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La cultura a Teramo? Un disastro

di I due Punti
2 minuti

Qual è lo stato della cultura a Teramo? Grave a detta della recente indagine sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore. Siamo agli ultimi posti (88°) per gli acquisti di libri ma per contro siamo nel gruppone di testa per l’indice della sportività, della serie non conosciamo Kant ma a pilates non ci batte nessuno, mens poco sana in corpore sana. Abbiamo tra i più bassi numeri di spettacoli, checché si sforzi il Campana a rimediare contratti con Vittorio il fenomeno, ma a bar e ristoranti non ci batte nessuno: siamo addirittura 24esimi, incastonati tra Venezia e Roma. Poche le sale cinematografiche, tanti gli alberghi, si preferisce rifocillare ventri molli piuttosto che alimentare la curiosità della mente. Solo poco tempo fa l’Istat, malgrado gli sforzi di pochi, delineava una Teramo altrettanto incolta e rozza: agli ultimi posti per numero di biglietti staccati in teatro, al cinema, nei musei e perfino negli archivi. Una biblioteca ogni 10 mila abitanti (al pari di Taranto e Caltanisetta), in fondo alla classifica per numero di spettacoli, in più i teramani sono quelli che spendono di meno per gli eventi culturali: circa 5 euro a testa contro i 23 di Piacenza e i 17 di Pescara.“
Perché un assessorato ai grandi eventi in una città senza grandi eventi?” si chiede allora Sandro Santacroce.
“A Teramo non viene fatta cultura ma solo celebrata – proseguì - tutto ciò in mano a pochi, ad alcuni alti papaveri che detengono il monopolio che non valorizzano i giovani talenti”.
Inoltre, gli enti Provincia e Comune “non producono cultura rimettendosi ad associazioni private” e le deleghe alla cultura presso l’amministrazione comunale, diciamo noi, sono frammentate tra “una colicisti” e un “tesò amò”: troppo poco per una città capoluogo di provincia, abbastanza per un paesone come il nostro.

Maurizio Di Biagio (mauriziodibiagio.blogspot.com/2011/12/la-cultura-teramo-un-disastro.html)

 

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Commenti

Problematiche di carattere tecnico, organizzativo, economico-finanziario. Senz'altro. Ma temo anche che ci sia qualcosa di più. Un nostro non essere educati al bello, un'ignoranza latente o di ritorno, più o meno colpevole. Una disaffezione per il nostro territorio, per la storia, per l'arte in genere. Disaffezione che si declina quindi in disattenzione. Sono passati decenni e decenni da quando se ne ravvisò l'esigenza... e non siamo mai riusciti ad illuminare in maniera stabile la Villa Comunale di notte. Il Castello Della Monica continua a vivere immerso nel suo lento oblio. Il Duomo, di giorno e di notte, è circondato da inciviltà di ogni genere. L'arco onorario di Porta Reale non è degno neppure di una illuminazione monumentale degna di questo nome. Curare una strada, un angolo caratteristico, un bel palazzo... non sono cose secondarie rispetto ad una lottizzazione o alla cura delle frazioni o ad un carnevale. Questo dobbiamo mettercelo in mente. Tutti. E guardate che non è soltanto un problema di questa o quella Amministrazione. È un problema culturale. Quindi, nostro.
W CAMPANA, W VINCENZO OLIVIERI, W VITTORIO IL FENOMENO, W CROCETTI E LA PASSEGGIATA DEI TIGLI, W SPAZIO 3, W BIG MATCH, W FARE MUSIKA, W NUOVE ARMONIE, W TERAMO NOSTRA, W NINO DALE, W IL KARAOKE, W SAMARCANDA, W LA BANCA DI TERAMO, W LEO NODARI, W LA RICCITELLI, W IL TEATRO COMUNALE, W I BAR APERTI FINO ALLE 4, W LE DISCOTECONE PIENE ZEPPE, W BRUCCHI & TANCREDI &DIDALMAZIO & CHIODI, W MAURIZIO COCCIOLITO, W LA NOTTE UNIVERSITARIA, W L'HAPPY HOUR, W GLI ALBERI DI NATALE DI TUTTA TERAMO, W FONDAZIONE TERCAS, W LA COPPA INTERAMNIA, W IL TEATRO ROMANO E PURE QUELLO TERAMANO, W LA BANDABARDO' W I FICHI DINDIA, W CAPOSSELA A 60 EURO, W LA LIRICA, W LA PROSA E LA POESIA, W L'IPOGEO, W LE NUOVE OPERE PUBBLICHE FUNZIONALI ALLA TERAMO 2020 MENTRE QUELLA DEL 2011 VA IN MALORA, W LO SPOSTARE IL DISCORSO SULLE ALTRE CITTA' CHE STANNO PEGGIO DI NOI MA INVECE NON E' VERO, W I GIOVANI UBRIACHI DALLA MANCANZA DI PROSPETTIVE E STIMOLI INTELLETTUALI, W BRUCCHI ASSESSORE UNICO ALLA CULTURA CHE NON C'E', W LA VILLA SUITE E IL CINEMA IN PIAZZA, W LE LUMINARIE CINESI E LA PISTA DI GHIACCIO DI FRONTE ALLA SCALINATA DEL, DUOMO, W LE FIERE QUALUNQUE ESSE SIANO PERCHE' CREANO MOVIMENTO, W LE CONFERENZE STAMPA E I COMUNICATI PER COMUNICARE CHE NON C'E' NIENTE DA COMUNICARE TRANNE LA VOGLIA DI COMUNICARE CHE SI E' SEMPRE I MIGLIORI, W LA PROVINCIA DI TERAMO CHE HA DIMENTICATO TERAMO, W LA REGIONE CHE HA RIEMPITO LE TASCHE DI SEMPLICIOTTI BENVESTITI, W I TERAMANI CHE SI LAMENTANO CHE A TERAMO NON SI FA MAI NIENTE E POI QUANDO C'E' QUALCOSA...TUTTI A CASA, W LA NOTTE BIANCA CHE NON SI FA PIU', W I TORNEI DI CALCETTO, ANCHE QUELLI DI PERIFERIA, W SAN NICOLO' E IL SUO VUOTO PNEUMATICO, W GLI ARTISTI TERAMANI CHE SI SVENDONO PER DUE SOLDI E CHE POI A TERAMO SONO LORO I MIGLIORI, W CINERAMNIA, W IL TEATRO DIALETTALE, W I MUSICISTI DI STRADA CHE NEMMENO LORO A TERAMO CI VENGONO PIU', W I JAZZISTI TERAMANI DA APERITIVO CENATO, W IL COMUNE CHE ORGANIZZA GRANDI EVENTI A COSTO ZERO TRANNE QUANDO DEVONO LAVORARE GLI AMICONI, W LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE, W GLI ULTRAS E IL VECCHIO STADIO COMUNALE, W IL CAPODANNO TERAMANO CHE TANTO CI ANDREMO TUTTI PERCHE' SENNO' CHE FAI .... W NOI CHE RESISTIAMO DA SEMPRE NON RASSEGNANDOCI MAI CHE QUALCOSA POSSA VERAMENTE CAMBIARE IN MEGLIO. BUON NATALE.
Grande Lemmy!!! Manca qualcosa ma non lo dico perché il merito deve essere tutto tuo!
Per tutto questo non volevo tornare a vivere Teramo, per tutto questo provo ogni giorno un grande dolore. Teramo è una città complicata: se a teatro proponi Lavia non piace perchè è noioso; se proponi Napoletango è "osceno, confuso, bizzarro etc" ...Avrei la curiosità di chiedere a ogni teramano quanti libri legge in un anno e proporre alla Città di smetterla con le inutili classifiche e pensare di indire una gara di lettura. Difficile, poco popolare? Osate qualcosa! Io nel mio piccolo leggo annualmente almeno 40 libri (lo so è poco e si può fare di meglio).
Mi sembra che ultimamente a Teramo sia d'obbligo fare qualcosa... in piazza... rassegnamoci, non abbiamo una piazza che può ospitare eventi strutturati tipo fiera e stand gastronomici.. la nostra piazza poteva ospitare concerti o opere teatrali con palco lato caffè 900 e platea in piazza.. dico poteva perchè ora non può più vista la struttura fissa del grand'italia (che fa schifo ma che doveva avere una sala al chiuso..) e visto che una mano divina ci ha sparpagliato a caso una pista di ghiaccio in teflon e un albero di natale sui generis vegliato da blocchi di cemento mimetizzati...ma neanche il più ottuso degli architetti o geometri avrebbe fatto una cosa del genere... Poi dulcis in fundo ci butti una decina di bancarelle (adesso si chiamano stand) con 4 pezzi di cioccolato e dolci stantii e ammuffiti (è capiato a me) a peso d'oro o di benzina (che è uguale)... per chi non ci fosse stato a Perugia