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Sotto le feste aumentano i ricoveri degli anziani

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Si chiama mal di solitudine. Si presenta sotto le feste di Natale e dell'anno nuovo, quando soli a casa molti anziani presi da attacchi di panico e dalla morsa dei ricordi, si ricoverano in pronto soccorso. I numeri ufficiali parlano di un aumento che supera il dieci per cento. Secondo i dati nazionali in un campione di trenta città italiane, la media sarebbe del 14%, con un picco superiore al nord Italia. Teramo è sotto l'indice nazionale. I codici verde degli ultra ottantenni sono in ascesa tra il 19 e il 26 Dicembre e tra il 28 e il due Gennaio. Quest'anno per via della crisi economica si prevede una variabilità positiva di cinque punti percentuali. Nel nostro breve viaggio nel pronto soccorso teramano abbiamo raccolto testimonianze e piccole verità. C'è chi ha perso i figli, chi li ha lontani, chi ha paura di una loro scusa per non trascorrere le feste insieme, chi ha dolore al petto se pensa di non poter rivedere la nipotina a Natale, chi ha la pressione alta, chi ha forti mal di testa, chi ha fame e freddo, perchè il cibo costa e il riscaldamento è una bolletta troppo alta. Ci sarebbe piaciuto vedere tra le attese urgenti e meno urgenti, un'assistenza psicologica. Persone in grado di ascoltare professionalmente e suggerire una terapia di sostegno. Sappiamo che il manager dell'Asl di Teramo, Giustino Varrassi, è molto sensibile a queste problematiche sociali. Sappiamo che prevenire è un investimento. Sappiamo che la politica è un progetto in evoluzione. Sappiamo che potrebbe essere un'idea, un segno di presenza e sensibilità. Un principio tutto nostro, che potrebbe fare scuola. La salute è la dieta dell'anima. La nostra prima reazione di fronte ai racconti di nipoti e figli, è stata quella di prenderli in braccio. L'ascolto diventa il confine della civiltà. In fondo ai nostri anziani, dobbiamo solo la vita e ciò che siamo diventati.

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