E’ il decimo annuncio di inaugurazione del Lotto Zero. Una circonvallazione che avrebbe dovuto smaltire il traffico non più sopportabile in entrata e uscita da Teramo, che oggi ci fa respirare l’aria più inquinata d’Italia.
Dopo le inaugurazioni finte in diretta televisiva di Chiodi, arrivano quelle di Brucchi che predilige la carta stampata.
Per la Sagrada Familia di Barcellona ci sono voluti 130 anni e l’attuale Papa per l’inaugurazione; per il Lotto Zero quantomeno verrà scomodato il Presidente del Consiglio; però, visti i tempi biblici per completare l’opera, almeno per noi è consolante pensare che non sarà Silvio Berlusconi a tagliare il nastro.
Brucchi, il 7 aprile dello scorso anno, annunciò la nomina urbi et orbi di un ispettore di cantiere che avrebbe dovuto far rispettare il cronoprogramma dei lavori da concludersi tassativamente entro Ferragosto 2010.
Oggi, a gennaio 2011, di “tassativo” Brucchi ha solo individuato le insegne e la segnaletica installate dai cittadini e per non mettere le mani nelle tasche dei teramani, ha incaricato al riguardo una ditta esterna, in outsourcing.
Emulo del più noto Primo Ministro, le mani le mette al collo e peggio dello sceriffo di Nottingham tartassa come più non si può i teramani, che ormai sanno di dover pagare anche l’aria che respirano, almeno Brucchi sarà nei loro polmoni ad ogni istante con tanto affetto.
Alberto Di Croce
IDV-Teramo
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