Salta al contenuto principale

L'Italia chiama la Patagonia...per fermare l'Enel

di Fabrizia Valente
2 minuti

"Lontano è un paese che non ti dò la mano" insegna in musica il Prof. Vecchioni, ma la distanza non è mai stata un problema per l'espansione delle multinazionali: il Paese in questione è una meraviglia e si chiama Patagonia, la multinazionale in crescita è un'assidua interlocutrice della maggior parte di noi e risponde al nome di Enel.
È la storia di un matrimonio per procura, senza amore, costato alla sposa cilena una dote che equivale al 96% della sua acqua, la stessa di cui pochi giorni fa noi italiani ci siamo perentoriamente riappropriati. Pesante eredità lasciata dalla dittatura.
Ma non si dà nulla per nulla e lo ius primae noctis spetterebbe al progetto HydroAysén, tornato in auge dopo la provvidenziale entrata in scena di Enel con l'acquisizione della maggioranza delle azioni del gruppo Endesa: 2200 chilometri di elettrodotto ad alta tensione che farebbe scempio di 2000 ettari di 12 riserve forestali toccando otto regioni e 64 comuni.
Avversato da oltre il 70% dei cileni e ritenuto non necessario dagli studiosi dell'Università per garantire il fabbisogno energetico del Cile, prevede inoltre la costruzione sui fiumi Baker e Pascua di cinque imponenti dighe che, oltre a deturpare il paesaggio naturale di un territorio a forte vocazione turistica, costituirebbero una spaventosa, reale minaccia a causa dell'alto rischio sismico. Le ultime notizie sembrerebbero rassicuranti: la Corte d'Appello di Puerto Montt ha accettato il ricorso degli ambientalisti e bloccato per ora la realizzazione del progetto, ma sembra che la parte avversa consideri la cosa solo un momentaneo intoppo, il passaggio stretto e obbligato di un normale iter. L'ecomostro si farà, dicono...
Scrive l'amico Jorge Coulon sulla propria bacheca di Facebook: "...paralellamente l'Enel collabora a sviluppare un sistema di generazione geotermica che renderebbe completamente inutile costruire le gigantesche dighe sui fiumi della Patagonia. Facciamo appello, ancora una volta, alla solidarietà del popolo italiano per fermare questo assurdo!"
Non permettiamo che le distanze si superino solo per interessi economici, facciamo che lontano non sia mai troppo lontano anche per la condivisione di una causa.
 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

No....ancora colpa di Pinochet......comunque un santo rispetto a quello che faceva contemporaneamente Pol-Pot.....anche se Gianni Morandi fu talmente scosso dal Vietnam da non accorgersene neanche dei due milioni di scannati con gli occhi a mandorla. Rifugiarsi sotto la copertina di linus degli utopismi più retrivi.....elevare Celentano ad Icona e la triade dei Roberti Benigni-Saviani-Vecchioni da intrattenitori a guide carismatiche......ecco la sinistra italiana....quella che se la prende addirittura con l'ENEL che trova fette di mercato all'estero. "....l'Enel collabora a sviluppare un sistema di generazione geotermica che renderebbe completamente inutile costruire le gigantesche dighe sui fiumi della Patagonia." = (per me) OTTIMA NOTIZIA, (che non significa essere contro l'idroelettrico perchè l'unica via è l'integrazione di varie opzioni e la diversificazione degli approvigionamenti) Per coloro che non vogliono manco che passi la T.A.V. in Italia......che non vogliono che altri Paesi sviluppino una rete elettrica di qualità.....che solo per senso del ridicolo si guarderebbero dal proporre un referendum che abolisca le dighe in Italia......signori andate a farvi un bel sonno ristoratore. Una preghiera....convincete i vostri politici a battersi per questa causa!
Ferrari, la confusione come sempre regna sovrana nelle sue convinzioni: non mi stupirei se un bel giorno ci annunciasse di essere l'incarnazione di Super Pippo, anzi, direi che sto aspettando... I suoi comizi, purtoppo, non cambiano lo stato delle cose e la Patagonia subisce una minaccia reale... S'informi meglio e torni domani, per stasera ha già dato e l'effetto delle superarachidi sta finendo... buon riposo ;)
Un disastro ambientale non dovrebbe mai essere barattato con niente... Ma se proponessimo un subappalto alla ASAR con l'impegno che la dirigenza rimanesse in loco a seguire i lavori fino alla fine?
Convinca i suoi politici a sostenere questa battaglia se ci riesce.....e torni alle sue occupazioni domestiche. La Patagonia è lontana :-)
Ahiahiahi signor Ferrari, che caduta di stile... ;)
Fabrizia, mò pure i comunisti cileni! e vabbè, ma allora dillo che hai deciso di procurare un travaso di bile al nostro Ferrari! :D :D
"e torni alle sue occupazioni domestiche" io voglio augurarmi che con questa frase tu abbia invitato fabrizia ad occuparsi di questioni geograficamente più vicine. ma il ruolo dell'enel (azienda italiana) nella vicenda raccontata mi impedisce di credere in questo tipo di interpretazione. mi devo quindi rassegnare all'idea di una fonte ispiratrice sessista? cioè davvero vuoi che "le femmine stiano mbacc ai fornelli"? miodio... io ti invito, anche se mai sarò ascoltato, a chiedere pubblicamente scusa o almeno, nel tempo in cui non lo farai, ad aver pena di te stesso.
La ringrazio Marco per il suo intervento, ma credo che, sapendo con chi stiamo parlando, siamo perfettamente consapevoli dell'inutilità di un confronto: definire il signor Ferrari sessista è molto riduttivo ;) Le sue allusioni si commentano da sole e vanno fatte cadere nel vuoto in cui si sono prodigiosamente prodotte... Ho raccolto l'appello di questo amico cileno che a sua volta dà voce all'intera nazione: oggi Enel ha un motivo in più per cercare in tutti i modi di realizzare questo progetto ed è legato al risultato del referendum sul nucleare in Italia. La Patagonia, il suo ambiente così straordinariamente unico, è patrimonio di tutti: l'intero pianeta lo è, ma in questo caso la mancata sensibilizzazione nel nostro Paese sulla vicenda potrebbe fare la differenza. E io non voglio essere tra gli indifferenti.
Grazie per l'articolo. Il resto non è commentabile. Livello molto ma molto basso.
Ho letto e riletto il pezzo. Un anziano milanese come me, che sorride volentieri. Complimenti per la segnalazione e grazie per la speranza che date ad una terra che un giorno fu la mia casa.
@Marco e @Paola....o ci fate o ci siete.....non vi siete accorti che tra me e Fabrizia c'è un simpatico ma cordiale "sfottò"....chi si prende troppo sul serio alla fine fa un pò ridere. Tornando al tema e alle mie iniziali considerazioni, non posso che ribadirle tutte con forza facendo notare che anche l'E.N.I. (fondato pensate un pò, dal partigiano Mattei....) ormai rappresenta uno spauracchio per gli ecodeliranti moniti altermondisti...... io invece amo la politica e non mi occupo della vendita di armageddon usati e scaduti... ....ascolto quello che dichiara Paolo Scaroni, cioè che nel prossimo autunno avremo il 13% in meno di gas libico "grazie" alla guerra per "esportare la democrazia" in Libia, con la conseguenza rabbrividente che altri partners commerciali possano approfittarsene. P.S. a proposito di TAV.....volete la Torino-Lione che ci collegherà col corridoio Lisbona-Kiev o state dalla parte del centro sociale Askatasuna? Già me li vedo i nipotini di Vendola prendere la TAV tra cinquanta anni a protestare per la nuova supertav aerospaziale... :-)
il simpatico sfottò sembra piacere solo a te però... ;-) le questioni non sono o zuppa o pan bagnato. varianti e sfumature possono trovare posto. scommetto che non hai mai ascoltato le voci dei notav. magari hanno mille altre proposte. magari più valide. può essere? dì un po' sei anche favorevole all'abbattimento del comunale dove gli ultras andranno a vedere gli spettacoli e protesteranno contro il teatro ad oleogrammi diffuso nei quartieri? anche di loro pensi che non abbiano proposto nulla se non proteste cieche?
@Marco....l'importanza di avere la Torino-Lione e di non perdere i finanziamenti europei è assorbente rispetto ai romanticismi dei valligiani e alla violenza ideologica di qualcuno....immagino cosa succederebbe se al governo ci fosse la sinistra: Vendola e comunisti coi notav, Bersani e Fassino per la TAV, Di Pietro un pò di qua e un pò di là....anarchìa.....come del resto sulle questioni dei referendum a Mirafiori e a Pomigliano. Sugli ultras del Teramo che difendono lo stadio comunale il discorso è diverso. Quello stadio, se pur non "glorioso" come qualcuno pensa (neanche in B è mai stato il Teramo, cosa dovrebbero dire gli ascolani che al Del Duca hanno visto per anni la A e addirittura perdere la Juve di Platini contro l'Ascoli?), è comunque un simbolo di questa città...un luogo dove generazioni di teramani si sono appassionati. Il sindaco avrebbe dovuto dare dignità alle 5.000 firme che chiedevano il referendum, anche perchè furono vidimate dagli uffici comunali. Insomma, il muro contro muro non è stata una bella cosa.....si poteva ottenere un compromesso....tipo una parte dell'impianto tolta alla speculazione e data in comodato ad un'associazione riconducibile agli ultras per organizzare eventi o cose di questo genere. Va però ricordato che comunque quell'impianto non era più considerato a norma, che io sappia ogni domenica serviva una dispensa del prefetto (o del questore non so) per poterci giocare.....serviva un nuovo stadio....dove? Bhò....certamente comunale però.....e non mi pare che quello di Piano d'Accio lo sia. Del resto è tutto un project-financing ormai perchè le casse pubbliche sono vuote. L'errore di rifondazione comunista a mio avviso, è stato quello di non aver posto la massima attenzione al problema durante la campagna elettorale per le comunali...accodandosi tardivamente all'iniziativa degli ultras...Brucchi avrebbe avuto una brutta gatta da pelare se le firme fossero state raccolte durante la sua corsa al Municipio.....
quindi lo stadio (la cui storicità non si misura con la serie a ma su ben altre partecipazioni) è un simbolo della città mentre una valle, i suoi boschi, i suoi animali, le sue piante, le sue sorgenti e le sue popolazioni non lo sono. bene. anche per lo stadio ci sono dei finanziamenti, privati e pubblici (di contorno). non sono come quelli europei? l'importanza di un teatro su 1000 mq di terra polverosa per una città non sono uguali ad una linea ferroviaria che sfonda una valle ed una montagna? gli ultras di teramo, di cui tanti di sinistra sono quindi più saggi e pacifici degli anarchici valligiani pieni di stupidi romanticismi? tu ce lo faresti passare un tav sui monti gemelli o sul gorzano o sul gran sasso? il muro contro muro di brucchi è molto più muro contro muro di berlusconi e maroni? vabbè... se lo dici tu.
Francamente la TAV mi pare più importante del nuovo teatro a Teramo o dei destini di un impianto sportivo obsoleto......consentimi una battuta......forse sarebbe stato più originale e gogliardico uno striscione contro il Lotto Zero in Val di Susa che uno contro la TAV sul Lotto Zero.