Egregio Signor Falconi,
non ho difficoltà alcuna a rispondere alle Sue domande proprio perché io e Lei, come dice esattamente, abbiamo in comune “la ricerca della bella società e il concetto di trasparenza”. Però occorrerebbe da parte Sua, in qualità di responsabile di una testata on-line che si propone di esporre “i fatti senza pregiudizi”, che vi fosse una maggiore verifica sui fatti, specie quando questi implicano aspetti molto tecnici. Occorre insomma, prima di dare in pasto una notizia, una previa analisi per non incorrere in leggerezze e approssimazioni. E purtroppo di leggerezze ed approssimazioni ve ne sono. Intanto una cosa è il distributore ed altra è il venditore, come avrò modo di spiegare di qui a poco scusandomi sin d'ora per i tecnicismi, necessari quando si devono evitare, appunto, approssimazioni e leggerezze.
Va detto che con delibera n. 229/01 del 18/ ottobre 2001 l’Autorità per l’energia elettrica e il gas stabilì a carico delle società di vendita del gas l’obbligo di effettuare le letture periodiche dei contatori e di comunicarle al distributore sul territorio. Nel caso specifico del Comune di Giulianova il distributore è la Julia Rete S.r.l. con a capo Loris Vanni fino al Giugno 2012, mentre i venditori sono 20 e la Julia Servizi è una di questi.
E' poi intervenuta una seconda deliberazione, la n. ARG/gas 64/09 del 28 maggio 2009 che ha sancito per il distributore l’obbligo di comunicare ai venditori presenti sul territorio (quindi anche alla Julia Servizi) le rilevazioni periodiche di misura da effettuarsi secondo le modalità previste dal disposto dell’art. 14 dell’Allegato A (TIVG) della suddetta delibera.
Pertanto, a norma di legge, l’obbligo della lettura periodica dei contatori viene trasferito dal venditore al distributore.
Ciononostante, la Julia Servizi ha continuato ad effettuare le letture dei contatori in quanto servizio compreso nel pacchetto offerto agli utenti, necessario al fine di garantire ai clienti fatture emesse su consumi reali ed ha utilizzato i dati forniti dal distributore (Julia Rete) per effettuare ulteriori verifiche degli elementi in proprio possesso.
La Julia Servizi per effettuare il servizio di lettura dei contatori dei propri clienti si serve di azienda specializzata nel settore, non presente sul territorio in qualità di venditore, mentre la Julia Rete si avvale di altra impresa. Solo eccezionalmente, per indisponibilità della predetta azienda, ha incaricato all'inizio di quest'anno altra impresa. E' il caso di aggiungere che si è trattato di una sola volta.
La mail che, secondo Lei, il segretario comunale del PD di Giulianova, Augusto Baldasserini, mi avrebbe inviato, ma a me ignota, farebbe riferimento ai letturisti incaricati dal distributore, quindi dalla Julia Rete, e non dalla Julia Servizi.
La predetta mail, da Lei pubblicata su “I Due Punti”, ad onta dei pregiudizi, lascia trasparire un interesse privato e personale dell’Amministratore della Julia Rete ma tale ipotesi è priva di consistenza poiché nessun utente della Julia Servizi ha mai chiesto il cambio di gestore.
Nessun “equivoco”, come l'ha definito Lei Signor Falconi, ha quindi coinvolto gli amministratori delle due municipalizzate.
Quanto al Cogeneratore, è stato già spiegato, ma Le sarà sfuggito Signor Falconi, pur essendo così attento a ciò che accade a Giulianova, città alla quale Lei è evidentemente molto affezionato, probabilmente anche in virtù di legami parentali, come l’impianto sia stato realizzato grazie ad un finanziamento CEE ottenuto nel 1992 dall’amministrazione Gerardini.
Completato nel 1996, l’allora amministrazione di centro-destra non consentì la sua entrata in funzione. Nel 2007 il Ministero chiese indietro i fondi erogati e l’allora amministrazione Ruffini decise la sua entrata in funzione, ottenendo, grazie al lavoro svolto dal sottoscritto, all'epoca vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici, il doppio risultato di non dover restituire la corposa cifra nonché di produrre energia pulita. Per la perdita dei sostanziosi incentivi CIP6 deve essere ringraziata, quindi, l’amministrazione di centro-destra.
Nel 2008, messo in funzione l’impianto, l’amministrazione Ruffini fece richiesta al GSE, Gestore Servizi Energetici, erogatore degli incentivi, di accedere ai benefici dei Certificati Verdi che avrebbero in parte sopperito alla perdita irreversibile dei ben più cospicui CIP6. Ma il GSE respinse la domanda per incongruità di date e non ci fu modo di spiegare la tormentata vicenda politica di cui l’impianto era stato vittima e dare altresì una logica giustificazione del ritardo di 12 anni della messa in funzione rispetto all’anno del completamento (1996).
Oggi si sta tentando, con l’operazione Julia Servizi, di recuperare quanto è stato perso negli anni precedenti per le ragioni sopra ampiamente esposte.
Come credo di aver spiegato analiticamente, e mi scuso Signor Falconi per la risposta estremamente articolata ma necessaria per conoscere i fatti in profondità, senza quindi pregiudizi né superficialità, non esiste, nemmeno lontanamente, alcun rilievo meritevole di attenzione da parte della Corte dei Conti giacché non è prospettabile alcun danno erariale.
Distinti saluti.
Francesco Mastromauro
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