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L’ISOLA DEL TESORO

di Maria Cristina Marroni
3 minuti

La lettura dell’Isola del tesoro immerge immediatamente in un universo parallelo: in quel luogo misterioso non ci sono solo gemme preziose e oro, ma tutte le avventure possibili. 
Puoi sentire allora il mare in tempesta, i passi poderosi dei marinai, l’incrociarsi delle spade, “sinistre e selvagge canzoni di mare” e “storie terribili di impiccagioni, d’annegamenti, di burrasche di mare, delle isole delle Tortughe e di gesta e luoghi selvaggi in terre spagnole”.

Il romanzo racconta le avventure di un gruppo di uomini guidati dall’onesto Trelawney, diretti verso un’isola remota alla ricerca di un tesoro nascosto da un noto pirata.
Subito essi entrano in contrasto con i marinai (che in realtà sono pirati) che hanno programmato di accaparrarsi il tesoro durante il viaggio di ritorno.
Il piano però fallisce grazie all’intervento di Jim Hawkins, il più giovane e coraggioso marinaio, che narra in prima persona la storia conclusasi positivamente dopo perigliose avventure.

Jim rappresenta l’audacia della gioventù che combatte per i propri ideali, trovando la capacità  di imporsi per mezzo della convinzione nei propri valori.
Egli realizza l’obiettivo  meravigliando persino i pirati con la propria innocenza, al punto da turbarli e generare in loro un insolito moto di simpatia.

Nelle successive opere di Stevenson il personaggio di Jim tornerà in altri protagonisti, infatti l’autore rappresenta con lui il proprio atteggiamento morale verso il mondo e le forze che lo dominano. Il libro diventa subito uno dei capolavori del romanzo d’avventura, molto amato dagli adolescenti.

Stevenson manifesta una rara capacità narrativa: la sua scrittura è agile e trasparente.
Scrive a proposito l’autore: “I racconti possono nutrirsi della realtà della vita, ma il loro segno distintivo è quello di soddisfare gli indicibili desideri del lettore, obbedire alle leggi ideali del sogno a occhi aperti. La cosa giusta deve accadere nel luogo giusto; deve essere seguita dalla cosa giusta; e non solo i personaggi devono parlare in maniera conveniente e pensare in modo naturale, ma tutte le circostanze di un racconto devono farsi eco una con l’altra, come le note nella musica”.

L’Isola del tesoro è l’esempio più facile di libro al quale si pensa quando si desidera godere del piacere della lettura, senza sovrastrutture, senza retropensieri, senza inutili orpelli.
La semplicità è una virtù alla quale si accede solo se se ne comprende la bellezza, solo se se ne apprezza la purezza e se se ne gode la perfezione.

Stevenson ce la restituisce nel suo fulgido lucore, senza mai forzare la scrittura o abusare del lessico e della sintassi.
Una lezione senza cattedra che affascina senza mai stancare, che si staglia come pietra di paragone e che si è impressa nell’immaginario collettivo con la forza immaginifica di storie indelebili, saccheggiate, riprodotte e imitate all’inverosimile, proprio per la rapinosa magia che le ha rese paradigmatiche.



 

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ALLA RICERCA DELL'ORO DEI VICERE DELLE INDIE. nè favola nè libro orientato per un pubblico adulto, così è stato etichettato il libro. è stato paragonato ai romanzetti di oggi, quelli noir-rosèe con buoni, affascinanti, romantici vanpiri. robert l. stevenson era un autore ingannevolmente semplice , ciò che ha scritto viene schedato come narrativa per ragazzi. in realtà nel bel romanzo che ci occupa, oggi, troviamo contenuti sorprendenti, come l'ambiguità della morale, " la democrazia piratesca" che basa il comando sul consenso. l'isola del tesoro non è nato come un libro per ragazzi; solo le generazioni successive lo hanno collocato nel limbo in cui si trovano "le mille e una notte" , "il libo della jungla" e forse anche "il conte di montecristo"!.... a proposito il tesoro esiste nell'isola? e se c'è che fine fa ? fate conto che la vostra libreria o la vostra cantina è l'isola caraibica, cercate il libro, lo scrigno nascosto ( sicuramente) è da qualche parte della casa...........trovatelo e legetelo. ......bonjour
L'isola del Tesoro e' un vecchio amico mai dimenticato. Grazie dell'omaggio domenicale,Le auguro una serena Domenica.
Grazie di cuore. Felice domenica anche a Voi.