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Alì Babà...e i “giovani” turchi

di Alessio D'Egidio
6 minuti

Innanzitutto Buon Anno! Ed è una battuta, piuttosto che un augurio. Il titolo di un libro, il titolo di una tesi, il titolo di un pezzo giornalistico sono l'ultima fatica di uno scrittore, di uno studente, di un giornalista. Il titolo è l'ultimo tratto di penna.
Docet! Ho fatto fatica nel trovare una giusta sintesi.
Ali Babà e i “Giovani Turchi”? Oppure i “Giovani Turchi” contro Alì Babà? O meglio ancora, Alì Babà e i 40 “Giovani Turchi” democristiani?
Oppure... Opzionato il primo. Libertà al lettore: si diverta sugli altri o li scarti tutti.

Vediamo: piccola digressione storica. Perdonatemi! Deformazione professionale. Il movimento dei  giovani turchi, formato prevalentemente da intellettuali reclutati spesso nelle società segrete e da studenti universitari progressisti accompagnati da alti gradi delle forze armate, era teso ad un'opera di modernizzazione ed occidentalizzazione dell'allora Impero Ottomano. Impero, governato da una impastoiata e vecchia monarchia incapace, a loro giudizio, di collocare la Turchia nello scenario europeo e mondiale del XX secolo. Tra i giovani turchi, in posizione non del tutto allineata al movimento, mosse i primi passi il diciottenne ufficiale di cavalleria Mustafa Kemal Ataturk.
Il futuro padre dei Turchi, Mustafa Kemal, abolì il califfato, laicizzò lo Stato, riconobbe la parità dei sessi, istituì il suffragio universale, promulgò un nuovo codice civile etc...Finita la digressione. Obbligata!

Nel Partito Democratico c'è una corrente politica ed ideologica chiamata dei “giovani turchi”. A guidarla è Stefano Fassina, responsabile economico del partito.
Il “giovane turco” Fassina, bocconiano, è stato per anni consulente al Fondo Monetario Internazionale. Ops! Nella tana dei lupi! Il “giovane turco” Fassina è stato dal 1996 al 1999 consigliere economico al Ministero dell'Economia e delle Finanze e consigliere del Ministro Visco. Ops!
Un lupo. Il “giovane turco”  Fassina ha scelto, in quanto “giovane turco”, di appoggiare alle Primarie del Centro-Sinistra un “vecchio turco”, cioè Bersani.
Renzi? Troppo giovane! Il “giovane turco” Fassina, nonostante rischi le botte ogni volta che si presenta ad una manifestazione di piazza tra operai, studenti, casalinghe, disoccupati, sarà capolista del Partito Democratico alla Camera nel Lazio (stando agli ultimi aggiornamenti) dopo essere stato democraticamente eletto alle primarie della scorsa settimana. Bene! Per la politica italiana niente di nuovo. Solo che talvolta si assiste a delle affermazioni talmente eclatanti che non si può desistere dal riderci su. Limitiamoci al ridere.

Faccio la battuta: se fossi un urologo, direi che Fassina mi sta sul ca... Siccome non sono un urologo, mi autocensuro e aggiungo che il “giovane (solo anagraficamente) turco” Fassina ha dato del rotaryano a Monti. Certo! Aveva subito l'offesa di essere stato appellato un conservatore. Evviva! Il “giovane turco” Fassina scopre oggi di aver mantenuto al governo, insieme al suo partito, per oltre un anno, Alì Babà. Fassina scopre solo oggi che Monti è l'espressione di gruppi di potere internazionale?
Che il Rotary è l'asilo nido rispetto al gruppo Bildelberg o la Commissione Trilaterale? Fassina ci dice che Monti era un buon Presidente  del Consiglio a termine, mentre da Competitor elettorale diventa espressione della Banda Bassotti? Il “giovane turco” Fassina! Che dire? In attesa di Ataturk veniamo ai “giovani turchi” di casa nostra.

Ri-perdonate la digressione storica. Un tempo l'equilibrio sovranazionale dell'Impero della Mezzaluna poggiava su cinque ambiti umani: Turchi, Armeni, Arabi, Greci, Ebrei. Un'espressione  letteraria ne era la sintesi: “Le cinque dita dell'augusta mano del Sultano”. Fatto! Il Partito Democratico di Teramo, oggi, ha il suo Sultano?
Il suo Alì Babà democristiano? Certamente! L'Onorevole Ginoble ha vinto le primarie per l'elezione al Parlamento e sarà capolista alla Camera. L'amico Giancarlo mi dice: è democrazia, ragazzo mio! Sicuramente! Da buon “sultano politico” egli governa, dalla piccola Rosburgo, paciosamente le sue cinque dita. Ed ogni volta che negli ultimi 10 anni c'è stata una competizione, egli ha vinto. Cinque dita! Il segretario provinciale Verrocchio. Poteva essere il nuovo? O la sintesi unitaria del nuovo? Sì! Ma il coraggio... Manzoni docet! Veniamo poi ai “giovani turchi” teramani. Fassina dovrebbe sapere che il PD teramano predilige il Lions piuttosto che il Rotary. Sine malitia, please! Quattro “giovani (solo anagraficamente) turchi" teramani candidati alle Primarie.

Complimenti! Non sono troppi? Repetita non iuvant. L'unità? La sintesi? Che concetti politicamente complicati! Sciascia diceva  che il nostro è un Paese senza memoria.
Vorrei ricordare ai miei amici del PD gli ultimi anni, con una metafora calcistica: Costa-Capoluogo 3-0! Nel 2005 Margherita e DS si ruppero la testa e le corna in città. Il risultato? Due eletti della costa divenuti entrambi Assessori Regionali: Ginoble e Verticelli. Nel 2009  si pensò bene di continuare. Il PD a Teramo si presentò con tre candidati. Ricordo i più votati: Sperandio e Fratoni. Risultato? Eletti due della costa: Di Luca e Ruffini. Evviva! Alla elezione per la Segreteria Provinciale? Nessuna unità cittadina. Risultato? Il segretario provinciale è espressione della costa. Le cinque dita del Sultano hanno lavorato perfettamente. Il sultano stringe la mano a  tutti, saluta e torna a Roma. Lunga vita al Sultano!

In attesa di Ataturk, semmai arriverà,  il pascolo politico del Capoluogo è stato mollato. Non si ara, non si semina. E il PDL,  che avrebbe dovuto avere secondo “i giovani turchi” in eredità solo il serraglio, amministra con i suoi giannizzeri Comune-Provincia-Regione.
Complimenti! Ritengo che il simpatico libraio del PD abbia venduto molte copie del Gattopardo ai suoi compagni di partito. Nel loro agire è evidente la massima del grande Tomasi di Lampedusa: “Se tutto deve rimanere com'è, è necessario che tutto cambi.” Mamma li turchi? Magari!



           
 

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Commenti

Mi viene da ridere quando leggo o percepisco che il PD dovrebbe essere Culturalmente superiore al PDL o ad altri partiti. Poi nei Fatti nella nostra provincia candida persone culturalmente povere. Scegliere tra Il Pd di Ginoble o Il Pdl di Chiodi o Gatti? LA scelta e' molto facile.
Caro D'Egidio, si lasci cullare da un vecchio professore in pensione, lei è un'artista. Insieme a Falconi, un'arma letale. Un posto a Roma?
Il Pd di Teramo si è venduto l'anima per una bandiera blu. Il mare ci annacquato il cuore. Non ho parole. Senza spessore.
Il risultato? Due eletti della costa divenuti entrambi Assessori Regionali: Ginoble e Verticelli. Nel 2009 si pensò bene di continuare. Che pena il PD.
Sempre evviva i giovani PD Lions di Teramo!!! Giovani si fa per dire...Lions Perdavvero!!!
Storia e Letteratura. pezzo molto ispirato e il sito s'impenna. Per fortuna.
Caro Alessio, eccellente prosa, come al solito, e "formidabili" digressioni storiche (quanta species!). Aggiungo soltanto, con il medesimo rammarico che ti contraddistingue, che la perdita di peso politico del PD teramano si muove parallelamente all'inesorabile declino(amministrativo ed economico) della "nostra" Teramo la cui "centralità" risulta essere sempre più simile ad una bandiera sbiadita o, meglio, ad una storia antica ormai da narrare intorno al fuoco a futura memoria.
Con l' articolo del Prof. Di Egidio il Blog aumenta ancora di qualità: Per quanto concerne il pensiero di FDL, pur condividendolo in parte,non tiene conto che il direttore d'orchestra del PDL è sempre un certo Berlusconi. Votiamo PD
Dopo Berlusconi che vede comunisti nel PD, dopo Monti che vorrebbe silenziare Fassina, Vendola e la CGIL, mancava solo Alessio D'Egidio ad unirsi al coro. Caro Alessio, cosa c'entra Fassina che a volte dice anche qualcosa di sinistra, con il più classico dei democristiani Ginoble il quale, se dipendesse da lui, sostituirebbe volentieri Vendola e Fassina con Casini e Ichino che si è già accasato con Monti? Non gradite Ginoble? Io meno di voi renziani e per questo voterò altri. Con il vostro 40% conquistato alle primarie avreste la forza di non farlo eleggere. Però ho dei dubbi che questo sia il vostro obiettivo, anche perchè riguardo ai contenuti programmatici, i renziani sono molto più vicini a Monti e Ginoble che a Fassina e Vendola. Fassina si è incontrato con i lavoratori rischiando anche di essere menato per la politica conservatrice e moderata del PD. Altri si guardano bene di entrare nelle fabbriche, ma preferiscono frequentare i salotti borghesi rappresentati da Monti. Tu Alessio, oltre ai giudizi e alle critiche cosa proponi di diverso dall'esistente? Come e con chi intenderesti realizzarlo?
Caro E-lettore, commetti un errore di individuazione. Mi spiego. Fai riferimento ad una mia appartenenza al gruppo dei "renziani". Chi mi conosce, e mi legge, sa che non ho votato alle primarie poichè oltre a non condividere molti punti del programma politico ed economico del PD ritengo del tutto inutili delle consultazioni costruite in siffatta maniera. Comunque se fossi stato organico o al più simpatizzante del PD avrei dato il mio voto a Renzi. Anche e non solo per un'empatia fra trentasettenni. Detto ciò, aggiungo che mi rimane visivamente impossibilie immaginare Fassina a colloquio con la "classe operaia". Molto più verosimile una attenzionalità, in base alle sue esperienze biografiche, con la classe dei "colletti bianchi", privati e pubblici. Nel mio pezzo volevo far emergere, e mi scuso se mi sono dilungato, l'inconsistenza di una polemica orchestrata da personaggi - Fassina/Monti - a mio giudizio, divisi esclusivamente da un salto generazionale e ahime! da niente altro di consistente. Il PD e la sinistra in generale, la socialdemocrazia "de noiartri" è caro amico, avvezza ai salotti borghesi, ai metodi democristiani, al manuale cencelli, ai grembiulini, da oltre trent'anni. Bertinotti docet! Parimenti il fallimento di ogni espressione, liberale e liberista, di destra sociale ed economica, si declina "nella camera da letto del Cavaliere". Vuoi la mia posizione? L'incertezza, la frustrazione di un giovane precario, lo sgomento, la rabbia, mia e di un buon 30-40% di italiani alla finestra. Oggi non ho ricette. Il fucile è lo strumento di un percorso che noi italiani non abbiamo mai storicamente vissuto. Ma il fucile oggi mi spaventa come una certa veemenza grillina. Attendo! Sperando di non dever fare esercizio, questa volta, del solito principio "nichilista": votare il male minore. Un abbraccio e buon anno...
Speriamo non i Del Turchi..... A parte la battuta la crisi del PD Teramano e' nei politici Da Teramano che frequenta Roseto nei mesi estivi posso dire che il successo di Ginoble e' legato al suo comportamento ovvero Ginoble va' in bicicletta sul lungomare e si ferma con tutti e saluta tutti i rosetani. A Teramo? I politici del PD salutano solo i loro elettori. Risultato: Ginoble vince. A Teramo ci sono politici vicini al popolo? Attualmente non saprei rispondere quello che percepisco dal mio dito e' solo una presa per il culo.....
Caro Alessio, ricambio il buon anno e ti ringrazio per la cortese risposta. "Bertinotti docet" non seppe o non volle scegliere il bene o il male minore e favorì ovviamente il peggio: ieri Berlusconi, oggi Monti e magari domani, se necessario, anche Grillo, la destra italiana nelle varie sfaccettature. Monti non ha espresso preclusioni personali verso Fassina, Vendola e la CGIL, ma incompatibilità politiche. Il professor rappresenta gli interessi della grande finanza, dell'alta borghesia, sponsor delle politiche liberiste (liberi di sfruttare il prossimo in nome del "libero" mercato) che tanta miseria hanno seminato nel mondo e in Italia. Mancano meno di 2 mesi alle elezioni e il campo dei partecipanti, quello che passa il convento, è ormai delineato. Personalmente come lavoratore precario voterò il più a sinistra possibile non sprecando il voto, quindi a Vendola, Fassina e Bersani, con l'auspicio che oltre alla Camera possano vincere anche al Senato, senza casini di mezzo. Quando il peggio è noto o si intravede, il male minore diventa un obiettivo, una conquista, una piccola preziosa vittoria. Chissà se Bertinotti lo ha capito?