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Teramo: La Fisioterapia? Cure da ricchi

di I due Punti
2 minuti

Il Circolo di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista esprime la propria netta contrarietà alla decisione da parte dell’ASL di Teramo di non riaprire il servizio di fisioterapia, attivo fino all’aprile 2009, presso i locali siti in Teramo in Circonvallazione Ragusa.
Il Centro di fisioterapia erogava circa 2.500 prestazioni al mese, occupandosi prevalentemente di malati cronici che potevano usufruire dei vari servizi due volte l’anno e con attese contenute in tempi massimi non superiori ai due mesi, offrendo quindi ai pazienti un servizio di qualità e quantità.
Il Centro, chiuso all’indomani del terremoto che aveva reso i locali inagibili, sarebbe stato riaperto, come dichiarato dall’ASL, non appena i locali sarebbero stati ristrutturati, ma nonostante i lavori siano stati completati da tempo e la disponibilità del personale, il Centro di Circonvallazione Ragusa resta ancora chiuso, rendendo la situazione al reparto di fisioterapia dell’Ospedale civile assolutamente invivibile per tutti i malati, cronici e cosiddetti “urgenti”. Basta pensare che oggi l’Ospedale non riesce ad erogare più di circa 500 prestazioni al mese.
L’accorpamento tra i due centri, che è esattamente il contrario di ciò che andrebbe effettuato - cioè la diversificazione tra cronicità ed urgenze -, limita la possibilità che i cronici possano fare fisioterapia ad una sola volta l’anno, con attese intorno ai sei mesi - a proposito, chissà cosa ne pensa il dott. Bruno Cipollone, ex consigliere comunale del PDL ed oggi pessimo responsabile delle liste d’attesa - e l’unica soluzione per chi necessita di fisioterapie rimane quella di rivolgersi ai privati, con costi intorno ai € 300 per 10 sessioni.
Rifondazione Comunista chiede con forza la riapertura del centro di Circonvallazione Ragusa e che il reparto di fisioterapia dell’Ospedale torni ad essere utilizzato solo per le urgenze.
Quanto sopra eviterebbe anche lo strazio di persone anziane e malate croniche che, per recarsi dalla zona della Cona all’Ospedale sono costrette a prendere due diversi autobus, grazie alle politiche di tagli dei trasporti urbani di Berlusconi, Chiodi e Brucchi.
Rifondazione Comunista si augura che la ASL di Teramo torni al servizio di tutti i cittadini e non solo di quelli che gestiscono la sanità privata. 

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