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"Profumo - storia di un assassin(I)o"

5 minuti

Mi serviva un titolo, un' immagine forte, un pretesto. L'ho preso in prestito dalla settima arte. Una trama fissata in sequenze mi ha spinto alla contaminazione. Vado oltre la semplice omonimia.
"Profumo - storia di un assassino" del regista Tom Tykwer. La storia di un esteta dell'olfatto, di un pittore di fragranze, di uno spietato killer.
La Parigi pre-rivoluzionaria. La borghesia che acquista coscienza, e i " baroni" che tentano di dipingere il progresso, ma sbagliano i colori.
La Rivoluzione che vorrei.
La Rivoluzione degli insegnanti.
La rimozione del "Barone", l'allontanamento dell'ultimo killer, l'ultimo di una lunga lista, politicamente trasversale e nei fatti incolore: …Berlinguer, De Mauro, Moratti, Fioroni, Gelmini…Profumo.
Sono un insegnante. Il primo amore non si scorda mai. Matrimonio e convivenza. Ho sposato il mio primo amore, la filosofia, quando avevo 16 anni ed ora ne ho più del doppio.
Convivo con la professione di insegnante da 12. Lo sguardo dell'altro è la misura del mio essere ed ancor di più l'adagio vale per chi,  l'insegnante appunto, ha scelto l'alterità come viatico di una professione. Chi sono?

Per le famiglie dei miei studenti sono un educatore,  il "supplente" delle loro assenze, talvolta l'ultimo baluardo, e l'analista discreto delle loro fortune e sfortune.
Per i miei studenti sono l'interlocutore che non si "clicca", un "file" con pochi capelli, il "terminale" che dà risposte e pretende "domande", che fa domande e pretende risposte.
Per la società sono un precario, ma non un precario qualsiasi; sono un precario storico, quello che nella "vulgata" si definisce "ad esaurimento" (psichico oltre che di graduatoria).
Per i miei colleghi sono un nemico, nella logica perversa del tutti contro tutti: insegnanti di ruolo contro precari, precari storici contro neo - abilitati, neo-abilitati contro neo-laureati etc…
Per il "quisque de populo" sono il membro di una "casta", l'ennesima. Una casta che lavora solo 18 ore la settimana e si fa due mesi abbondanti di ferie l'anno.
Una casta "uterina". Formata da una straordinaria percentuale di donne che, nella scuola, ha visto il telepass per uscire da casa. Una casta sindacalizzata formatasi nella veterotestamentaria idea che il diritto allo studio debba coincidere con il diritto al lavoro (da tempo la modernità ci ha sbattuto in faccia il contrario).
Per il Ministero della Pubblica Istruzione sono un codice (A037) in una lista.
Per gli scienziati e gli psichiatri che stanno preparando la prova preselettiva del "concorsone" sono da "analizzare".
Attraverso domande a risposta multipla non debbono accertare la mia conoscenza o le mie capacità. No! Loro devono capire se sono sano di mente o da ricovero. L'amico psichiatra, al quale ho chiesto immediatamente un consulto, ha una parcella alta e mi ha consigliato di iscrivermi al concorso. Mi ha detto: " Approfittane! Risparmi no?"
Per il Ministro Profumo sono da "rottamare".

La sintesi che trattiene la rabbia mi spinge ad affermare che sono "semplicemente" un insegnante e come tale so di dare conoscenza e formare coscienze.
So di essere utile e pericolosissimo allo stesso tempo. Sono un insegnante che non ha mai creduto nei girotondi dei benpensanti. I radical chic che riempiono le piazze sono stati per decenni spernacchiati dal Palazzo.
Sono un insegnante che non si sente privilegiato e non vuole beffardamente morire di fame.
Sono un insegnante che modestamente osserva il modello scolastico mittel-europeo e a cui piacciono le sfide. Di solito al banco si rilancia.

Vorrei che gli insegnanti lavorassero 35 ore alla settimana.
Vorrei uno stipendio congruo agli standard europei. Pecunia non olet!
Vorrei gli alunni a scuola dalle 9 del mattino alle 18 della sera.
Vorrei la presenza del merito e l'assenza del demerito.
Vorrei che gli imbottigliati e frustrati colleghi andassero in pensione.
Vorrei offrire un prodotto di qualità senza chiedere l'elemosina.
Vorrei un professionista che non lotti per lo scatto in busta paga di 10 euro ma che pretenda, pretenda, pretenda…
No money, no party? I soldi per il rilancio comincerei a prenderli ai tanti "batmen" d'Italia. Non girotondi ma una guerriglia di proposte serie e alternative. La consapevolezza di non presentarsi dinanzi ad un Governo con spirito di miseria. Il rischio oggettivo è quello di ricevere palanche di merda. La merda si sa non "profuma", puzza! Lunga vita a Chanel n.5

Alessio D'Egidio
 

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Commenti

Precaria da una vita e oramai depressa. Che cosa abbiamo studiato a fare, mi chiedo? Per insegnare e pregare di avere una cattedra? Abbandonare ogni anno i nostri studenti? Sono distrutta. Disturbi psichici per diecimila prof» ROMA - Il disagio psichico avanza tra i prof e i dirigenti scolastici del tutto impreparati lanciano un sos. Uno studio condotto dalla Fondazione Iard in collaborazione con l' Anp (Associazione nazionale presidi) getta luce su una realtà ancora poco nota. Dal 1992 al 2006 la percentuale di docenti lombardi che si sono sottoposti a visita collegiale per lasciare il lavoro dichiarando un disturbo di natura psichica è salita dal 35 al 70 per cento. Il doppio rispetto agli altri dipendenti della pubblica amministrazione. La presenza nella scuola di almeno un prof un po' «fuori di testa» viene confermata da 6 presidi su 10. Famiglie che non collaborano, bullismo, una riforma dietro l' altra, concorrenza aggressiva di altre agenzie educative tipo tv e Internet, scarsa autostima, luoghi comuni contro il docente subiti passivamente: sotto questo peso i prof più vulnerabili rischiano di contrarre la sindrome del burnout. Per Vincenzo Lodolo D' Oria, della Fondazione Iard, il disagio psichico nei casi più gravi si manifesta con stati ansioso depressi, disturbi di adattamento che possono tradursi in assenze, atteggiamenti abulici e aggressività verso colleghi, famiglie e ragazzi, con gravi contraccolpi nella vita della scuola. Come ci confermano tanti casi di cronaca. Secondo una proiezione dello studioso i docenti con disturbi di natura psichica, tra istituti statali e non, potrebbero aggirarsi sui 10 mila. Diecimila casi, spiega il ricercatore, che la scuola «non è in grado di gestire». «Tutto si risolve - ricorda il preside del liceo Newton di Roma, Mario Rusconi, alle prese con due "burnout" - col dirigente denunciato per mobbing e l' insegnante che si sposta, con tutti i suoi problemi irrisolti, in un' altro istituto». I presidi non sanno cosa fare. Spesso, per non sbagliare, non fanno nulla, sottovalutando così i rischi per i ragazzi. Meno dell' 1 per cento è in grado indirizzare il prof alla visita collegiale. Chiedono più formazione e, per i prof, un orientamento in grado di prevenire lo stress. Per Valentina Aprea, Pdl, in corsa per la presidenza della commissione Cultura, bisogna restituire autorevolezza agli insegnanti: «Negli anni ai docenti sono stati tolti tutti i mezzi per educare e oggi il professore è "nudo" davanti alla classe, non ha potere. Così crescono disagio e demotivazione». 732.012 I docenti Sono gli insegnanti in organico, dalle scuole dell' infanzia alle secondarie di II grado, per l' anno 2007/2008, 1,1% I dirigenti Secondo gli ultimi dati del ministero, il personale docente è pari all' 1,1 per cento dell' organico totale Benedetti Giulio
Professore lei è invitato. Grazie http://www.facebook.com/events/328978697200377/
Allora che dobbiamo fare? Che facciamo come pecoroni al concorsone? Lei che farà caro Professore?
Noi andremo perchè siamo convinti e preparati. Lei di cosa ha paura della concorrenza di noi Giovani Laureati?
Tutto pur di non continuare a lavorare in questo modo. Precario e non pagato. Sinceramente mi meraviglio della tua scelta.
Cari colleghi. Io vi adoro! Alcuni di voi si sono consigliati continuamente con il sottoscritto in questi anni. Siamo animali in via di estinzione. Il problema è il Ministro. Il Ministero. Da una sommaria lettura del bando concorsuale si evince che: è aperto ai docenti abilitati, ai laureati entro l'anno accademico 2002-2003. Se la matematica non è un'opinione il bando esclude i neo-laureati. Noi siamo da rottamare. Voi siete di primo pelo...
Caro Professor D'Egidio, si lasci consigliare da un'anziana collega alla soglia della pensione. Non perda il suo stile e il suo desiderio di combattere. Mi piace la vostra ironia e il moto che vi unisce. Si sente amicizia e valori. Questa dovrebbe essere la politica del quotidiano altro che un concorsone.
Bella analisi, condita di humor, sapere, rigore ed inventiva. Forse manca il coraggio di denunciare lo scempio storico fatto alla scuola da un sindacalismo selvaggio (sono uno storico iscritto alla cgilscuola) che dietro parole d'ordine ha cancellato la speranza di intere generazioni di probabili, ottimi, di eccellenti docenti, come dimostra di essere A. D'Egidio. Purtroppo il sacco di Roma non ha visto protagonista solo la casta nauseante dei ladri nei Parlamenti e parlamentini, ma tutta la mia generazione che, in forme diverse, ha ridotto il paese ad una landa desolata e senza speranza. Le toppe storiche dei vari ministri sono un crescendo di scempiaggini, di crudeli esperimenti sulle aspettative di centinaia di migliaia di trentenni, quarantenni, forse anche cinquantenni, lasciati avvizzire in elenchi kilometrici ad esaurimento che non si esauriscono mai. L'ultima trovata di Profumo, dopo la genialata dei TFA ridicoli per gli errori e il dilettantismo dei distrattori,..... sinceramente olet.
Caro PROF, tu sai quanta simpatia e affetto io nutra per te e per tanti tuoi giovani colleghi e colleghe tutti bravi, competenti,preparati, consapevoli del loro ruolo e delle loro risorse ma che si trovano , purtroppo, nelle tue medesime condizioni.In uno stato governato da ladri miserabili ed ignoranti, in cui la cultura e il sapere sono argomenti di nessun significato nelle feste ove la gente si "traveste"da quello che è , cioè da maiali, in una nazione che ha dimenticato di essere l' origine della civilta' e della storia del mondo intero, in una societa' in cui il merito è subordinato alla raccomandazione,la serieta' alla furbizia, l' onesta' al latrocinio quotidiano,la moralita' alla piu' sfrenata dissennatezza, cosa vuoi che importi se esiste un esercito inattivo di giovani bravi, studiosi, desiderosi di dare una sterzata decisiva , concreta,seria al carrozzone sempre piu' caracollante che è la scuola?Voi sietre elementi di disturbo, siete pericolosi, siete bombe inesplose perche' se poco poco entrate nelle scuole ove le menti dei ragazzi si stanno solo intorpidendo in una marea di nozionismo e di argomenti obsoleti e voi con il vostro entusiasmo le risvegliate e risuscitate lo spirito critico,il dibattito politico, la consapevolezza dei diritti e dei doveri ,voi rischiate di far scoppiare un nuovo 68!!!!Ma che scherziamo ?Ma voi volete far tremare le poltrone degli ignoranti , passami il termine ti chiedo scusa,paraculi che ci governano ??? INGENUO !!!!"Tornate alle vostre superbe rovine....", avrebbe consigliato Manzoni! Da un concorso all' altro vi sfiancheranno,vi porteranno in giro, vi faranno vedere lucciole per lanterne ( vedi l' inconcludente riforma Gelmini, le fantomatiche immissioni in ruolo, le promesse impossibili di posti per i precari ecc,,) fino a quando desisterete e considererete, come unica via di salvezza, l' opportunità di cambiare mestiere ....!Questo sperano loro... , ma questo non deve accadere !!!Percio', coraggio, non mollate, avete studiato tanto, vi siete sacrificati ancora di piu'e meritate cio' per cui avete strutturato la vostra vita!!!Finira' il tempo in cui gli asini raglieranno , i maiali grufoleranno, le veline sculetteranno,gli idioti pontificheranno da grandi esperti ammaestratori . Finira' questo schifo.Beati voi che potrete ricordarvelo !!!!Con l' affetto e la simpatia di sempre !!!
anche io rilancerei con la richiesta di lavorare di più fare un orario di lavoro come i ministeriali ..dalle 8 alle 14 .... ma solo 18 -20 ore frontali!!! poi vorrei un ufficio dove preparare le lezioni e i compiti in classe, correggere i compiti ,ricevere i genitori e studenti e magari fare loro qualche breve recupero, progettare ed organizzare uscite ed attività... perchè il luogo comune vuole che noi lavoriamo solo quando abbiamo la classe quindi il nostro lavoro appare sempre come un part time!!! ma quella è la punta dell'iceberg, tutti lo devono sapere!!