La colpa sarebbe del nascente astro della politica nazionale. Il polo della Nazione. Che ricorda la caramella con il buco, la banda del buco, per favore la comunicazione ha delle regole subliminali, per opportunità e buon gusto cambiate nome. La riunione di Martedì a Roma al cospetto di Gianfranco Fini deciderà le mosse del FLI, MPA, UDC, API. Con Venturoni fuori dai giochi perchè con l'obbligo di dimora a Teramo, il Polo negativo alla maggioranza, il Governo Chiodi avrebbe gli stessi consiglieri dell'opposizione. Ci sarà una campagna acquisti? Un rimpastino o un pasto più lauto in Giunta? Vi sembra la panacea di tutti i mali il ritorno alle urne? In questo momento la regione Abruzzo si trova nel pieno di una riforma economica e sanitaria: chi ci rimetterebbe? Chi ci guadagnerebbe? Berardo Rabuffo è stato chiaro. Ha nostalgia della destra sociale. Del confronto politico. Non si riconosce in un partito che decide tutto nelle riunioni di famiglia, escludendo la base dalla vita politica e amministrativa. Tutti pronti a smentire tutto. Giuliante entrerà in Giunta regionale e ci sarà la corsa per la sua poltrona di capogruppo del Pdl. La poltrona, ecco la soluzione. Quella comoda e imbottita. Metterà tutti d'accordo. Chi va a Roma perde la poltrona. Il polo della nazione giura sulla propria coerenza. Il Fli fa lo stesso. L'MPA e L'APi, visti i numeri, non potrebbero fare altrimenti. L'UDC (unione dove conviene) potrebbe fare lo stesso? L'Anello debole di una coalizione. Il signore degli anelli, Casini, ha sempre diviso la politica nazionale dalle realtà locali. Un posto come A.A? Assessore Abruzzo. La tentazione a cui l'UDC non resisterà. Scommettiamo?
- Rischio di voto in Abruzzo
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