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Il libro della Domenica: Avventure di una ragazza cattiva

di I due Punti
2 minuti

Perù 1950 – E’ qui che inizia l’avventura di Ricardo. Appena adolescente prende una cotta per una ragazzina diversa dalle altre, appariscente, molto carina, e con un velo di mistero che l’avvolge.  La cotta diventerà amore, l’amore un obiettivo,  l’obiettivo una vera e propria ossessione.
Trent’anni a rincorrere la sua “cilenita” che lo ricambia solo a metà; i loro fugaci incontri amorosi si consumano in un panorama politico e sociale attivo, quello degli anni sessanta fino agli ottanta e in città meravigliose.
Il contrasto tra la niña mala e il niño bueno domina tutto il romanzo.
La niña mala si nasconde dietro questo appellativo, cambiando continuamente identità, si sente sicura di sé, o almeno così vuol far sembrare, sa che può giocare con il suo niño bueno perché lui sarà sempre lì ad aspettarla, anche dopo essersi sentito sfruttato, deriso, umiliato.
Ricardo prova a cambiare vita, andando via dalla sua città di origine, costruendosi una carriera, ma la sua “cilenita” apparirà sistematicamente e per breve tempo, quel tanto che basta a sconvolgere di nuovo la sua vita.
Oggi siamo abituati ad amori “brevi, ma intensi”, alle prime difficoltà si lascia perdere. Si pensa ai nostri nonni, ai nostri genitori - quelle erano e sono storie solide -  più aumentavano le difficoltà, più rimanevano uniti per affrontarle insieme.
Ciò che realmente emerge dalla storia è la dedizione del protagonista nel proteggere il suo unico e insostituibile amore, anche  se questo vuol dire umiliarsi.
Non so quanti sarebbero disposti a farlo oggi , ma come Oscar Wilde insegna: “ Il mistero dell’amore è più grande del mistero della morte”.
La scrittura di Vargas Llosa è accattivante le pagine volano, il lettore aspetta il nuovo colpo di scena, perché sa che la niña mala tornerà, ma non sa come, dove e con quale identità.
I personaggi sono descritti minuziosamente attraverso i vestiti che indossano, le loro espressioni, il modo di camminare.
Lo scrittore è anche un giornalista e politico, tra i vari premi conseguiti, nel 2010 vince il premio Nobel per la letteratura.
Leggere questo bellissimo romanzo equivale a catapultarsi in una realtà che nella società di oggi risulta improbabile , senza dubbio ne vale la pena.
(Mario Vargas Llosa, “Avventure di una ragazza cattiva”,traduzione di Glauco Felici pp. 357, Einaudi euro 13.00)

Viviana Zechini

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Commenti

Anch'io adoro le cattive ragazze, così come amo i bravi ragazzi. Del resto pure io sono "bravo", ma in senso manzoniano... Buona domenica a tutti i bravi ragazzi e alle cattive ragazze. A proposito, ma ce ne sono di cattive ragazze a Teramo? Ce ne sarebbe un bisogno disperato per rianimare la pletora di buoi che pascolano stancamente per le vie del centro...
Ce ne sono. Uh, se ce ne sono, Christian!
La più "cattiva" è a casa tua, anzi la più perfida...