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Il Sen. Mascitelli risponde a Mercante

2 minuti

Rispondo subito, con il rispetto dovuto, alle domande che ci ha posto Mercante, tra l’altro già oggetto di valutazioni  negli  incontri del nostro  partito e che per semplice distrazione  lui evita di ricordare".
1) Un partito che non da voce al pensiero critico ( si presuppone il suo)?  L’unica iniziativa pubblica di rilievo, promossa in tre anni di attività istituzionale dal consigliere Mercante, gli è stata totalmente rimborsata sino all’ultimo euro. E questo si fa per incentivare e non certo per scoraggiare chi ha  qualcosa da dire.
2) I congressi provinciali a scadenza?   I congressi non si decidono su base regionale, a seconda dei singoli casi e con la scadenza di uno yogurt, ma vengono deliberati con le stesse regole per tutte le regioni dall’Esecutivo Nazionale: quando verrà deciso l’IdV Abruzzo è pronta.
3) Banche? Il partito  non consente gestioni o partecipazioni dirette di nostri rappresentanti, anche se non si deve confondere tra ciò che sono le banche d’affari e quelle che sono le funzioni di istituti di credito cooperativo a sostegno delle piccole imprese.
4) Finanziamento pubblico ai partiti? Anche qui Mercante si è distratto, perché dal nostro reingresso nel parlamento, in tutte le manovre economiche sono sempre presenti i nostri emendamenti per l’abrogazione: votati e bocciati!
L’onorevole Di Pietro ha già dichiarato che rinuncia alla prossima rata  per farla destinare alle politiche sociali. E per quanto riguarda  le risorse già presenti nelle casse nazionali del partito, in attesa che venga cambiata la legge, le procure e i tribunali che sono stati interessati ne hanno certificato l’assoluta trasparenza d’uso.
In ultimo, le firme che attualmente raccogliamo per la promozione della legge di iniziativa popolare non godono di alcun rimborso economico. Mercante si confonde con le firme per i referendum che sono altra cosa; ma questo forse per lui è un particolare marginale purche’ riesca a sparare nel mucchio”.

Alfonso Mascitelli
 

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Commenti

Il segretario regionale e senatore della repubblica sottovaluta la portata delle criticità segnalate. Che strano rilevare che fino a qualche settimana fa per Mascitelli ero il suo punto di riferimento, e ora sono diventato un distratto. Leggendo la sua insipida ed inconsistente risposta trovo rafforzate le motivazioni che mi hanno indotto a lasciare l'Italia dei Valori. Mi spiace che il segretario, che ringrazio per il rispetto mostrato, non abbia colto il fatto che le risposte non le deve dare al sottoscritto, ma ai suoi elettori ed iscritti che investono la loro fiducia nei principi del partito. Torno a precisare che lo scopo del mio gesto assunto con dispiacere e forte delusione, e' quello di stimolare una seria riflessione interna sull'assenza politica della segreteria provinciale, dovuta al fatto che l'attuale segretario ricopre contemporaneamente ben 4 incarichi e credo non abbia il dono dell'ubiquità: deputato, segretario provinciale, commissario in Puglia e consigliere a Colonnella, oltreché fondatore presidente di una banca. Mi chiedo se non sarebbe anche un bel gesto, sempre sulla scia dei principi dell'idv, per Mauro Sacco lasciare la sua seconda poltrona di consigliere comunale ad un nuovo ingresso fresco. Lui avrebbe più tempo per fare il consigliere provinciale e un nuovo giovane l'opportunità di iniziare a fare politica. Sono piccoli esempi concreti che oltre a nobilitare chi li pone in essere rappresentano un primo passo non fumoso verso la strada del rinnovamento della classe politica. A Mascitelli dico che avere un bilancio trasparente, cosa non richiestagli perché data per scontata, dovrebbe essere la normalità e non un vanto e che se Di Pietro restituisse ai cittadini i 18 milioni di euro incassati con i rimborsi elettorali darebbe un altro senso, non populista ma improntato alla coerenza, all'iniziativa sull'abolizione del finanziamento pubblico. Questo fornirebbe un notevole impulso alla crescita dell'idv, consentendo al contempo di alleviargli il dolore per la mia uscita, senza necessità nel futuro di cooptare inquisiti totalmente disinteressati provenienti da altri partiti. Sulle altre pilatesche argomentazioni stendo un velo per il doveroso rispetto dovuto agli amici militanti, ai rappresentanti istituzionali o come li chiama il segretario il mucchio,ma soprattutto ai numerosi giovani che investono con sacrificio e gratuitamente le loro energie negli ideali del partito. Ritengo ingeneroso che vengano danneggiati oltremodo dal prolungarsi di questa querelle, cosi come resta immutato il mio apprezzamento per i meriti acquisiti in questi anni in parlamento dall'on. Antonio Di Pietro e in regione dal consigliere Carlo Costantini. Riccardo Mercante Consigliere Provinciale
Polemiche, litigi, personalismi, arroganza parole tante parole e poche cose concrete di cui i cittadini hanno bisogno per riuscire ancora a credere nella politica.. purtroppo nulla di tutto cio. Siamo sempre in attesa che si definisca la situazione giuliese.... Anche se il destino sembra sia già stato disegnato.. Commisariamento del partito e consegna a Mastrilli da parte di "Di Stalinslao" cosi potranno continuare i loro affari... benvenuti nell'IDV!!!
Dispiace a chi come me e con me, pensava di riuscire a dare qualcosa alla politica per migliorare la cosa pubblica. Ho detto dare si proprio dare e non prendere dalla politica. Ma questo verbo in politica non è prorio usato è poco conosciuto. Si prende non si da! Non posso essere certo io a schierarmi per uno o per l'altro ma posso dire però che vedere un gruppo di lavoro sgretolarsi è il fallimento della politica. Si perdono potenziali energie a discapito delle proprie ragioni..o dei propri interessi.... Penso che il partito dell'Italia dei Valori debba in queso momento impegnarsi su un solo valore il "rispetto". Il rispetto per chi come me ha deciso di metterci la faccia e l'anima e che ora attende la sua fine. Il rispetto per i sacrifici fatti a discapito del tempo sottratto alla propria famiglia e ai propri figli. Il rispetto per chi si è occupato di rifiuti, di ambiente, di sociale, e che puntualmente non ha trovato riscontro nella azione politica di questa amministrazione. Il rispetto da parte del consigliere comunale di cambiare le decisioni prese a maggioranza. Il rispetto che non ci è stato nemmeno quando il segretario e il consigliere si diffamano a vicenda via stampa screditando cosi il gruppo di lavoro e l'immagine dell'IDV a Giulianova E' chiaro che un gruppo di lavoro che non vede il proprio impegno riconosciuto o le prorie idee considerate, fa poca strada.. Forse proprio questo si auguravano i nostri "responsabili" amministrativi, la fine di un sano gruppo di lavoro che aveva deciso di "dare" qualcosa alla politica . E allora non fateci aspettare piu! salvateci da questa agonia almeno rispettateci ora, finiteci e basta!
Condivido e stimo il gesto del consigliere provinciale. E personalmente penso che i problemi da lui segnalati siano di una gravità inaudita per un parito che dovrebbe dare l'esempio. E' ora di rinnovarla questa classe politica. Chi più di 10 anni è sulla scena del mangia mangia è tempo che ritorni a lavorare o a fare passeggiate nei parchi con il nipotino. La gente le prossime campagne elettorali userà i manifesti e gli slogan per giocare a freccette. Se non volete rinnovare voi ci penserà il popolo!!!!!!
La risposta del senatore Mascitelli è di una ovvietà sconvolgente, e sottende poco rispetto per la persona di Riccardo Mercante, che tutto è tranne che uno sprovveduto, e quello che ha denunciato, con molta amarezza personale, è la verità assoluta, non gli è sfuggito nulla. Quando si smetterà in politica l'uso della filosofia "cane non mangia cane"? In passato ho dovuto assaggiare l'amaro calice del lasciar perdere per il bene del partito (avevo raggione da vendere). Si doveva come al solito accarezzare chi in fin dei conti ha dimostrato di non piacere molto alla gente, ma "cane non mangia cane", e via, lasciamo che il "reuccio", in barba ai principi democratici, faccia i capricci. Gli annunci populistici reggeranno ancora per poco, perché gli elettori sono stanchi di essere presi per i fodelli. Per tornare ad uno degli argomenti scovolgenti citati da Mercante, perché non si rende allo stato il subdolo finaziamento, giustificato dalla motivazione "rimborso"? Stiamo facendo tutti enormi sacrifici, un contributo straordinario di milioni di euro farebbe comodo. Non voglio dilungarmi, in quanto potrei cadere nell'ovvietà del detto e ridetto. Spero che chi conta sia capace di fare un attento esame di coscienza.