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Cortigiani vil razza d’annata

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Parafrasando il refrain del “Rigoletto”, ricordiamo che i cortigiani, come il vino pregiato, possono essere d’annata. Anzi lo sono. Alcune annate sono migliori di altre.
La vendemmia è stata generosa in alcune stagioni, quelle dorate della democrazia cristiana e del partito comunista, quando i filari delle viti erano carichi di grappoli pesanti, frutto di abbondanti irrigazioni.
Ma anche dopo si sono registrate buone annate. In altre, il raccolto è stato scarso, i grappoli radi e rinsecchiti, così la vendemmia ha prodotto cortigiani “scortichini” e poco affidabili, troppo pretenziosi e troppo ballerini, pronti a saltare come le pulci dalle spalle dell’uno a quelle dell’altro potente o sedicente tale. Perché anche i potenti, come i cortigiani, sono d’annata. In alcune stagioni hanno giganteggiato, in altre si sono immiseriti e hanno faticato ad emergere.
Nei tempi recenti, pur nel grigiore generale, alcune stagioni sono state eccezionali per la qualità di cortigiani spuntati fuori per ogni dove e con grande abbondanza, soprattutto quelli che occupano i posti dove si fa informazione, o si finge di farla praticando, al contrario, disinformazione, o dove si produce stampa di regime.
Caudatari di ogni colore si sono esibiti nell’arte preferita di regger code e moccoli alla grande, sperticandosi in elogi e allisciando peli e contropeli, in cambio di gratifiche e promozioni. Salvo a scoprire che, se ci si umilia, si può scoprire qualcuno che lo fa di più; se ci si prostra, ci si può trovare a fianco qualcuno che lo fa meglio; se si fanno marchette in televisione o sui giornali, si possono sempre trovare meretrici che le fanno più a buon mercato e con maggiore spirito di dedizione.
Così accade, a volte, di essere disarcionati, cioè di essere buttati giù dai cavalli, dove si è restati in equilibrio per anni o per mesi, e di doversi accontentare o di cavalcare asini o di procedere a piedi, senza nemmeno la facoltà di avere un ombrello sopra la testa o delle calosce ai piedi.
Cortigiani, vil razza d’annata. Ma negli ultimi anni le annate sono state davvero scarse qui nel teramano. D’altro canto, sia a destra che a sinistra, non si vuol considerare lo spessore, davvero esiguo, di coloro ai quali chiedono il diritto di poter raccogliere le briciole che cadono dai loro deschi, impoveriti, ora che non hanno più nemmeno loro le tavole imbandite come un tempo?

Simon Soel
 

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Commenti

Cortigiani vil razza d'annata a qual prezzo vendeste il mio bene a voi nulla per l'oro sconviene! http://www.youtube.com/watch?v=XJcW6w4yEyE&feature=fvwrel
mitico Bakunin... e mitico il baritono...
SERVI E CORTIGIANI, LOMBRICHI AL SOLDO DELLE TANGENTI PERSONALI AL SEGNO DELLE PUBBLICITA' DI COMODO. SILENZIO E SPALMATE LA MERDA. SILENZIO HO DETTO, HO SCRITTO PER I CORTIGIANI DI VIL RAZZA DANNATA. MA ARRIVERA' IL MOMENTO PER VOI NANETTI DA BERLINA; HO DETTO E SCRITTO. LECCHINI DI SENTATORI, DEPUTATI, TESTE D'ASINO ED ALTRO. SILENZIO SI GIRA. A PRESTO. PEPPINO MASSI, PRIVO DI PUBBLICITA' PER IL SUO GIORNALE RADICI, PER LA SUA TELERADICI WEB, LIBERO, LIBERO, LIBERO. BRAVO GIANCARLO, IMMENSO.