Salta al contenuto principale

Il Pigro di Ivan Graziani...anima di Teramo

4 minuti

E’ notte ormai. Cammino per la città, umida e silenziosa. Illuminata e deserta. Nelle orecchie ancora gli ultimi applausi e le note di Firenze (canzone triste). Una notte di festa, una notte di cultura e di spettacolo. Come pochi. Forse l’unico. Pigro, la festa di Ivan Graziani. Pigro in una città svogliata che all’improvviso ritrova la sua essenza. Ecco se si dovesse rappresentare Teramo culturalmente Pigro ne è la perla. Unica in sé. Tutto il resto è stato lasciato ammuffire negli angoli, come il Premio Teramo.
Respiro ancora le note di Firenze. Una sorta di sigla finale vissuta come il karaoke tra amici. Dove Filippo Graziani suonava e cantava, Marco Ferradini e Goran Kuzminac facevano da coro, Grazia Negro e Roy Paci accompagnavano con la tromba. Una serata di festa che ha fatto riscoprire la cultura in città, lo spettacolo, la festa. Ha dimostrato che quando le cose sono belle il Teatro comunale è piccolo.

Una sera che doveva essere realizzata in piazza. L’assessore campana si sarebbe tolto di dosso la polvere di Vittorio il fenomeno e di altri appuntamenti che lasciano il tempo che trovano.
Un evento da realizzare in piazza con i tavolini all’aperto dove si poteva fumare sigari e bere rhum, o come avrebbe preferito Ivan Graziani con un rosato della Cantina Zaccagnini di Bolognano. Bevuto a “tazze” più che a calici.

Pigro a Teramo perché Pesaro non è riuscito a scipparlo, grazie alla determinazione di Anna Graziani ma soprattutto grazie a Giandomenico Di Sante che con la Banca dell’Adriatico ha fortemente voluto (e quindi sostenuto economicamente) che Teramo fosse Pigro che Teramo fosse Ivan Graziani. Una festa apprezzata dai giovani ma che celebra i cinquantenni, quelli che sono cresciuti con <Teorema> di Marco Ferradini, con <Stasera l’aria è fresca> di Goran Kuzminac. Tutta gente che ha calcato le scene quando si compravano i dischi, che hanno conosciuto e lavorato con Ivan.
Gente che è rimasta fuori e da fuori, al freddo della sera sentiva da lontano le note delle canzoni e cantava.

Pigro, con la sorpresa di Enzo De Caro, dai giovani conosciuto per la fiction “Provaci ancora prof”, dai cinquantenni per essere il terzo elemento della “Smorfia”, insieme a Massimo Troisi e Lello Arena. E’ notte e Teramo è chiusa. Non che di giorno sia vitale ma a quest’ora non si può prendere neanche un caffè, figurarsi un rhum. Enzo De caro si commuove salendo sul palco, ascoltando Filippo Graziani che cancella all’improvviso quella cadenza emiliano romagnola, di confine, per ripercorrere gli acuti del padre.

E’ la Teramo che respira cultura, che ricorda uno degli ultimi concerti di Ivan Graziani, in piazza Martiri, quando il palco era davanti all’olmo e si festeggiava con un concerto la festa del Primo Maggio. Fine anni Ottanta e Graziani credeva in una scuola di musica, dove insegnare a suonare la chitarra. I ricordi teramani di Ivan sono letti da Enzo De Caro, la terra dei contadini, quelli che suo padre immortalava nelle sue foto quando qualcuno in famiglia si sposava. Il ricordo del campo della fiera, un pensatoio che rasserenava la sua anima rock.
Assente il sindaco Brucchi sul palco non è andato a portare i saluti, come sarebbe stato giusto, l’assessore Guido campana. No. Gli hanno preferito, chissà perché Valeria Misticoni.
Avrebbe dovuto rinunciare, dire che era il momento di Campana, l’assessore operaio, che cerca di fare tutto. E a volte fa troppo. Sbaglia a volte Campana, come sbaglierà portando a Capodanno, in piazza, Paolo Belli, conosciuto più per le apparizioni nella nazionale cantanti che per la verve musicale esaltata soprattutto in compagnia di Francesco Baccini.

La stella di Pigro, la stella di Ivan adesso illuminerà un anno intero, perché in molti stanno già aspettando la prossima edizione. Uno spettacolo che è stato festa, cordiale, tra amici. E’ notte. Non piove. Non si vedono le stelle ma quella di Ivan Graziani illumina Teramo. Fortunatamente.


Alessandro Tiraboschi

 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Bello. Ho sofferto a leggere i tuoi pensieri perché è tutto vero.
Una cosa ti e' sfuggita e ti pregherei di segnalarla anche tu. M a e' mai possibile che che non si riesca mai ad organizzare una cosa seria ma veramente seria, che riesca a rappresentare al meglio i nostri grandi artisti. Mi chiedo come sia possibile che al comunale ci sia una rappresentazione una dedica a cuore aperto ad IVAN GRAZIANI con cantautori di altissimo livello ed uno dei piu grandi musicisti jazz italiani e teramano come DI SABATINO suona la stessa sera allo stesso orario a MOSCIANO.!!! E' semplicemente incredibile imbarazzante inquietante, sembra una di quelle barzellette del tipo"SENZA PAROLE".
il video, una vera perla. Bellissimo articolo.
Brucchi non c'era perchè si sarebbe preso comunque la catasta di fischi, buuuuhhh e commenti negativi che comunque ci sono stati, Campana sarebbe rimasto a metà tra i fischie le difficoltà di esprimersi e la Misticoni la (si) sta(nno) lanciando con prepotenza sul "palcoscenico" politico con la speranza di recuperare qualcosa (o male che va fa il capro espiatorio). Brutta la risposta di Filippo a chi dalle platee chiedeva l'uso di chitarre elettriche. IL dispettosetto divo con le canzoni di papà potrebbe essere più umile. Terribile la gioiellotteria. Condivido l'idea di un posto più ampio ma una piazza non è un teatro, non ha lo stesso effetto e non permette le stesse cose. Ma non è giusto che la gente resti fuori...
Articolo di cuore. Caro Tiraboschi grazie.
sono d'accordo con sandokan! prima o poi spero capiranno che pigro va teramanizzato. artisti, organizzatori, conduttori, critici musicali. solo così si può crescere. guardare al premio teramo cosa ha saputo fare gambacorta! con affetto, lucia (che quando ivan iniziava a suonare avevo appena 14 anni)
Come ogni anno mi emoziona ascoltare gli amici di Ivan, le sue canzoni, Filippo e Tommy. Ma ieri sera hanno lasciato le persone fuori al comunale...non era mai successo! Gli altri anni eravamo seduti sugli scalini al piano superiore! Comunque è una bella iniziativa...anche se c'è da migliorarla! Grazie per l'articolo...mi sono commossa! :)