L’assistenza alla frutta …
No, non è un nuovo lavoro o un’innovazione per proteggere i vegetali dolci di cui ci alimentiamo … ma del disastro nell’assistenza a chi soffre!
Siamo proprio ‘alla frutta’ col personale del presidio ospedaliero Mazzini di Teramo, e forse nell’intera Asl?!
Di certo il personale non c’è la fa più! Giungono segnalazioni disperate, in particolare da infermieri che non si sentono ascoltati e tutelati dalla dirigenza, dagli uffici competenti e neppure dai sindacati … Frequenti rientri nei giorni di riposo, nei quali dovrebbero recuperare le energie per assicurare il servizio di qualità nell’assistenza che, come cittadini, pretendiamo giustamente da loro … Ferie rifiutate per ‘carenze di personale’ …
Ferie interrotte per sopravvenuti certificati di colleghi che si sono fatti male o ammalati …
Si sa, quando si è stanchi la qualità scade, l’attenzione cala, il rischio professionale aumenta, la forza del sorriso e della cortesia vengono schiacciati dallo stress e, diciamolo, dallo scoraggiamento!
Quando finirà questo clima di guerra, questo stress costante nei carichi di lavoro, con picchi che rasentano la follia?!
Quando finirà il dover correre come pazzi durante il turno per riuscire a fare almeno il necessario, visto che troppo spesso gli infermieri in turno (e non solo loro) sono la metà di quelli che dovrebbero essere?!
Quando si comincerà a fare una programmazione seria delle ferie, dei riposi, dell’organizzazione del lavoro in cui si adottino criteri che rispettino innanzitutto la dignità del cittadino, diventato suo malgrado paziente, ma che rispettino anche le condizioni di dignità lavorativa dei professionisti addetti all’assistenza, più spesso crocifissi per errori o disattenzioni (ma mai se ne assumono la responsabilità quantomeno morale coloro che sono chiamati a sorvegliare che il lavoro sia ottimale a partire dalle condizioni in cui viene svolto)?!
Quando finiranno le minacce velate o palesi dei dirigenti di essere trasferito altrove o di perdere qualche miserabile ‘concessione’ a chi osi lamentarsi o faccia notare l’insostenibilità di certi ritmi?!
Quando finirà questa incredibile e progressiva involuzione, che fa vergogna ad una nazione civile, in cui gli infermieri cercano di mantenere i livelli minimi di assistenza con sacrifici incredibili, con uno stipendio miserabile e con dirigenti asserviti ad una logica medievale del potere e dell’organizzazione del lavoro?!
Che tristezza … che rabbia … chi può, per quel che gli compete, faccia qualcosa, senza scaricare sempre la colpa sugli altri … o si smetta di meravigliarsi del disastro assistenziale che incombe!!!
Lettera Firmata
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Zeta colpa mia...un clik di troppo. Sorry;)