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Il Libro della Domenica: Filosofia e Poesia di Maria Zambrano

di I due Punti
3 minuti

La Zambrano   (1904-1991)  costituisce una figura tra  le più complesse dell'intero panorama del Novecento della Spagna e di tutto il contesto  europeo. Nel suo pensiero convergono e si fondono quasi, la riflessione lirica, la mistica di Juan de La Cruz, la poesia di Machado, l'insegnamento di Ortega y Gasset.
 Da questo intreccio scaturisce la sua proposta di una ragione poetica, così
sottile e moderna da cogliere i più reconditi significati degli sviluppi e delle
problematiche dell'uomo del nostro tempo e della nostra civiltà.
La parola poetica è andata affermandosi come la sola dove ancora potesse continuare a risuonare la voce abissale del  dio, in cui eccedenza, dismisura ed incompiutezza, anzichè condannate, erano accolte e custodite.  Il poeta sarà allora colui che sente le cose e sentire non è infanzia del pensiero, piuttosto è, di questo, originaria pienezza. La riflessione della Zambrano è quindi critica di quell'idea di essere che, a partire da Platone, è stata fatta propria dal pensiero occidentale.  Ad essa la filosofa spagnola contrappone  - e sarà questa una costante di tutta la sua riflessione -  l'essere inteso, con Eraclito, come conflitto e contraddizione. Filosofia e Poesia di nuovo hanno incrociato le loro strade in quel groviglio di tante esperienze, storie, avvenimenti e pensieri che è stato il Novecento, ma...alla fine...come sempre sono costrette a separarsi;  in ballo infatti c'è l'accento più alto che compone la umana esperienza: LA LIBERTA'.  La libertà del poeta  alla fine non è DALLE cose ma  NELLE cose  e questo diverso accento porterà inevitabilmente il poeta ad allontanarsi dalla metafisica che ci vuole imporre un criterio di distacco dalla realtà per meglio accreditare
le sue tesi come indispensabili alla vita umana.  Alla fne emerge comunque che trattasi di due diversi accenti dell'esperienza umana, come di due facce della stessa medaglia. Questo libro del 1939 all'apparenza sembra complesso e tecnicistico ma assicuriamo che se si pone un minimo di attenzione nell'affronto delle problematiche che tenta di sviscerare, rappresenta una lettura affatto noiosa ed, anzi, urtilissima a tutti per capire come il secolo che ci siamo appena lasciati alle spalle abbia pottuto partorire ideologie che hanno preteso
non tanto di inscatolare la natura umana in questo o quello schema ma di sostituirsi integralmente ad essa, negandone i più elementari dati di fatto, da tutti esperienzialmente riscontrabili nella propria condizione.

L'edizione che proponiamo è edita dall'editore Pendragon  al prezzo di  Euro 14,00
 
Edio  Cappelletti

recensione realizzata in collabrazione con  Libreria Federico  II° via N. Palma, 29   Teramo   0861.190738

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