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Il LIbro della Domenica: GIÀ VINTI NEL CUORE

3 minuti

Il peggior de recensori (zero)

V’avverto… poche chiacchiere e molti fatti. Se v’aspettate la solita solfa dello Strega o la superclassifica show… sciò. Voglio con me in questo viaggio solo quelli più tosti di voi… quelli che si farebbero sparare piuttosto che perdere un libro… in ogni senso.
Io non vi consiglio niente… vi dico solo quel che piace a me. Libri introvabili, carissimi, stupendi e pieni d’ognibene. Tutto qua.

GIÀ VINTI NEL CUORE
Un carteggio famigliare (1936-1944) Di Francesco Mancini
Francesco non me lo ricordavo così saggio*. Riemerso dalle sue sudate e amatissime carte ci dona uno spaccato veramente inedito. Nel senso che pochi avevano avuto il coraggio d’affrontare la questione centrale di tutto questo passaggio storico italiano che narra e documenta.
Partendo da qui:
Bisogna vivere in mezzo ai fanti per capire quanto sia intelligente, equilibrato, devoto alle proprie cose e ai propri affetti il popolo italiano. E allora la speranza, il desiderio di un migliore avvenire diventano la certezza, il diritto di un grande popolo.
Giovanni Armando Mancini - 7 aprile 1943

Raccontando queste emozioni semplici, sconvenienti, disperate, legate a quel ventennio intimamente… tanto da pensare all’indissolubile; Giovanni, questo ragazzo tenerissimo e forte, ha la possibilità di rispondere ad un appello sbandierato e folle che butta nel fango intere generazioni… che lottano, fino all’incredibile, contro il nemico.
Il morale è più alto che mai… il Signore non mancherà di premiare la nostra fede, il nostro lavoro, l’entusiasmo con cui serviamo la Patria diletta.”
Luigi Mancini – 11 aprile 1943
Non meno struggente, più littoriale o più cristiano?… chissà. Anche qui la ferma convinzione di difendere l’onore, costi quel che costi.
E noi torneremo, sarà quel ritorno più triste del dì che partimmo, per terra straniera e nemica già vinti nel cuore, che non si difende la patria spogliando l’altrui e IDDIO non aiuta i dementi.”
Antonio Mancini – 1° maggio 1944
Infine il dilemma visionario e la certezza d’esser… Già Vinti nel cuore di questo autentico protagonista della Rinascita democratica, del pensare lungo e del fare, senza chiedersi se c’è un limite ai propri sogni di politico. Insomma altri tempi, quando i politici risolvevano i problemi quotidiani della gente, nel bel mezzo di uno scontro politico furente, di contrapposta ideologia.
La questione centrale allora vi apparirà naturale: perché ancor oggi, questi ragazzi non hanno potuto avere ugual dignità? La Guerra Civile italiana è ancora in parte negata, affogata nel silenzio e nella paura di dire veramente cosa è successo. Antonio scioglie l’arcano, perché sogna l’Europa che ancor ci è negata... forse anche per l’incapacità d’ essere un solo Popolo. Questo mio strano percorso rivolge lo sguardo a quelle magiche isole dell’Egeo, ultimo riposo di tanti di loro… e ancor oggi martoriate dallo stesso oscuro male. 
Già vinti ne cuore” - Un carteggio famigliare (1936-1944)
Di Francesco Mancini – Edizioni Solfanelli: prima edizione maggio 2011
(ISBN-978-88-7497-732-1)
Palmiro il peggiore
* Quando ho conosciuto Francesco, giocavamo “a tennis” insieme.



 

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