Salta al contenuto principale

DANCE, DANCE, DANCE

2 minuti

L’ultimo spettacolo previsto per la terza edizione della Stagione Internazionale della Danza si è tenuto Mercoledì 27 Febbraio presso il Teatro Comunale di Teramo.
La Compagnia EgriBiancoDanza, composta da giovani talenti, ha rivelato una grande capacità espressiva e comunicativa e le coreografie, curate nel dettaglio, hanno riscontrato ampi consensi di pubblico e di critica.

Il coreografo Raphael Bianco ha concentrato l’intero spettacolo su unico principio, il valore del semplice gesto danzato, affidandosi totalmente alle competenze artistiche ed espressive dei danzatori. La totale assenza di scenografie e quinte, il minimalismo delle musiche e la semplicità dei costumi è l’unico modo per indurre l’attenzione dello spettatore sul semplice gesto.

Chiaramente le critiche di un pubblico conservatore, avvezzo allo sfarzo e all’inevitabile struttura narrativa non potevano che essere negative. Forse troppo impegnativo alle menti pigre? O forse il pubblico teramano non è ancora pronto ad iniziative simili?Per quel che mi riguarda era finalmente ora di accogliere una ventata di aria fresca.L’intero spettacolo ruota attorno alla manifestazione della danza come gesto spirituale in “Sacred Dance”, come aspetto seduttivo in “Secret Dance” e come aspetto ludico in “Simply Dance”.

Davvero affascinante l’accostamento alla Bassa Danza in “Secret Dance”. Molti di voi si chiederanno cosa intendo per Bassa Danza, dunque sarà bene rivelarne le caratteristiche. La Basse Danse era la più popolare danza di corte del XV e inizio XVI secolo, danza binaria, strisciata, tranquilla, senza alcun salto, adatta ai trattenimenti aulici, un tipo di danza necessariamente eseguita con solenne e maestosa dignità; differentemente la Danza Alta apparteneva al popolo, vivace, ternaria e saltata, una danza popolare che recava i primi rudimenti della famosa Danse d’école.

Perché Secret Dance? Data la compostezza e la riservatezza insite nella Bassa Danza non era in alcun modo possibile qualsiasi manifestazione di desiderio, da qui la realizzazione di una coreografia apparentemente maestosa, composta e rigorosa, ma che rivela in alternanza impetuosi momenti di carattere passionale.

Che dire?…… Davvero eccezionale!

Fabiana Fratoni

 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Ci troviamo in um momento storico dove la menzogna e' divenuta un prodotto di largo consumo,dove il nostro Paese vive di ipocrite bugie. Per invertire questa tendenza negativa occorre elevarsi al di sopra delle miserie umane e recuperare l' amore per l'arte da tempo sopito. Sig.ra Fabiana la sua analisi e'veramente una ventata d'aria fresca.