Con delibera di giunta regionale n.628 del 19 settembre 2011, dato atto della necessità del contenimento dei costi dell'informatica si é data possibilità alla SIR, incaricata dal decreto 65 di cui sopra, di avvalersi dell'Agenzia regionale per l'Informatica e la Telematica (ARIT). Sin qui tutto logico, ma l'ARIT fa espletare tale servizio ad un soggetto esterno privato, Euroinformatica con sede legale a Bellante, provincia di Teramo.
Quest'ultima è una società privata che conta numerose collaborazioni con enti pubblici tra i quali 1) il Comune di Teramo, 2) la Provincia di Teramo, 3) la ASL di Teramo, la ASL di Giulianova, la ASL di Sant'Omero, la ASL di Atri, 4) l'Università degli studi di Teramo, 5) la Giunta Regione Abruzzo e il Consiglio regionale d'Abruzzo.
Tale accadimento, se non opportunamente spiegato, importerebbe l'elusione di una gara d'appalto, obbligatoria quando il lavoro viene svolto da soggetto privato per costi così rilevanti.
L'unica azione per la quale ci si é determinati per l'abbattimento dei costi rischia di essere trasformata in un'operazione di piccolo cabotaggio clientelare anche alla luce delle varie "inchieste" che hanno visto protagonista l'ARIT, da sempre oggetto di "attenzioni" e che riverbera in danno alla SGE, alla quale sembra essere riservato il ruolo di "cavallo di troia".
C'é e continua ad esserci la necessità che tu, in qualità di Presidente/Commissario, ti determini con la forza e l'autorevolezza che ti é propria per ottenere chiarimenti, individuare responsabilità e rendere finalmente trasparente ed efficiente la gestione dell'emergenza.
Ha dell'incredibile che una tua disposizione di indizione di gare d'appalto per tutti i contratti, a distanza di un anno, sia stata elusa dai vertici della SGE e che l'unica revisione contrattuale con compiti dati alla Regione Abruzzo sia diventata occasione per un'assegnazione diretta ad un soggetto privato, per di più di entità economica tale (superiore alla soglia europea) da prevedere un bando pubblico e da drogare una buona intenzione, facendola diventare un'operazione i cui contorni di linearità sono tutti da verificare!
Da ultimo, se per caso ci fosse stata la possibilità di un'assegnazione diretta (cosa che sembra impossibile) non si capisce per quale motivo la scelta non sia caduta su una delle tante società informatiche con sede in L'Aquila (che come tutte le altre imprese del territorio scontano i danni del terremoto) anziché opzionare, sempre e comunque, protagonisti esterni che si accaparrano commesse, così come denunciato anche dall’ANCE per la ricostruzione!
Certo, ancora una volta, di una tua immediata azione che con determinazione risolva il problema ti saluto cordialmente!
Gianfranco Giuliante
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