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A Sandro Melarangelo… in un giorno triste per la “minchionissima cittade” in preda all’asfalto

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Dovrei gioire per tutte le volte che ho “allarmato” i lettori sulla pericolosità estrema della classe politica, per tutte le volte che ho apostrofato Teramo, indicandola come “minchionissima cittade”… non ci riesco. Mi viene da piangere… rabbia e dolore mi spingono però alla ribellione. Mi rivolgo così all’uomo che tra i primi mi mostrò la  capacità di mettere insieme entusiasmo e sogno. Caro Sandro, in un momento così triste per Teramo, rivolgo a te una preghiera laica. Sei l’unico, in questo momento, a poter organizzare la protesta. L’hai già fatto… tanti ti hanno preso per matto – come sempre è accaduto – e molti attendono solo un tuo cenno.
I mostri finalmente appaiono per quel che sono e vanno combattuti. Costi quel che costi.
Palmiro il peggiore

Le foto della tavola sono scatti del ’74… ritraggono Sandro Melarangelo con la sua classe…e qualche fuoriuscito d’altri istituti teramani. Una mattina al mare… una bella lezione sulla necessità di tentare l’impossibile… portare la Fantasia al Potere.

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Uno dei rari uomini che possono rappresentare ancora oggi, un esempio per molti, per tutti. Teramo (e non solo) avrebbe bisogno di molti Sandro Melarangelo