Ecco il reduce dell'odissea aquilana, il testimone della sempre presente operatività ed efficienza italiana, se non fosse così non saremmo in Italia.
La mia epopea comincia ieri pomeriggio alle ore 13.30 davanti al casello di L'AQUILA EST.
Premetto che prima di incamminarmi verso l'autostrada DEI PARCHI e cercare di arrivare a casa (dopo una settimana di lavoro), ho consultato tutti i siti possibili ed immaginabili che dessero informazioni sul traffico nel tratto di mio interesse (CCISS viaggiare informati, POLIZIA DI STATO informazioni in tempo reale, AUTOSTRADE SPA, AUTOSTRADA DEI PARCHI); il risultato è che non vi era riportato nulla in merito alla catastrofe non annunciata.
Arrivati davanti al casello troviamo un segnale ottico che diceva "DIVIETO DI TRANSITO TEMPORANEO PER OPERAZIONI ANTINEVE".
Di fronte a tale dichiarazione abbiamo atteso che si aprissero le sbarre per tornare a casa. (parlo al plurale perche penso di parlare a nome di tutte quelle persone che come me hanno atteso per ore davanti al suddetto incrimato casello) 
Dopo circa un' ora di attessa sotto la neve e al freddo ( per non consumare la benzina) ci siamo decisi di andare a piedi per chiedere informazioni, superando decine di macchine incolonnate; arrivati a destinazione abbiamo chiesto informazioni al casellante sperando di avere una risposta su cosa si doveva fare, se l'attesa sarebbe stata lunga o se dovemo trovare altre vie o sistemazioni.
L'ddetto, incolpevole, ci ha risposto che non dipendeva da lui, ma tutto era nelle mani della centrale operativa di ROMA, e che non sapeva se aprivano e quando. Nel frattempo si era aggiunto, tra le varie automobili, anche un autobus di linea extraurbana.
A questo punto chiamiamo la polizia di stato per avere delle informazioni sulle condizioni di viabilità, ci è stato riferito che era aperto il solo casello dell'AQUILA OVEST.
A questo punto facciamo passaparola con diversi automobilisti ed abbiamo cominciato l'inversione di marcia.
A metà strada per sicurezza abbiamo richiamato la Polizia di stato, che ci ha comunicato che l'ingresso de "L'AUILA OVEST" era stato chiuso.. A questo punto facciamo per tornare sui nostri passi cercando di avere la fortuna di ripartire ed abbiamo atteso fino alle 17,45 davanti al casello de "L'AQUILA EST" ignari di cosa dovevamo fare.
La notte si avvicinava ed abbiamo deciso di tornare in azienda dove lavoriamo per andare a dormire (noi fortunati, mi chiedo chi non aveva alcun appoggio cosa potesse fare) sconfitti dall'inefficienza della società delle autostrade. Non voglio dilungarmi sulle ultime traversie passate, ma alla fine son tornato a casa solo oggi.
Concludendo L'AUTOSTRADA DEI PARCHI, la più cara in italia (forse), non aveva mezzi e personale a sufficienza per garantire un servizio pubblico, ed ancor più grave è che nessuno ti sapeva dire nulla di certo. E immagino cosa fosse successo se non c'erano stati i telefoni cellulari, probabilmente eravamo ancora lì ad a pettare al freddo ed al gelo (ALTRO CHE PROTEZIONE CIVILE) e soprattutto, pur sapendo da tempo di questa emergenza maltempo eravamo come al solito impreparati. SIAMO IN ITALIA. (F.to Liberati-cRoce Rossa)
Alessandro
Commenta
Commenti