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LETTERA DI UN MALATO DI CANCRO - NON CHIUDETE IL REPARTO DI ONCOLOGIA DI TERAMO

4 minuti

Caro Direttore

Scrivo a Lei pregando di pubblicare queste righe, sperando che siano di riflessione per i vertici dell’ASL di Teramo a cui queste parole sono dirette.
Scrivo non in quanto esponente politico ma come malato oncologico, che per sua fortuna, almeno per ora, ce l'ha fatta.
Lottare contro un tumore è faticoso , le sofferenze, le angosce e le paure non lasciano tregua sia al malato sia alle persone vicine.
 Nel reparto di Oncologia di Teramo ho conosciuto medici e personale sanitario dallo spessore morale ed umano incredibile , capaci di dare speranza nelle situazioni più buie.
Quando si parla della vita di un malato o di una morte dignitosa non si può guardare un bilancio. L’umanità delle persone non si valuta in termini economici.
Il reparto di oncologia non deve cedere  posti letto ad altri reparti. Piuttosto il contrario.
Servono camere singole dove i malati più gravi possano arrivare alla fine serenamente con i familiari al fianco.  Servono altri  medici e personale sanitario per garantire un migliore accesso alle cure. E' necessario potenziare l’ausilio psicologico nel reparto, perché la mente può cedere ben prima del corpo in queste situazioni. Servono percorsi che guidino il malato , nei controlli e nelle prenotazioni degli esami diagnostici.
All’ospedale di Teramo prenotare TAC ed altri esami è spesso un calvario per il malato e la sua famiglia e questo non è solo ingiusto ma indegno di una società civile.
Io parlerò chiaro sulla situazione  non per sentito dire ma per un reale e drammatico vissuto.
Lo staff medico era composto da 7 medici originariamente,  per gestire il Day Hospital , la degenza e l’ambulatorio di Atri. Di questi  tre non sono disponibili, per vari motivi , ma  nessuno è stato sostituito ed i malati sono decisamente aumentati.
 Il reparto vive con un personale ridotto all’osso che non trova pause nemmeno fra le mura di casa.
Voi Dirigenti parlate di accorpamenti e di posti letto e cure che saranno comunque garantite .
Ma questo non è vero.
Saranno sempre questi   quattro  medici che dovranno visitare i malati , saranno gli stessi infermieri di oncologia a portare e  somministrare le terapie, caricando di ancor maggior lavoro il personale del reparto che con orgoglio mi sento di definire “ eroi che lottano senza mezzi e pause contro il cancro” al fianco dei pazienti.
Chiudere la degenza è una scusa per non sostituire il personale mancante, per non investire in attrezzature  , per non potenziare il personale medico, infermieristico e l’ausilio psicologico.
Il 10 Settembre si dovrà scegliere se riaprire la degenza di oncologia.
 Mi rivolgo voi dirigenti dell’ASL di Teramo.
Ragionate  con la testa, usate il vostro cuore e decidete di lottare al fianco dei malati. Decidete di riaprire il reparto. Decidete di potenziarlo, di fornire il personale adeguato  ed investite in attrezzature e diagnostica .
Il cancro si combatte con la medicina  e con la speranza di poter guarire.
Decidete di dare speranza ai malati e alle loro famiglie , decidete di portare il reparto a livelli di eccellenza.
Decidete di far sentire ogni malato dell’ospedale come protetto e assistito  da personale dotato di tutti i mezzi possibili per garantire il loro diritto alla salute.
Io ho sconfitto il cancro per ora,  ma la voglia di lottare per chi vive oggi quel che io ho vissuto ieri non mi manca e con me ci sono molte famiglie e malati disposti a lottare.
Cari dirigenti lottate con i malati, per i malati .
La riconoscenza e la gratitudine non fanno né diventare ricchi né  garantiscono incarichi ai vertici amministrativi, ma rendono gli uomini tali.

Firmiamo tutti insieme la petizione per non far chiudere il reparto di Oncologia di Teramo. firmiamo.it//oncologia-a-teramo-non-deve-chiudere-firma-l-appello#.UD_xwQ81C9k.facebook

Marco Borgatti
 

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Commenti

Forza Marco! Le tue parole sono arrivate dritte dritte al mio cuore e arriveranno sicuramente al cuore di moltissimi altri che leggeranno la tua lettera. Voglio sposare questa tua battaglia e portare il tuo messaggio ai giovani che frequentano la scuola dove lavoro. Non sono riuscita, però, a firmare. Per questo mi rivolgo alla redazione:sicuri che l'indirizzo sia esatto? Coraggio Marco, non sei solo!

Ora tutto ok;)

Condivdete la lettera di marco e fatela girare. Tutti insieme . Tutti i giornali e blog web. Facciamo rete. Famiglia.

Dritto al cuore .
buongiorno.....sono rimasto senza parole....spero che i teramani (e non teramani) si danno da fare ......
Grazie di cuore a voi. Io sono un Fortunato . Sono io che devo ringraziare. Presto porteremo la Petizione nel Reparto. Ora è importante diffondere la petizione ON Line
Credo che in una società civile,l’uguaglianza sia il principio più importante. Molto spesso la discriminazione,le miserie umane,l’isolamento,l’indifferenza,sono solo argomenti sui quali dibattere a cui mai,o quasi mai corrispondono atti concreti da parte chi amministra la salute dei cittadini. Di sofferenza tutti ne parlano,di sanità poi sono quotidianamente piene le pagine dei giornali,ma poco,molto poco si fa. La sofferenza ,a mio modo di pensare, rappresenta soprattutto una grossa ingiustizia che la biologia fa di un essere umano,distruggendogli la qualità della vita,ponendolo in una situazione difficile e di inferiorità contro le ostilità della esistenza. A mio avviso ci vuole molto coraggio per poter vivere con la sofferenza e molto più coraggio per colui che vive a contatto con una persona che soffre. Nella società in cui viviamo contrassegnata dal bello e dalla ricerca del successo,il sofferente è guardato nella maggior parte dei casi con sospetto,con indifferenza. Chi sta bene cerca di rimuovere il problema perché non lo riguarda o per lo meno finchè non lo riguarda. Qualche tempo fa,passeggiavo sul lungomare con i miei splendidi pastori abruzzesi,ero circondato da turisti e persone che si complimentavano per la bellezza dei miei cani. Ad un certo punto vedo venire verso di me una madre con la propria figlioletta,avrà avuto poco più di dieci anni che camminava con l’andatura tipica di chi ha avuto un danno cerebrale fin dalla nascita. Il volto era contratto da una smorfia tipica della malattia. Quasi all’improvviso il corpo della bambina si è inarcato mentre dalla sua bocca uscivano suoni inarticolati,urla spaventose. La gente che mi circondava per guardare i miei cani,ha voltato la testa verso quella scena. Sul loro volto ho letto e visto ogni tipo di sentimento,ma nessuno,dico nessuno, di essi assomigliava alla “pietas”. C’era nei loro volti lo sgomento,la curiosità morbosa,la paura,l’indifferenza,il desiderio che quella scena finisse al più presto. La povera madre,frattanto,si era allontanata,trascinandosi dietro tutto il fardello di quella infelice creatura. Pensai con amarezza alla vita di quella povera madre,alla indifferenza ed al totale menefreghismo di chi parla senza sapere ed alla pena che il destino le riservava quotidianamente ,ogni ora,ogni minuto. La gente aveva ricominciato a guardare i miei cani e a scherzare con loro. La scena di pochi attimi prima era completamente rimossa dalla loro mente. Mi allontanai assalito dalla rabbia e dallo sconforto e proprio in quel momento mi vennero in mente le parole che spesso soleva dire Madre Teresa “la sofferenza rientra nel disegno Divino” Penso inoltre che occuparsene,dovrebbe rappresentare il primo obiettivo di chi amministra la salute. Vi è un grosso debito di salute pubblica che non sarà mai colmato per inefficienza,ignoranza,noncuranza da parte di chi dovrebbe farsene giornalmente carico. Marco non ci sono parole per commentare il tuo scritto, ho raccontato questo episodio con la speranza che chi deve capire ,capisca,a te un grande abbraccio.
Solo chi ha frequentato quel reparto può capire veramente..... Nel leggere e nel vedere le foto mi è venuta la pelle d'oca. Quante giornate passate in quel riparto... Non le voglio descrivere ma con affetto ricordo la dedizione dei pochi medici presenti (uno per tutti Roldano) e il lavoro delle instancabili infermiere (ottimamente rappresentate da Angela che vedo nella foto). IO HO FIRMATO
Se un ospedale funziona bene (e non ce ne sono tanti) va premiato con sovvenzioni particolari. Il merito deve prevalere sui conti... Non chiudetelo.
il sig. antelli ci capirà qualcosa di questa lettera ? visto il suo comunicato vergognoso stanpa
Firmata. Finalmente un'azione concreta. Forza e onore.
Nella mia esperienza di Sindaco ho imparato che spesso leggi, regolamenti, esigenze di bilancio, patti di stabilita , burovrazia, eccezioni di incompetenze funzionali, inefficienza della macchina amministrativa, rallentano, se non addirittura impediscono, la soluzione di problemi che si pongono a chi riveste ruoli politici; di questi problemi irrisolti la figura politica ne risponde pur non avendone, a volte, alcuna responsabilità. Ma ho anche ritenuto che, quando sono in gioco il diritto della salute, la tutela e la dignità della persona umana, i livelli minimi di assistenza sociale oltre che sanitaria, allora hai l'obbligo di rivestirti di tutta l'autorevolezza che la carica ti assegna, e la legge sbagliata la interpreti, i regolamenti li modifichi, i lacci burocratici li ignori, i bburocrati fiscali li scavalchi o li accantoni e le delibere le adotti anche senza i pareri di regolarità tecnico-amministrativa, con la consapevolezza che quando lo fai per quelle ragioni, nessun'altra autorità, civile, contabile o penale, ti verra' a chiedere conto se l'atto e' legittimo o illegittimo, perché la decisione e' giusta. Tenere aperto ad ogni ora del giorno il reparto di oncologia , ed dunque potenziarlo con priorita' assoluta, e' giusto. Punto. Con l'occasione, forza Marco
Firmata! Tutta la mia solidarietà ai malati ed al personale del reparto! La degenza di oncologia a Teramo non può e non deve chiudere. Si eliminino altri servizi non vitali, ma alle malattie oncologiche si dia la precedenza che meritano. Un malato oncologico deve pensare solo a curarsi, non a come affrontare una degenza lontano dagli affetti e a costi molto spesso insostenibili per persone sole o famiglie monoreddito. Chi ha avuto malati oncologici in famiglia lo può capire. I signori che fanno i tagli sui bilanci si facciano un profondo esame di coscienza prima di decidere.
Caro Marco il tuo messaggio sulla mia bacheca mi ha colpito molto per il tuo coraggio, la tua determinazione, il sapere accettare la vita comunque essa ci si presenta e che mi portano a dire un’assurdita: qualità che ti invidio. Anche a me il destino ha riservato una brutta malattia invalidante che ha cure costose per tentare di fermare il peggio e che non mi posso permettere perché la pubblica sanità mi offre solo paliativi. Ma io sono un debole forse perché il lavoro, i sacrifici, le lotte, le delusioni di una vita,tanti, mi hanno ormai fiaccato nel morale e su tutto.Tu sei giovane e la vita la devi ancora affrontare e l’affronterai, ne sono sicuro, per il carattere che ti riconosco.Non ti dico fatti coraggio perché ce l’hai da vendere.Guarirai, uscirai fuori da questo tormento che forse solo io, nel mio stato, posso comprendere nel profondo del cuore.Quanto vorrei essere come te ! Un abbraccio forte, forte e ai tanti che leggono FIRMATE FIRMATE FIRMATE fate giraro l'appello di Marco
@Leo.solo un incauto che non sa quel che dice si permette le tue sortite,invece tu capi di tutto vero?
Caro Marco, non sapevo nulla di questa tua storia e leggere questa notizia mi ha pietrificato!! Nel mio piccolo, contribuirò alla tua battaglia!!
MARCO COMBATTEREMO TUTTI INSIEME PER FAR SI CHE LE TUE PAROLE NON SVANISCANO NEL NULLA. CORAGGIO.....UN GRANDE ABBRACCIO
auguri-marco
al prof. occultis ( che si spera rimanga sempre più occulto ), se incautamente ( o coraggiosamente ?) mi sono espresso in quella maniera , anche non sapendo alcunchè , anche non avendo una superlativa cultura come presumo sia la sua, avrò le mie buone o cattive ragioni .io con la mia incauta domanda attendo i fatti che confermino o meno il mio dubbio che è scaturito dal comunicato stampa della asl e so quel che dico solo in relazione a quel risibile comunicato ( risibile rispetto alle sofferenze e ai disagi dei pazienti oncologici . spero che quewsto lo capisca anche lei dall'alto della sua "cultura" . la saluto
La lettera di Marco riassume tutto, il dolore, la lotta per la vita, la speranza, la dignìtà dell 'essere umano, l'amore per la vita, la solidarietà. LA riapertura del reparto oncologico e il potenziamento del day hospital ocologico sono delle priorità assolute e in tutti i modi dobbiamo lottare per garantire il loro miglior funzionamento per essere più vicini possibile a quei cittadini che vivono un momento drammatico della loro esistenza e permettere a tutti quei bravi operatori e ce ne sono tanti di operare nel migliore dei modi. Per quel che mi riguarda non intendo abbassare la guardia sulle tante problematiche, che investono i nostri ospedali, e la raccolta delle firme, promossa dal laboratorio delle idee del centro sinistra che purtroppo va avanti solo grazie al sostegno di qualche volontario, si pone l'obiettivo di sensibilizzare le Istituzione Sanitarie a dare maggiore attenzione al potenziamento del day hospital oncologico, alla realizzazione della climatizzazione dei raparti e per ultimo e non meno importante la riduzione della liste d'attesa. Quando iniziammo la raccolta di firme il reparto oncologico era ancora operativo e per questo non è stato inserito, nel questionario, va però rilevato l'intervento nel reparto insieme al vice Presidente della Commissione d'inchiesta sulla Sanità Senatore Mascitelli per denunciare la chiusura di quel reparto. Io mi auguro che la sensibilità e la ragione prevalgono sull'indifferenza e l'ottusità affinchè il reparto non solo possa essere riattivato ma anche potenziato e umanizzato al meglio, altrimenti saremo ancora lì a protestare e se il caso far intervenire l'intrera Commissione d'inchiesta Nazionale sulla Sanità. Non sarete lasciati soli, saremo in tanti. Cons. Comunale IDV Valdo Di Bonaventura
HO CONDIVISO E FIRMATO . TUTTO QUELLO CHE SI PUO FARE CONTRO QUESTO MALE TERRIBILE BISOGNA FARLO, ANCHE PERCHE' I RISULTATI CI SONO. SIAMO TUTTI CON TE MARCO
siamo tutti conte....forza coraggio
Fatto! Sono le uniche parole da Dire. Grazie
Aderisco a questa petizione con dolore e indignazione, e ancora di più con affetto e solidarietà a tutte le persone e le famiglie che, spesso nel silenzio e nella solitudine, lottano contro la malattia e per la vita, a volte non sapendo nessuno di noi che fare quando ci si trovi immersi nello sconcerto e nella durissima realtà delle cose che non funzionano nemmeno in questo. Invito anche io tutti gli amici e compagni di viaggio a firmare, perché bisogna fare in modo di non girare lo sguardo altrove, e specialmente quando a riportarci davanti alla difficoltà e insensibilità della politica sono uomini e donne che conosciamo per motivi diversi ma che di essi ci accorgiamo di non conoscere il presente.
La petizione è fondamentale. Ci conteremo (al momento siamo troppo pochi rispetto alle aspettative). E' giunto il momento di schierarsi. Non potete rimanere colpevolmente neutrali. Provate a determinare il Vostro futuro. Io sono lontano ma Vi seguo e sono certo non deluderete. Non abbiate paura.
con tutto il Cuore, per l'amico Marco, per tutti noi.... fatto, firmato e divulgato.
Le balle di Giustino il Grande: 1 balla:Quando abbiamo chiuso il reparto di oncologia c'erano pochissimi malati! Verità : reparto pieno più qualche appoggiato 2 balla : d'estate i reparti si svuotano ! Verità : si ma non quelli oncologici! Giustino tu da anestesista non lo puoi capire ma il cancro non è una malattia stagionale, come l'influenza o le allergie, per cui i malati sono sempre presenti in ogni mese! 3 balla: le terapie innovative a s.omero e Giulianova!!!! Verità : meglio non rispondere! Parlano infatti i numeri ed i farmaci!!!! 4 balla: i malati sono ben curati nei reparti di pertinenza!!! Verità : è una affermazione che dovresti discutere con il tuo amico Veronesi così magari rimedi un bel calcione nei cosiddetti.... Conclusione : ma chi te l'ha insegnata l'oncologia?
Grazie a te Marco. Una forte stretta di mano...luciano monticelli
Purtroppo chi non ha a che fare con il cancro e l'oncologia, non si rende conto in che tunnel si entra. Il reparto di oncologia del Mazzini va potenziato così come il DH; io personalmente a seguito di esasperazione e molto a malincuore, 2 mesi fa ho dovuto trasferire le cure intraprese da mio padre dal DH di Teramo, al San Salvatore a L'Aquila e vi assicuro che per un uomo che soffre di cancro non è semplice affrontare 2 ore di viaggio perchè nella sua città non può curarsi. Poi leggere e vedere il Governatore che si loda a Rai 1 ad Uno Mattina dei risultati della sua sanità abruzzese, che si chiede come mai sul quotidiano "Il Centro" ogni giorno trova articoli sulle condizioni dell'oncologia teramana, mi fa saltare i nervi. Mi piacerebbe sapere cosa fa con tutte quelle auto blu, potrebbe farsi un giro all'oncologia della sua città così forse si renderà conto di persona e magari assumerà oncologi ed infermieri......
Varrassi e Chiodi dicano in maniera chiara che il reparto di oncologia di Teramo riaprirà il 10 settembre. Altrimenti saremmo di fronte a interruzione di pubblico servizio rispetto alla quale non ci accontenteremo di una interrogazione ma ci rivolgeremo direttamente all’autorità giudiziaria. L’accorpamento estivo dei reparti non è una buona pratica ma può diventare necessario per fare fronte alle ferie. Altra cosa approfittarne per concludere con la chiusura sine die l’opera di depauperamento di servizi, attrezzature, personale che va avanti da tempo. Un ospedale come quello di Teramo non può essere privo di un reparto di oncologia e la decisione di chiuderlo contrasterebbe con lo stesso atto aziendale. Come rivendicato nella petizione che sta raccogliendo tantissime adesioni sulla rete il reparto ha bisogno di personale medico e infermieristico (che non è stato negli ultimi anni reintegrato), di attrezzature adeguate e nuovi strumenti diagnostici, di un maggior numero di posti letto nella degenza e di camere singole per i malati terminali. Considerata la delicatezza della questione auspichiamo che il Presidente Chiodi intervenga prontamente senza aspettare di rispondere alla nostra interrogazione. Ringraziamo il nostro compagno Marco Borgatti per l’impegno con cui sta portando avanti questa battaglia di difesa del diritto all’assistenza sanitaria dei malati oncologici della provincia di Teramo e dei loro familiari. Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC Antonio Saia, consigliere regionale PdCI
@ Sara Marchetti (...) Poi leggere e vedere il Governatore che si loda a Rai 1 ad Uno Mattina dei risultati della sua sanità abruzzese, (...) Mi piacerebbe sapere cosa fa con tutte quelle auto blu (...) Anche nella mia famiglia, ancora nel passato e nel presente, abbiamo avuto e riceviamo adesso cure e assistenza oncologiche. Per mio padre, nel 1987, i medici lavorarono per offrire ancora anni di vita combattendo un cancro devastante, che nove anni dopo sarebbe uscito vincitore dalla battaglia. Quasi un decennio di sopravvivenza costruito dalla dedizione di una "anonima" equipe medica. Dieci anni per crescere un nipotino: il miracolo. A più di un lustro dalla scomparsa di mia madre, ricordo ancora la lieve figura di un "anonimo" oncologo con i capelli lunghi fino alle spalle, le lentiggini e l'occhialino curioso. Mi insegnò a fare le punture sulla pancia. Ancora oggi, i capelli lunghi calano sul foglietto della ricetta a impigliarsi con il tappo della penna. "Anonimo" in trincea, nelle disperazioni. Raccontare prima di "anonimi", che restituiscono il nonno a un nipotino, accompagnano la mano di un figlio sul ventre freddo della propria madre, leggere negli altri come nasce la speranza, si fa fatica poi a occuparsi di "notorietà" da "Uno Mattina". Notorietà che usano auto blu, per andare. Inaugurare un'ala di un aeroporto, piuttosto che la sala convegni di una banca... ma credete che siano davvero insostituibili costoro? Cosa accade se un presidente di Regione si reca al lavoro in autobus e all'appuntamento 100 km più in là ci manda un sostituto? Chi se ne accorgerebbe?! Un presidente lo sostituisci facilmente con un vice-presidente, un assessore, un portaborse... Tutte figure, queste, che costano obiettivamente di più di una automobile, ma che non dicono nulla di più interessante di un tubo di scappamento. E se ci metti pure che "stanno già pagate", ti rendi conto che non serve comprare macchine di lusso. Un medico lo sostituisci soltanto con un altro medico. Sono loro che non debbono mancare. Abbiamo bisogno degli "anonimi".
Furmato! Grazie Marco
il malato ha già la sua croce da portare,se non siamo capaci di alleggerirgliela cerchiamo almeno di non rendergliela più pesante... :(((
ma come si fa a chiudere un reparto del genere??Tanto nessuno è immune dal cancro ,però c'è sicuramente una differenza che chi ci rimette è sempre la povera gente.A tutti i malati di cancro non siete soli!!!!!
Sono certa che se se ne andasse il Primario, magari in pensione (come già sono stati costretti a fare tanti altri medici), l'oncologia riaprirebbe tra squilli di trombe e rulli di tamburi, dopo aver - ovviamente - nominato un primario/a che faccia comodo a loro.
Finalmente il sito della petizione è tornato on line. Per quasi tutta la giornata di ieri è rimasto bloccato e questo ciha penalizzato. Adesso l'impegno nella diffusione deve essere maggiore. Linkiamo, condividiamo , facciamo il possibile per raccogliere il maggior numero di adesioni entro il 10 settembre, data in cui dovranno decidere la riapertura del reparto di degenza. In cui dovranno dire se la dirigenza asl vorrà investire in oncologia con personale,mezzi e posti letto
Mi auguro che il buon senso e l'intelligenza prevalga sugl'interessi politici e personali, perché solo così possiamo aiutarci,