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L'Università senza Biblioteca

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Vi avevo lasciati con una promessa. Con il classico nodo al fazzoletto. Questa volta la memoria non ha fatto cilecca. Gli studenti universitari, sapete quei ragazzi che hanno scelto di studiare e di far girare un pò di economia a Teramo? Quella specie di razza in via di estinzione? Sono stati loro a ricordarmi ogni giorno di non avere una Biblioteca Universitaria. Volete un pò di numeri al lotto? Giocateli sulla ruota che gira all'indietro, sulla ruota che non rotula, sulla ruota vuota. Leggete. La Biblioteca e sala lettura rimangono aperte: Lunedì e Mercoledì ore 14.30-17.00: tutti i servizi. Martedì e Giovedì ore 14.30-17.00: servizi ridotti (lettura e consultazione in sede, ricerche autonome, fotoriproduzione); Venerdì ore 9.00-13.00 tutti servizi; pomeriggio chiusa. Vi rendete conto? Un'Istituzione che si chiama Università. Vi ricordo le parole unte da "Pierino e Giamburrasca" di un assessore comunale "Perchè non mi dite che studiate anche dopo cena?". Questa povera immagine s'impressiona da sola. Provate a pensare ai ragazzi che vivono in appartamenti insieme a cinque o sei compagni di studio e di fine mese, che devono lasciare la sala di lettura alle cinque del pomeriggio. Che ricordo avranno di noi?  Il Venerdi alle 13,00. Siamo all'ultimo stadio subito dopo il dopo scuola. Tra breve vedremo i ragazzi universitari racimolare luoghi e tempo dai ragazzi della scuola materna. Oltre ad un velo di vergogna e sperare nel senso di responsabilità, parola da studio ben oltre l'orario consentito, sostituisco il nodo al fazzoletto con un più adatto anello al naso.

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Grande perzzo, piccola Università. Ma è vero che c'è qualcuno che fuma e fuma e fuma e fuma pur non potendo?