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Com'è? Semplicemente Buono...

3 minuti

E' angosciante ogni giorno accendere la televisione e trovare programmi dove si cucina, dove vorrebbero insegnarti a cucinare. Non si sfugge neanche con lo zapping.  Dalle tv locali ai canali nazionali, alle code dei tg si propina la ricetta. 
Poi capita che nelle grandi città ci si ferma al fast food o, se si è più fortunati, alla rosticceria sotto casa. Il passo dalla televisione alla libreria è breve e prevede purtroopo anche una sosta in edicola. Tutti chef più o meno master, più o meno improvvisati. 
Eppure questa volta ci siamo caduti anche noi.
Oggi propiniamo un libro di ricette.
Un libro scritto da Giorgia Di Sabatino, teramana estrosa, pubblicato dalla De Agostini, cioè un libro non autoprodotto, non di quelli per cui si paga la casa editrice per vederlo pubblicato. Affrontare le ricette di Giorgia Di Sabatino aveva un impatto preoccupante per chi la seguiva già sul suo blog <cookthelook> dagli albori.
Sarà stata la giovane età, l'assenza di un figlio, arrivato in seguito, che la spingevano verso ricette strane, spesso improponibili, di quelle che magari erano belle da guardare ma duifficili da assaggiare.

Poi anche Giorgia ha cambiato stile, rimanendo estrosa, proponendo qualcosa di <Semplicemente buono>. Qualcosa di semplice, qualcosa di buono, qualcosa facile da realizzare e addirittura, in molti casi, anche economico. Il libro è nato così.
E se qualcuno stoprce il naso all'idea di dover leggere ricette per cucinare, perché non c'è mai tempo, perché non c'è spazio dove appoggiare il libro senza macchiarlo d'olio o di sugo, si ricrederà perchè l'aria frizzante che Giorgia Di Sabatino respira e fa respirare esce anche da quelle pagine. Saranno quei capelli che sembrano in partenza verso un lato del suo corpo, sarà l'aria furbetta con cui riesce a propinarti tutto, ma il libro lo si può leggere anche se non si vuole cucinare. 

Lezioni di base per imparare il necessario e poi ci si avventura verso gli ingredienti, verso i fornelli, senza trascurare ciò che costa poco e ciò che si può cucinare riutilizzando gli avanzi della sera prima.  Chi non vuole cucinare, chi ha poca poca dimistichezza con la lettura può saltare le ricette ma leggere comunque le prime dieci righe di presentazione. Si scopre qualcosa di godevole, piacevole, intrigante, al punto che poi si è obbligati a chiamare la mamma, la zia, la fidanzata per chiedere di preparare un piatto.

Diverso il discorso
per le single che potranno affondare pensieri e desideri proprio in cucina, nella speranza di trovare l'anima gemella. Ma sorridendo mentre si leggono quelle righe che, al di là di tutto, infondono speranze di successo tra gola e cuore.
<Semplicemente buono> spazia tra ricette facili e ricette un po' più complicate senza tralasciare infiltrazioni d'oltreoceano tra brownies e smoothies.

Ma per chi ama la tradizione, per chi ama le cose buone c'è sempre l'ancora di salvezza. W nonna Emilia e W nonna Elvira, che tra torte di mele e cotolette, ci fanno capire perché la cucina va tramandata, perché un uomo lo si conquista per la gola, perché anche la vita è <semplicemente buona>.

Fabio Capolla


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Dopo un inizio poco promettente mi è andata bene dai...grazie