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Saranno mica... (R)azzi nostri?

di Alessio D'Egidio
4 minuti

Ho atteso i tempi canonici della politica. I tempi della legge e anche degli uomini. Le bocce ferme e le liste in Corte d'Appello. Ora per iniziare consentitemi un accostamento ossimorico. Gennaio. La celebrazione. Il "giorno della memoria”.
Rivedevo l'altro ieri Schindler's List. La lista di Oscar garantiva la salvezza, un pasto caldo, massimo due, un giaciglio. Mille e duecento ebrei sopravvissuti grazie ad un tratto di penna come corazza alla barbarie. La lista, oggi, è sinonimo di altra "sopravvivenza".
Novecentoquarantacinque sommersi? No, salvati! Con un tratto di penna, dalla barbarie delle "preferenze".
Scusate l'abuso della figura retorica. Il verso politico dell'animale italiano? Il grugnito!
Veniamo a Razzi. Occorrono elementi biografici? Lui è l'esempio vivente della "classe operaia che va in Paradiso". L'empireo di Montecitorio.

Non giudico il suo comportamento nell'ottica  esclusiva del tradimento. Quest'ultimo è da circa un secolo e mezzo sinonimo del Bel Paese.
Lo possiamo appellare trasformismo, apparentamento, desistenza etc... No! Il problema non è il cambiamento di un'idea, di casacca.
Lo dice anche l'art. 67 della Costituzione: "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato" e appunto nessun vincolo da "paracarro inamovibile". Il problema è un altro. Diceva Vasilij Rozanov: "Dai grandi tradimenti hanno inizio i grandi rinnovamenti". Bene!

Non intendo il rinnovamento rappresentato dall'On. Razzi.(f.to Abruzzo web). Non vedo strategie, teorie rivoluzionarie, non vedo uscire il fumo dalla criniera leonina del deputato. Me lo immagino a prendere il caffè con Luc Merenda in un bar del Ticinese, con il ferrarino parcheggiato fuori. "Non sono Pietro Micca che gettò la stampella contro il nemico" scrisse scambiando l'eroe sabaudo del 1706 con Enrico Toti, per spiegare la sua scelta di tradire Di Pietro per Berlusconi. Occorre aggiungere altro? Sì!

Palazzo Grazioli nelle ultime ore non aveva nulla di Gra-zioso! Perdonate il gioco di parole. Tensione tagliata a fette. Postulanti con tabelle. Come diceva Battiato: "Gesuiti euclidei vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori della dinastia dei Ming". La catapulta. Razzi e Scilipoti in Abruzzo. Una levata di scudi. La posizione del Governatore Chiodi.
Cosa avrebbe potuto fare die treue (il fedele) Gianni e non ha fatto: indignarsi, in tempi non sospetti per la mancata rivoluzione liberale, per la mancata rivoluzione elettorale, per la mancata democrazia interna in un partito di governo, per il veloce pensionamento dell'idea di rinnovamento e perorare le ragioni politiche del PDL regionale.

Regione: 4 Province. Invece cosa ha fatto e non avrebbe dovuto fare: ha difeso lo scranno dell'amico e nello stesso tempo inanellato l'ennesimo errore, come dire "non c'è due senza tre".
1)    Dopo la sbronza, all'indomani della vittoria regionale, forse ancora in preda ai fumi dell'alcool trasferisce in blocco la classe "dirigente" (perdonate il termine) teramana  a L'Aquila. Quattro Assessori, un Direttore Generale, etc... Perché mai? La vittoria? Gatti come consigliere più votato avrebbe avuto un senso, e anche Morra quale espressione della corrente ex AN, ma Di Dalmazio? E Venturoni? Intanto noi teramani paghiamo la cambiale alle altre province. Un nome tra tanti: Varrassi. Evviva! Tancredi docet.
2)    La scelta di non essere terzo in una lotta intestina al PDL locale. Ha imparato poco dal suo "maestro" Letta. Dicitur che il bravo Gianni (Letta) prima faccia discutere le parti e poi magistralmente si presenti come sintesi. Chiodi? Uomo di sintesi? No, uomo di parte. La solita: Tancredi.
3)    Perdere di colpo Pescara, il vero capoluogo d'Abruzzo. L'assenza di un rappresentante in Parlamento per l'elettorato di centro-destra. Le ragioni politiche di una Provincia finite sotto la cadrega dell'amico. Il solito: Tancredi.
   
Il Presidente Chiodi, così diverso dal Presidentissimo Biscione. Poco sanguigno ma di bella presenza.
Lento, non rock. Questa volta ha tossito e sembra abbia detto: non sono... (R)azzi nostri.
Berlusconi si è voltato, e come Dante narra: "La bocca sollevò dal fiero pasto quel peccator, forbendola a' capelli del capo ch'elli avea di retro guasto..." e, tra un boccone e l'altro dei suoi figli prediletti, Cosentino, Scaiola, Dell'Utri, ha risposto: "Saranno mica... (R)azzi miei?".
Buona campagna elettorale.





 

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Commenti

Il PDl-Abruzzo è in mano a Quagliarello alias Magna Carta alias il fu (purtroppo) Antonio Tancredi, alias Gianni Chiodi, alis Paolo Tancredi, alias avast, perchè per arrivare a Marco troppa strada e ho il fiato corto. Caro Prof non hai citato Quagliarello altrimenti saresti stato perfetto.
Non credo che nessuno abbia il coraggio di contraddire il signor SYLVIO (la y è per renderlo internazionale) , nessuno stacca il culo dalla poltrona caro Alessio ! Sono tutte scene, scenette , sketch , o come le vogliamo chiamare , davanti alla telecamera ci sono i nostri politici (regionali e no ) dietro non c'è il classico Tarantino Splatter nudo e crudo... ma il classico capostipite del partito che manovra il tutto facendo cenno positivo con la testa , non esiste una via di rifondazione, con "tradimenti" del genere . "Non vince ma se vince so (R)azzi nostri"
Questi politici, questa gentaglia senza ideologia senza idee come fanno a portare alle urne il gran numero di italiani che pensano di risolvere i propri problemi correndo a votare. Li votano nella destra, nella sinistra, nell'inferno, nel paradiso, ecc... Che cosa gli hanno promesso? Evviva i creduloni.
I soggetti candidati alle elezioni non sono altro che il prosieguo del vecchio che sono stati per anni al governo senza fare niente per gli elettori,. Adesso cosa vanno a fare a finire di compiere la missione dei loro interessi ?? Vogliamo facce nuove non lavate con perlana.
Loro sono il nulla rispetto a chi governerà il paese per addebitarci le porcate commmesse alle spalle nostre da dirigenti di una banca dello stesso colore dopo che lo stesso monti solo con la scusa di iniziare a salvarla le ha regalato 4.000.000.000 di euro ...nostri...ridicolo che in nome dell'alternanza in un paese democratico questi soggetti potrebbero avere come cavallo di battaglia questa ingiustizia che si sta per abbattere contro noi poveri cittadini inermi e che si protrarrà chissà per quanto e non ne parlino...forse perchè quando toccherà a loro...mentre il diritto a scuole, ospedali, e tutto ciò che dovrebbe essere esemplare in un paese civile pagando le tasse scomparirà in nome del salvataggio di scatole vuote....si preoccupano di essere votati dai cittadini...che non voteranno uomini... ma marionette.
Giusta la chiusura finale: "Ha tossito". Pure' li pugge' teh la tosce'?
Tanto vinceranno di nuovo, grazie ai soliti ricatti e alle solite puttan..ste!
La vicenda che ha contrddistinto la stesura delle liste del PDL e' esemplificativa di cosa non si debba fare in politica: 1) round, il signore di Arcore e i suoi pochi accoliti si ritrovano, fanno la conta degli amici e dei piaceri da ricambiare e stilano la prima lista PDL 2) round, non molto dissimile dal primo, Mr. President, si spende per una persona, trovando il conforto di un escluso eccellente, e la benedizione, con il primato alla camera, di un altro che ora può dormire tra due guanciali perché già seduto sullo scranno da deputato. Gli orrori romani sono lapalissiani: paracadute per tutti e via andare, ma ben più gravi gli errori locali. Alla camera e' candidata la classe dirigente del partito: coordinatore e vice regionale, coordinatore provinciale, ergo, lorsignori, responsabili della crescita del partito sul territorio non avevano altro nome da spendere se non il loro: mi chiedo, che cosa hanno coordinato? E' giusto/opportuno che chi dovrebbe pensare a lavorare per il partito, a farlo crescere sul territorio, a fargli conquistare nuovi lidi elettorali poi puntualmente riproponga il proprio nome in chiave elettorale? E' giusto/opportuno che chi dovrebbe essere super-partes si comporti puntualmente (congresso provinciale docet) come un tutor con un bambino? Naturalmente i discorsi di cui sopra sono riproponibili in maniera del tutto speculare al PD: i demo-comunisti sono solo più furbi, la sanno raccontare meglio, ma poi fanno le stesse cose con le finte primarie per i parlamentari (fatte in una settimana, indovina un po' chi vince?) ed i soliti paracadutati. In conclusione, guardare al metodo di scelta dei candidati: gente locale che ha dimostrato serietà e lavoro, che si e' confrontata con i problemi e la gente del posto e magari ha trovato anche qualche soluzione, territorialità e merito.
Berlusca non si smentisce mai. Pensiamo al voto utile per evitare un'altra catastrofe.
peggio di cosi'...........meno male che abbiamo un'arma:il voto!!!(do' cojo,cojo.....) ps signori della redazione:ma un codice di controllo piu' leggibile,no???