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Il silenzio colpevole PD-PDL sul Cirsu

7 minuti

Il 30 maggio 2012 il Cda di CIRSU Spa approva il bilancio 2011, con una perdita € 3.417.762,00.
Il 16 luglio l’Assemblea dei Soci rinvia l’approvazione del bilancio 2011 (Nell’occasione i soci chiedono gli atti relativi al fallimento di SOGESA del  1°.6.2012, che quindi non conoscevano?). In questa sede vengono consegnate ai soci le relazioni del Presidente del Cda e del consulente incaricato Dott. Trinetti. Viene illustrata la possibilità di modificare lo Statuto ed aprire a soci privati, oppure far entrare altri soci pubblici con conferimento integrale del capitale “ALTRIMENTI CIRSU FALLISCE”.
I soci, preso atto delle relazioni, rinviano l’approvazione del bilancio 2011 “al fine di poter coinvolgere gli organi istituzionali competenti a individuare le modalità di copertura della perdita di esercizio…ricorrendo anche eventualmente all’apertura a partner pubblici o privati”.
Il 7 agosto leggiamo sulla stampa l’annuncio delle dimissioni di Ziruolo, che riferisce “Sono stanco di essere il parafulmine di un sistema che, così come impostato, non può funzionare e che credevo di poter contribuire a cambiare”… “Non ci sono vicende giudiziarie che riguardano il sottoscritto e Cirsu, ma sicuramente riguarderanno altri”…riferendosi alla "contabilità creativa" e agli ingenti debiti accumulati dall'ex dirigenza di Sogesa… “sono stato sempre io a denunciare alla procura presunte tangenti riscosse da amministratori precedenti e altri episodi che sono stati considerati dubbi nella legittimità. E’ sempre il sottoscritto che si è recato microfonato per conto degli inquirenti a incontri ritenuti utili per favorire le indagini in corso”... “Il Cda che ho presieduto ha lavorato per ricondurre sotto un unico comune denominatore la gestione di Cirsu: la legalità”.

L’8 agosto l’Assemblea dei Soci rinvia di nuovo l’approvazione del bilancio (il verbale non ci è stato ancora consegnato).
Con un nostro comunicato del 22 agosto abbiamo portato all’attenzione della stampa e dei cittadini la reale situazione economico-finanziaria del CIRSU Spa (dopo aver visto i documenti che ci sono stati inviati il 16 agosto, a risposta di una richiesta del 23.7.2012) e
Abbiamo chiesto formalmente
ai competenti organi di amministrazione (Cda) e di controllo (Collegio Sindacale) di adempiere a quanto prescritto dalla legge e ai Sindaci dei sei Comuni soci –la cui azione nei confronti del CIRSU Spa si è contraddistinta per il perpetuato assordante silenzio- di convocare i rispettivi Consigli Comunali per informare i Consiglieri e tutta la cittadinanza della reale situazione finanziaria in cui versa la partecipata CIRSU Spa, anche al fine di valutare la possibile ricaduta negativa sulle magre casse comunali.
Abbiamo chiesto, inoltre, alle autorità competenti di provvedere ad effettuare i dovuti accertamenti di responsabilità su quanti hanno “provato” ad amministrare una società che sulla carta avrebbe dovuto portare occupazione (gli operai di SOGESA sono da anni in Cassa Integrazione) e utili, a vantaggio dei cittadini e a parziale ristoro del danno ambientale e paesaggistico che è sotto gli occhi di tutti.
Il 28 agosto il Presidente del Cda dice di averci ripensato perché di lì a poco sarebbero arrivati nelle casse del CIRSU  Euro 500.000 da parte di alcuni Comuni, a titolo di acconto sui propri debiti,
mentre, lo stesso 28 agosto, il Collegio Sindacale DIFFIDA il Cda perché proceda:
a)    Agli adempimenti pubblicitari di cui all’art. 2485 c.c. (accertare il verificarsi di una causa di scioglimento. Il Collegio segnala due cause di scioglimento: l’inerzia dell’Assemblea dei Soci che non approva il bilancio 2011 e la riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo legale);
b)    A convocare l’Assemblea dei Soci affinché deliberi sui punti indicati dall’art. 2487, comma 1, c.c. (nomina liquidatori e criteri per lo svolgimento della liquidazione).
SIAMO  INDIGNATI PER:
♣    Il continuo ed assordante silenzio dei sei Sindaci (tre del PD – tre del PDL, tra cui il Presidente della Provincia), che denota una mancanza di rispetto istituzionale nei confronti dei rispettivi Consigli Comunali e dei propri concittadini.
♣    La continua mancanza di trasparenza amministrativa (CIRSU Spa non pubblica le delibere del Cda e dell’Assemblea dei Soci né sul proprio sito istituzionale né su quello dei sei Comuni soci).
♣    La mancata comunicazione istituzionale e il mancato coinvolgimento dei competenti organi comunali (si è liquidata  SOGESA Spa -tutta pubblica- senza una espressa deliberazione Consiliare dei sei Comuni Soci; si sta liquidando CIRSU Spa–tutta pubblica- senza che i sei Consigli Comunali abbiano preso atto della grave situazione economico-finanziaria e senza averne approvata apposita deliberazione).
♣    La mancata attivazione del dovuto “controllo analogo”, anche in riferimento alle numerose vicende giudiziarie riferite all’autorizzazione e alla realizzazione della discarica “Grasciano 2”.
♣    La mancata considerazione del problema occupazionale che ha coinvolto i dipendenti di SOGESA Spa, a cui i Comuni –più volte sollecitati dallo stesso Prefetto- non hanno dato risposte concrete.
♣    La mancata considerazione del disastro ambientale che con la chiusura di CIRSU Spa si profila a Grasciano riguardo alle necessarie attività di manutenzione della discarica chiusa, e del disastro paesaggistico-ambientale riferito allo sbancamento per la costruzione della nuova discarica, per cui avevamo indicato un sito –Cava dismessa in località Montarone- con caratteristiche decisamente meno impattanti dal punto di vista paesaggistico-ambientale e più adatto a contenere una discarica di rifiuti di livello provinciale.
♣    La mancata indicazione -nelle numerose relazioni tecniche- della possibile ricaduta di tale disastro economico-finanziario sui rispettivi bilanci dei sei Comuni soci, per cui presenteremo apposito esposto alla Procura della Corte dei Conti, alla Guardia di Finanza e alla Ragioneria Generale dello Stato, e ci costituiremo in giudizio per conto dei nostri Comuni nell’ambito delle necessarie procedure di accertamento di responsabilità.

               I CONSIGLIERI COMUNALI
Emilia Di Matteo  per ALTERNATIVA PER MOSCIANO
Maria Cristina Cianella  e  Massimo Martini  per NUOVI ORIZZONTI PER MOSCIANO
Flaviana Pavan, Claudio Di Matteo, Giovanni Pompizi, Emidio Di Sabatino  per UNITI SI PUO’ PER BELLANTE
 

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Martedi 4 settembre -ore 17.30- ci riuniamo a Grasciano (all'uscita della Teramo-Mare di Mosciano, subito a destra) per un presidio-assemblea da tenere durante l'incontro dell'Assemblea dei Soci CIRSU...vi aspetto, più siamo meglio stiamo...
È vergognoso il silenzio dell'IDV. L'impianto sogesa fu una creazione del fantastico Cecè il quale da pessimo coccodrillo prima divora i propri figli poi, neppure piange. VERGOGNA! Dimettiti