I fratelli Caponi. Totò e Peppino. Quanti fratelli Caponi ci sono in Italia? Tanti. E anche qualche malafemmina. Oggi voglio essere il terzo dei “fratelli Caponi".
Non ho però un "vigile" pensiero ad indicarmi una strada, una rotta, bensì l'arguta satira di questi tempi moderni...
Nell'Ottocento erano gli intellettuali, storici di professione come Giacinto De Sivo, a sferzare i potenti disdegnando la transumanza dei valori e delle rendite: "...pongono loro adepti al governo, si fanno un parlamento loro, e i deputati contrari essi comprano con ciondoli e uffizii, lascian cianciare vanamente di franchigie i pochi non venali; ma fan decidere ogni cosa dalla vendereccia maggioranza; e con liberalesche forme, infin, si fan tiranni..."
La fine della Prima Repubblica ebbe i suoi cantautori vestiti da bastonatori. Il Battiato di: "Povera Patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame, che non sa cos'è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che fanno; e tutto gli appartiene. Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!".
Oggi? Iene, Capitan Ventosa, Gabibbi, il Crozza dalla familiare "pelata", Fiorello etc... I fratelli Caponi del XXI secolo non si soffermano stupiti dinanzi ad una "gotica cattedrale" bensì, non più di tanto meravigliati, devono affrontare grotteschi personaggi.
Nani, ballerine, starlette, baroni, servi, padroni. La fine dell'Impero è la corsa di personaggi in cerca di un Autore. Uno qualsiasi. Basta che prometta e poi mantenga, non deluda e soprattutto paghi. Mi si perdonerà l'utilizzo, spero simpatico, del grande Totò. Un vecchio ma sempreverde "grembiule" che dovrebbe far riflettere i tanti "grembiulini" che governano il nostro Paese.
Noio volevan savuar: come si fa ad avere una casa a priopria insaputa.
Noio volevan savuar: come si fa a definire orridi due professionisti della politica come Fini e Casini. Avendo sdoganato il primo conducendolo ad immeritati ruoli e cercato di flirtare con il secondo fino all'altro ieri.
Noio volevan savuar: quanto costa ai contribuenti italiani il Quirinale e il suo inquilino. Dispensatore di finta saggezza e di vera ipocrisia.
Noio volevan savuar: dei viaggi del Professor Monti a Davos e della sua appartenenza al gruppo Bilderberg.
Noio volevan savuar: come sia possibile farsi dettare l'agenda politica, sempre e comunque, dal "Biscione" nazionale.
Noio volevan savuar: se la deroga per l'elezione Parlamentare prevede un contributo personale, diciamo di 30.000 euro o qualcosina in più.
Noio volevan savuar: se il Segretario Regionale del PD Paolucci abbia mai letto un testo di Cesare Lombroso o se nella sua vita abbia mai avuto a che fare con dementi. Nel primo caso, qualora non l'avesse fatto, consiglierei la lettura dell'Uomo delinquente. Nel secondo caso, se non ha mai avuto a che fare con persone affette da demenza, gli consiglierei la lettura di Le Demenze di Marco Trabucchi. Qualcosina da fare durante le feste. Se invece è un esperto... capirei perchè il PD è messo così male.
Noio volevan savuar: di alcune note spese della precedente legislatura regionale e di alcuni noti ex assessori, parlamentari in pectore per grazia di appartenenza.
Noio volevan savuar: se i rottamatori hanno bisogno di essere accompagnati dai nonni, come al primo giorno di scuola. E se nonna Rosy e nonno Franco debbano tenere per mano il giovane Renzi.
La lista è lunga come la T.A.V. A Natale bisogna essere tutti più buoni e quindi sospendiamo i lavori. Ma, senza finta ironia, come proseguiva Totò?
"Noio volevan savuar l'indiriss..." Ecco! Magari se qualcuno ci potesse fornire l'indirizzo di un radicale cambiamento o magari in alternativa, anche di quel posto. Sì! Proprio quello! Avete capito bene. La lista dei probabili frequentatori è lunga, molto lunga.
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Commenti
1 a 0 per D' Egidio....troppo facile