera perché consegnerebbe il Terzo Polo tra le braccia di Bersani e Di Pietro.
Niky Vendola sarebbe così praticamente annullato perché irrilevante, ma il centrodestra rischierebbe di disintegrarsi. Nessuno ha la sfera di cristallo ma oggi si gioca una partita decisiva.
Berlusconi potrebbe, invece, anche preparare un nuovo centrodestra mettendo in evidenza come le uniche risposte credibili da dare al Paese siano quelle già adottate dal 2008 e non rinnegate da Monti e le ricette contrattate con la UE. Del resto si parla di licenziamenti facili, di abolire le pensioni di anzianità, magari di terminare la svendita di gioielli tipo l’ENI, inaugurata sul panfilo Britannia venti anni fa con la presenza di un rampante Mario Draghi.
Insomma, turboliberismo, anarcocapitalismo, che trova tutti stranamente ed orrendamente d’accordo alla faccia della moderazione renana che ha contraddistinto l’operato di Sacconi e Tremonti. La trovata più originale di Mario Monti? Convincere la Merkel che bisogna emettere gli eurobonds….
Cosa che Giulio Tremonti dice, scrive e propone già da anni senza esser riuscito a vincere la ritrosìa teutonica di scommettere davvero sull’Europa. Davanti alla speculazione non esiste manovra che tenga; basti ricordare l’attacco di Soros alla lira quando il governatore di Bankitalia Ciampi bruciò invano 40 miliardi di riserve in dollari senza riuscire a frenarla e Amato pizzicò i conti correnti degli italiani.
E’ vero che il rapporto deficit/pil italiano ha avuto un incremento del 7% dal 2007 per la crisi finanziaria venuta dagli USA prima e dell'area-euro a causa della Grecia poi, ma va detto che altri Paesi hanno avuto incrementi dal 20% al 30%.
Perché ci colpiscono proprio quando abbiamo iniziato ad essere diligenti? Oggi gli USA toccano il picco storico di poveri...oltre 45 milioni...debito declassato....ma l'opposizione non grida ogni giorno ad Obama di dimettersi. Il ciclo berlusconiano è compiuto ma gli epigoni del nuovismo chi sono?
La signora Marcegaglia sarà ricordata come quella che perse la FIAT da Confindustria, come quella che vuole mandare tutti in pensione da domani mattina, quando fu proprio Confindustria a firmare la riforma Prodi sulle pensioni che spalmava quella di Maroni. La verità che hanno taciuto è che se con l’euro è finita la speculazione contro le monete nazionali, non è finita quella contro i debiti nazionali. Dopo venti anni si può dire. La Seconda Repubblica è stato il più clamoroso aborto istituzionale della storia d'Italia.
 

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Commenti

Rivoluzione, ecco la cura. Culturale magari, visto che basta essere informati poco poco per capire quanto marcio c'è. Fuori sti farabutti dai palazzi di governo. Rivoluzione
Ferrari, Lei mi sta diventando comunista... ;)
- è vero o no che il presidente del consiglio fa parte, in posizioni eminenti, di organismi estranei all'Italia, quali la banca di affari "Goldman Sachs", la "Commissione Trilaterale" ed il "Club Bilderberg"? - perchè queste affiliazioni ed incarichi non sono stati da lui rese pubbliche, illustrandone funzioni e limiti, anzichè limitarsi a rispondere in modo piuttosto ironico alle domande poste in Parlamento e fuori? - è normale che un capo di governo italiano, ma anche un semplice ministro, sia associato non già ad un partito od ad un'associazione con finalità, scopi, attività, dirigenti noti e pubblici (penso ad esempio a quelle ambientaliste, industriali, sindacali, religiose) ma ad un'associazione straniera non meglio identificata? - perchè questi organismi, se non hanno nulla di segreto, non aprono i suoi lavori - come qualsiasi congresso di partito od associazione - ad un pubblico, magari anche selezionato e qualificato, e soprattutto alla stampa, cosa che le dovrebbe stare a cuore? - perchè non pubblicano gli atti dei lavori svolti e gli elenchi dei partecipanti, che escono sempre di straforo e mai apertamente? - tutto ciò non induce a sospettare l'influenza (che magari potrebbe non esserci) di "lobby" estranee all'Italia, aventi finalità diverse da quelle del bene comune nazionale?
Camilo, basta che sia quella monetaria però. Fabrizia, Lei mi sta diventando berlusconiana :-)
analisi seria, ma non completa sulle cause della fine del governo berlusconi : anche davanti a mister spread silvio avrebbe tenuto ( e si vede chiaramente che non è colpa sua la crisi finanziaria del paese), perchè comunque è un combattente : a rendere necessarie le dimissioni, dopo i tradimenti, la pluriennale campagna di diffamazione e l'opera quotidiana di napolitano, sono state le scelte del cosiddetto cattolicesimo italiano............pietro, tu sai che è mio profondo convincimento che il colpo di grazia al governo è venuto da todi. che poi questo, al punto in cui erano le cose, abbia fatto anche in parte piacere a berlusconi, può essere, ma ho qualche dubbio al riguardo, anche se ora la tua descrizione del gioco mi sembra corretta. tuttavia temo che l'economia del paese ne uscirà assai indebolita, a favore di francia e germania (tanto per es. pensa alla guerra in libia). p.s. la sconfitta del zapaterismo in spagna è pubblicata da AVVENIRE in ottava e nona pagina : sembra quasi che i vescovi italiani siano dispiaciuti della sconfitta di chi ha combattuto la Chiesa come mai era successo : i cattolici adulterati, che costituiscono quasi la metà del governo monti, si accingono forse a portare avanti le "battaglie di civiltà" di zapatero?
scusami, pietro, scritto in fretta, con errori, e affrontando solo la questione del governo berlusconi, mentre la tua nota è molto più ampia ed approfondita : oggi mi soffermo troppo sulle contraddizioni della chiesa italiana.............
Ecco finalmente....LE VERE RAGIONI PER CUI ERA STATA INVENTATA, CON L' EUROPA 'UNITA', ANCHE LA SUA PRIGIONE: LA MONETA 'UNICA'..... Quella di trasmettere, alle popolazioni tra quelle mura incarcerate, il debito aggregato (cioè pubblico e privato-pubblicizzato), degli USA, dell' Inghilterra e pure del loro satellite Puttonia.... Come ? Con un trucco semplice ed efficace: Jean Claude Trichet, in quei giorni di ferragosto 2007 che le banche d' affari anglo-americane andavano fallendo uno dopo l' altra per troppo strozzinaggio nei confronti dei loro mutuatari, fu il PRIMO EROGATORE DI ILLIMITATA LIQUIDITA', ai vampiri. In cambio, a garanzia del credito accordato, OTTENNE VAGONATE DI CARTASTRACCIA, i titoli delle banche medesime..... Valevano 'zero', ed allora, per rifarsi il bilancio, FECE SALIRE I TASSI DI INTERESSE SULL' EURO UNICO FINO AL 5%, ALLORCHE' IN USA ED IN INGHILTERRA VENIVAN ABBATTUTI FINO ALLO O% DOVE TUTTORA RISTAGNANO..... Fu quella violenta stretta al collo delle economie europee, per fare liquidità onde inondarne gli usurai anglo-USA, che, da allora, ha mandato alla rovina la produzione delle Nazioni, e il bilancio degli Stati. L' euro-moneta schizzò fino ad 1.60 sul dollaro, dallo 0.80, mandando in estasi i fanatici euròti, di cui in Italia sono illustri apologeti i comunisti-B.R.linguerinnegati, ANTI-ITALIANI ED ANTI-NAZIONALI, al punto da definirsi 'Italianieuropei', per nonconfondersi con gli italiani-italiani e, beninteso, le minoranze 'illuminate' tipo catari od ugonotti, che, come la coda dei sorci, si riproduce sempre da un piccolo segmento sfuggito al chirurgo..... Fingevano di non capire che, IN UNA ECONOMIA DEL DEBITO, quale è quella basata sulla 'finanziarizzazione integrale' della economia, IL RADDOPPIO DELL' EURO SIGNIFICAVA IL RADDOPPIO DEL DEBITO EUROPEO, ed il dimezzamento di quello anglo-USA, che, nel frattempo, COTINUAVANO AD INONDARE DI LIQUIDITA' LE LORO BANCHE....PROPRIO PERCHE' QUESTE, RINSANGUATE A DOVERE, PARTISSERO ALL' ATTACCO DEI NOSTRI TITOLI DI STATO, INDEBOLITI... Perchè, se è vero che l' Italia aveva, allora come adesso, un debito pari al 120% del PIL, è anche vero che DENOMINATO IN MONETA RADDOPPIATA, E' RADDOPPIATO ANCH' ESSO in termini di 'valore', ed i tassi d' interesse schizzati alle stelle, con lo 'spread' appresso.... Non è possibile che le alte oligarchie PLUTCRATICHE-ATLANTICHE, che ora esprimono DIRETTAMENTE IL COMMISSARIO DI GOVERNO CLERICO-MASSONICO PREPOSTO ALL' ITALIA, non sapessero il seguito della storia, le puntate successive: che ora si traducono NELL' AGGREDIRE IL NOSTRO PATRIMONIO, LE NOSTRE PENSIONI, I NOSTRI RISPARMI, I NOSTRI BENI RESIDUI, PUBBLICI E PRIVATI....fino adesso MIRACOLOSAMENTE SFUGGITI AL SACCHEGGIO DEI LANZICHENECCHI !!!! Con la scusa che ora IL DEBITO DA LORO RADDOPPIATO, BISOGNA DIMEZZARLO !!!! Questo è il compito assegnato dall' Am-Eurica Atlantica al Commissario Mario Monti.. GIU' LE MANI STROZZINI, DA CASA NOSTRA E DALLA NOSTRA TERRA, DAI NOSTRI VITALIZI PAGATI CON DECENNI E DECENNI DI CONTRIBUTI SUL SALARIO.... FUORI GLI EUROTI DALL' ITALIA, PRIMA ANCORA DELL' EURO !!!! UNA VOLTA DEFUNTA LA MONETA, SON PROPRIO LORO CHE BISOGNA MANDAR VIA!!!!! EUROPA SOCIALE, DELLE PATRIE E DEI VALORI INTRAMONTABILI.
Adesso che il consolidamento del N.O.M. (Nuovo Ordine Mondiale) risulta evidente attraverso Mario Monti (Trilateral Commission) e la sua squadra di governo, una riflessione seria si impone. Anzitutto chi in questi anni si è lasciato imprigionare dalla logica manichea "pro o contro Berlusconi" non ha fatto altro che accelerare lo stato di cose. Pensare (in maniera indotta come i manipolatori globali pretendevano...) al "qui ed ora" ed accodarsi allo stuolo dei "guardoni" dal buco della serratura, avrebbe dovuto far capire immediatamente di essere stati messi in mezzo ad un gioco più grande e funzionale agli interessi di coloro i quali intendono comprarsi l'Italia a prezzi stracciati. D'altronde gli scandali sessuali sono sempre stati il pane quotidiano dei servizi segreti inglesi e non é un caso che Di Pietro arrivò a comprarsi nel 2009 una pagina intera dell’”International Herald Tribune” per avvisare la "comunità internazionale" di quanto a rischio fosse la democrazia in Italia. Il torto di Berlusconi é stato quello di aver rovinato i piani di egemonia sul piano energetico (e non solo) ai trusts anglo-amerikani ed israeliani; la sua alleanza (discutibile sul piano formale) con la Libia, con la Russia ed accordi commerciali anche con Chavez (tutti antiamerikani) sono il reato di lesa maestà che i mondialisti non hanno perdonato al Cavaliere. Certo, si dirà: non l'ha fatto solo per motivi patriottici o di esclusivo interesse nazionale. Ma si può obiettare: indirettamente é stato così anche se non era il suo primo pensiero e, di fatto, stava in questo modo fornendo all'Italia (sia in politica estera che in chiave di indipendenza energetica) una possibilità di affrancamento dalla piovra mondialista anglo-amerikana. Mattei docet... Chi diceva che l'opposizione al Berlusconismo tramite i popoli colorati o gli indignati era funzionale ad un progetto più ampio che andava in una direzione opposta a quella auspicata dai manifestanti, veniva preso e tacciato di servitù nei confronti del potere berlusconiano. Adesso é tutto più chiaro. Gli oppositori non hanno fatto altro che indebolire il governo creando il pretesto del calo di fiducia per motivi di politica interna trasferiti sul piano internazionale. Pretesto come presupposto necessario per poter giustificare la speculazione ed il commissariamento dell'Italia. Stesso scenario che si presentò agli inizi degli anni '90 quando l'operazione "Mani Pulite" (leggasi colpo di stato della CIA) preparò il terreno per l'operazione "Tempesta Monetaria" ordita dallo speculatore George Soros. "Mani Pulite" - che vide ancora Di Pietro come protagonista - costituì il presupposto per mandare l'ex governatore della Banca d'Italia Ciampi a Palazzo Chigi ed inaugurare una stagione di "riforme" antisociali (vedi l'abolizione della scala mobile a difesa del potere d'acquisto dei lavoratori con la complicità di CGIL, CISL e UIL) e di "privatizzazioni" (leggi svendite) a vantaggio degli speculatori e della finanza internazionale. Già nel 1994, dopo pochi mesi di governo, Berlusconi assaggiò le legnate dei poteri forti allorché cercò di imporre Desario ai vertici della Banca d'Italia e di separare le funzioni di vigilanza da quelle di politica monetaria. In pratica, si voleva regolamentare quest'ultima ponendola sotto il controllo dell'esecutivo. Il governo Berlusconi nel 1994 ebbe un duro scontro con il governatore di Bankitalia, Fazio, anche in merito alla durata dell'incarico. Si voleva, in ultima analisi, limitare l'autonomia e l'indipendenza della Banca Centrale per sottoporla al controllo del potere politico. Berlusconi farà la fine di Craxi per gli stessi motivi politici: Craxi ebbe il torto di mandare i Carabinieri a Sigonella puntando i mitra contro gli amerikani e di preferire una politica filo palestinese in politica estera. Sappiamo la fine che ha fatto. Qui ci sono attori che hanno recitato e continuano a recitare un ruolo, ad interpretare una parte loro assegnata per consentire allo spettacolo di andare avanti. Ed a volte i ruoli si invertono ed altre volte ci si specializza. Il sistema ha anche bisogno di quel 10% di "opposizione" per incanalare la rabbia del paese entro i confini già disegnati dai grandi architetti... E non si pensi che il compito di Monti e del suo esecutivo sarà limitato esclusivamente al piano economico-finanziario. I posti chiave del governo (Difesa ed Esteri) sono stati assegnati - guarda caso - ad un ex generale della Nato ed all'ex ambasciatore in USA ed in Israele. L'Italia, che si trova al centro del bacino del Mediterraneo, giocherà un ruolo cruciale nella prossima guerra che scoppierà nel Vicino Oriente. [clicca qui] E la casacca con la quale disputerà la partita é stata già imposta da chi non vuole tentennamenti ma solo accondiscendenza. E' così dal 1945 in poi... di Gianvito Armenise Movimento Politico Cattolico "Azione e Tradizione - DUe Sicilie"
Oddio, oddio di nuovo il grande complotto...........pover'ammà!
Mi domando: perché c'è ancora chi vuole continuare il gioco al massacro e non farsi carico di un problema, come italiano che vuol salvare se stesso e il proprio paese? Perché non pensare che quel che è successo ha del miracoloso e che non è più il momento di cristallizzare una situazione incancrenita? Perché i cattolici cattolici non apprezzano quello che dovrebbe essere uno spirito di unità degli uomini di buona volontà che mettono da parte i propri egoismi pensando al bene comune seriamente minacciato? Perché abborracciare analisi in cui si capisce niente di più che un citare a caso cadendo in plateali contraddizioni? Si può mandare in stand bay per pochi mesi una sovranità sospesa, accollarsi i rischi di una specie di stato di eccezione con l'impegno di recuperare al più presto sobrietà, voglia di cambiare, pagando un debito che abbiamo con la storia tutta italiana di allegri spendaccioni incoscienti? Non sarebbe da buoni cristiani stare sempre lì a mestare nel torbido incapaci di lasciarsi qualcosa alle spalle. Tuttavia alcune riflessioni dobbiamo cominciare a farle. Da molto tempo in tutte le democrazie “evolute” la sovranità degli stati è seriamente minacciata e tenuta sotto scacco dai mercati finanziari. Non si elaborano bilanci per la crescita, ma manovre per ridurre i danni della finanziarizzazione dell’economia; la politica che dovrebbe amministrare il bene comune è costretta a fare i conti non con gli avversari di una normale dialettica democratica, ma con nemici ( invisibili?) mossi dall’ingordigia del guadagno e del massimo rendimento. Quanti di questi nemici facciano parte di una cupola eversiva, di un complotto internazionale, dei cosiddetti poteri forti, non è dato saperlo dal comune mortale, perché sono assai seri i dubbi sulla lunga mano che manovrerebbe i mercati, mentre la favola complottista ci regala inusitate convergenze di groupuscules di destra e di sinistra. Anche l’Italia dell’Europa e dell’Euro deve abdicare in favore di un’autorità sovranazionale senza che questa abbia le istituzioni e i poteri per farsi rispettare. Non solo: il governo dell’emergenza dei sapientissimi prof – una versione, dopo più di duemila anni, del governo dei migliori e dei filosofi del buon Platone – opera senza legittimazioni sovrane per il bene del paese. Conviene aspettare per ritrovare più tardi la retta via. Ma non dimentichiamolo: tutto il mondo occidentale è alla mercé di un potere da lui stesso voluto e che ora non riesce più a controllare. Per l’Italia vale una tripla cessione di sovranità.
L'ITALIETTA NEODICCI' .......Il democratismo cristiano è un acerrimo nemico del regno sociale di Cristo. Non stupisce quindi la presenza di personaggi legati alla Balena Bianca nella giunta imposta dall’alta finanza all’Italietta (nata dal risorgimento britannico e dalla resistenza anglo-americana). Non stupisce neppure l’importante ruolo che ha avuto Bagnasco in questa operazione, con le giornate di Todi (e probabilmente il meeting di Cl a Rimini) di cui si parla nell’articolo (di parte progressista) che segnaliamo. Infatti il democratismo cristiano è la versione sociale e politica del modernismo religioso. Il magistero della Chiesa ha condannato la setta democristiana: ricordiamo l’enciclica Notre Charge apostolique di San Pio X e la lettera pastorale del card. Pio Tommaso Boggiani (ristampati dal Centro Librario Sodalitium, info@sodaltium.it) Davanti al totalitarismo mondialista sempre più criminale, dovrebbe elevarsi la voce della Chiesa per condannare i nemici di Dio e dei popoli: sarebbe un’occasione straordinaria non solo per confermare i cattolici nell’autentica fede, ma anche per attrarre ad essa le moltitudini che cercano invano una guida e una soluzione. Ma finchè il trono di Pietro sarà formalmente vacante (cfr. la tesi di Cassiciacum, http://www.sodalitium.biz/index.php?pid=1 ), i popoli rimarranno orfani del buon pastore, in balia dei lupi mondialisti e dei mercenari modernisti. Governo: "Partito di Todi" conquista tre ministeri Esce vincitore il cosiddetto "partito di Todi": sono infatti ben tre su 15 i ministri che sono intervenuti al seminario che un mese fa riunì nella cittadina umbra tutte le associazioni cattoliche, e che si concluse con la richiesta di un "nuovo governo forte" che fosse "sostenuto da tutti". Al seminario di Todi del 17 ottobre, dopo l'introduzione del cardinal Angelo Bagnasco, svolsero due relazioni Corrado Passera e Lorenzo Ornaghi, oggi rispettivamente ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture, e ministro dei Beni Culturali. E al conclave intervenne anche il neo ministro della Cooperazione internazionale e dell'integrazione, Andrea Riccardi, che nei mesi scorsi è stato sollecitato da molti (ma inutilmente) a rendersi disponibile per la leadership di un nuovo partito cattolico. Anche l'istituzione del dicastero dell'Integrazione, guidato appunto dal presidente della Comunità di Sant'Egidio, è una vittoria del 'partito di Todi', visto che le associazioni cattoliche si sono fatte promotrici della legge di riforma della cittadinanza, specie per i minori. E anche la formula del Governo Monti viene incontro alle istanze emerse a Todi. L'evento si chiuse con Raffaele Bonanni che chiedeva "un governo più forte" di quello Berlusconi, sostenuto da "un accordo tra le principali forze su alcuni punti essenziali per il paese" in modo da evitare, spiegarono Bonanni e Natale Forlani, il ricorso alle urne. Così, subito dopo il giuramento, a pochi metri di distanza da palazzo Chigi, al Tempio di Adriano, la nascita del governo Monti si innesta sul più grande spettacolo dopo il big bang berlusconiano: l'inaugurazione della mostra "La Democrazia cristiana per l'Italia unita". E' storia, è cronaca, è una fotografia del futuro: non si capisce. Complice il giuramento di un esecutivo Monti che qui, a patto di anonimato, considerano "un monocolore Dc" o comunque nella migliore e più prestigiosa scia dell'impegno dei cattolici in politica. Fatto sta che ci sono quasi tutti coloro che hanno fatto la Balena bianca, a cominciare dai due rivali, Arnaldo Forlani e Ciriaco De Mita che inforcano le forbici non per pungersi a vicenda, ma per tagliare il nastro inaugurale, auspice il leader centrista Pier Ferdinando Casini, che scorta entrambi. Il primo effetto del governo Monti? "La fine della diaspora Dc" esulta Casini. Come dargli torto? A parte Ciriaco e Arnaldo, ci sono davvero quasi tutti, al punto che qualche giovane appassionato di fantascienza sceglie una perifrasi da 'Blade runner: "Ho 'rivisto' cose che voi umani...'". Proviamo a stilare un primo e non definitivo elenco: con il 'padrone di casa Pierluigi Castagnetti (per via dell'Associazione 'I popolari' che organizza il tutto), ci sono Emilio Colombo, Nicola Mancino, Guido Bodrato, Gerardo Bianco, Beppe Pisanu, Antonello Soro, Giampaolo D'Andrea, Paolo Cirino Pomicino, Silvia Costa, Rosy Bindi, Mariapia Garavaglia, Mauro Cutrufo, Bruno Tabacci, Dario Franceschini, Giuseppe Fioroni con l'ex presidente del Senato (e sono già due con Mancino) Franco Marini, Lorenzo Cesa, Rocco Buttiglione, Savino Pezzotta, Enzo Carra. Non può mancare Massimiliano Cencelli, autore dello storico vademecum sul peso di ministeri, presidenze, sottosegretariati nella spartizione dei posti di governo. Arriva, nella sua prima uscita pubblica e prima del giuramento al Quirinale ma già con l'abito appropriato, il ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione Andrea Riccardi. A colpire è la scenografia, oltre che il parterre: un tavolo in stile paupero-istituzionale (viene da Piazza del Gesù ma non è quello con fregi dorati che occuparono i numeri uno del partito), sormontata da un enorme ritratto di Alcide De Gasperi; a lato della sala lunghi striscioni verticali in onore del Biancofiore e dietro, un busto di don Luigi Sturzo, e tutt'intorno manifesti che appartengono ormai alla memoria collettiva della guerra fredda, con il vessillo rosso del Pci che spezza il sacro Tricolore o quello commemorativo del primo anno dal referendum Monarchia-Repubblica, o il poster in onore dei primi cento anni di storia dell'Italia unita. A seguire, le bacheche con la storia, appunto, materializzata nei verbali delle riunioni storiche delle direzioni, compreso quello, che colpisce, con l'intervento di Benigno Zaccagnini il 17 marzo 1978 dopo il rapimento di Aldo Moro, di cui pure a pochi metri campeggia un busto severo. E poi, tante foto, fra gli altri, degli stessi Forlani e di De Mita, in bianco e nero ma che ora, dal tavolo della presidenza, spiccano in persona, dal vivo, con il brio e la disinvoltura degli anni ruggenti. De Mita filosofeggia: "La storia non si ripete, ma noi ci rifacciamo al pensiero dei Popolari guidati da Sturzo" è la conclusione del suo intervento. Tocca a Forlani, che fa quello che sa fare meglio, se stesso: "Con De Mita, in verità, andavamo d'accordo anche quando non andavamo d'accordo". Poi, al cronista che cerca di scucirgli un commento sulla squadra di Monti dice: "Non l'ho ancora vista". Ma nascerà la Terza Repubblica? "Vedremo". Più sbilanciato qualche vecchio insider del partito che fu: "Altrochè: è nato un monocolore democristiano" e il riferimento non è alla sala del Tempio di Adriano, ma a quella delle Feste del Quirinale. E poi c'è Cencelli, che si riserva la stilettata finale: "Senza contare che al governo di socialisti non ce n'è nemmeno uno...". Sono soddisfazioni, dicono nella Capitale. (Fonte: http://www.paneacqua.eu/notizia.php?id=19070 )
Grazie per gli interventi....risponderò nella seconda parte dell'articolo. I nodi vengono al pettine....è l'unica buona notizia.
" Come in fisica, la dinamo aumentando di velocità aumenta l'energia prodotta, così in materia monetaria l'aumento della velocità di circolazione della moneta ne aumenta il numero dei beni e servizi che vengono scambiati con lo strumento monetario" ( Giacinto Auriti). Se produciamo beni MISURATI per un valore di 10.000 ma abbiamo soltanto moneta ( strumento di misura dei valori e di scambio) per scambiarne 1.000 ( perchè ci viene prestata ) vorrà dire che le 1.000 monete CIRCOLERANNO (passeranno di mano ) 10 volte ( velocità di circolazione ) per riuscire a scambiare il valore di 10.000 che abbiamo prodotto. Siccome le 1000 monete ci vengono prestate ,e sono un debito, avremo che il rapporto debito/pil è di 1.000 monete debito su 10.000 (prodotto interno lordo) ossia il 10%. Ma, c'è un MA, le 1000 monete ce le hanno prestate al 5% di interessi ( 50 monete su 1000 ) e quindi a scadenza ( poniamo fine anno) dovremo restituire 1000 + 50 (come quando scadono i BOT dove lo stato deve restituire capitale + interessi). Se però togliamo dal mercato moneta per 1.000 (liquidità monetaria) per restituire il debito, non circolerebbero più i beni e servizi che produciamo perchè manca la moneta. Allora si preferisce onorare il debito per non far mancare liquidità al mercato ed inoltre si decide di pagare le 50 di interessi rifinanziando ulteriormente il prestito per l'anno successivo che sarà calcolato nuovamente al 5% ma stavolta su un valore monetario di 1.050 anzichè 1.000 ( perchè dovevamo restituire 1.050 e non lo abbiamo fatto). Va da sè che questo meccanismo di rifinanziamento del capitale più gli interessi maturati negli anni porta ad aumentare il rapporto tra debito e Pil che inizialmente era del 10%. Dopo 33 anni di rifinanziamento al 5% si avrà che il rapporto debito/pil sarà del 50% sull'iniziale valore di 10.000 che siamo in grado di produrre ( ossia dovremo restituire 5.000 sul nostro valore di 10.000) . Oggi in Italia abbiamo il rapporto del 120% (quindi dobbiamo restituire 12.000) ovvero abbiamo sforato oltre il valore di ciò che produciamo annualmente. A questo punto la gente dovrebbe chiedersi: se la moneta serve a misurare ciò che produciamo e quello che produciamo è nostro, di nostra proprietà, perchè si è deciso di farsi prestare il metro , MONETA, per permettere di scambiare quello che NOI PRODUCIAMO? E' qui la grande truffa ed il dolo individuato da Auriti. Noi non siamo proprietari di ciò che produciamo perchè la moneta in circolazione per scambiare nel mercato il nostro SAPERE, LA NOSTRA ARTE, LA NOSTRA CREATIVITA', LA NOSTRA MERCE PRODOTTA, viene emessa addebitando la collettività (stato) che ha deciso per legge (convenzione) di accettare una determinata moneta assegnando un POTERE ENORME AL TIPOGRAFO BANCHIERE per LEGGE. Siccome la nostra cultura ed il nostro senso civico ci inducono che è giusto onorare i debiti allora riteniamo che il NON FARLO sia un atto DISONOREVOLE. Ma il tipografo banchiere ci viene incontro chiedendoci di non saldare tutto il debito ma solo gli interessi eccedenti il VALORE MONETARIO prestato per far circolare la NOSTRA produzione. Come faremo a restituire 12.000 monete se produciamo per 10.000 ? Anche se riuscissimo a restituire le eccedenti 2.000 monete saremo sempre indebitati delle 10.000 che ci hanno "prestato" nel corso degli anni per far circolare i nostri VALORI DI PRODUZIONE. Come è stato possibile tutto questo? Legiferando con Dolo ed approfittando dell'ignoranza dei popoli per una consuetudine ed una falsa induzione nel popolo che lo strumento monetario sia del tipografo (banca centrale) che la emette e che chiede la "garanzia" ( titolo di stato o cambiale di stato che è il NOSTRO LAVORO) equivalente al valore prodotto più l'interesse del 5% ( anzichè il semplice costo del servizio di stampa). Ecco perchè si necessita di riconoscere lo strumento monetario di proprietà del popolo all'atto dell'emissione e per far questo è necessario che si legiferi in tal senso riconoscendo la nullità per dolo del trattato UE .La scienza giuridica è chiara sul concetto di proprietà dello strumento e di valore dello strumento. Oggi la moneta è emessa legiferando ed accettata per legge ( forzosamente ) dagli stati ma la legge è lo strumento del diritto il cui proprietario è il popolo ed è quindi inammissibile CONCEDERE tale DIRITTO ad un organismo totalmete autonomo ed indipendente dagli stati come lo è la banca centrale di emissione . ( art.130 trattato consolidato dell'Unione europea ) Gianluca Monaco alcuni spunti sono tratti da http://www.centrofondi.it/wp/?p=615 e da http://www.simec.org/letture-consigliate/90-il-valore-del-diritto.html
L'OPERAZIONE DI INIEZIONE DI LIQUIDITA' DA PARTE DELLA BCE E' COME GETTARE BENZINA SUL FUOCO PER SPEGNERE UN INCENDIO... NON SI ESTINGUE UN DEBITO CON UN ALTRO DEBITO, MA SOLO REPERENDO RISORSE NUOVE CHE POSSONO GIUNGERE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE ATTRAVERSO L'EMISSIONE DIRETTA DI BANCONOTE DA PARTE DELLO STATO...